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Delegazione Marche: il punto di vista di Gianni Filippi

sabato 10 Gennaio 2015

Delegazione Marche: il punto di vista di Gianni Filippi

ROMA, 10 gennaio 2015 – “Noi siamo una piccola delegazione composta da cinque società di cui quattro più o meno attive. Quest’anno è andato relativamente bene rispetto agli impegni assunti. A livello di campionato italiano un equipaggio femminile è arrivato a medaglia e dal punto di vista organizzativo annoveriamo l’organizzazione dei Campionati Italiani di Coastal Rowing di Pesaro che, mi sembra, sono andati bene”. Gianni Filippi non ha dubbi: quella delle Marche è una piccola realtà in crescita. Il suo ruolo di Delegato regionale lo assolve con l’entusiasmo del provetto canottiere che non dimentica la passione come elemento vincente in ogni situazione. Ma cosa riserva il futuro alla Delegazione Marche? “Per il futuro continuiamo a lavorare in particolar modo con i giovani, nella Regione la Società dei Vigili del Fuoco ha avuto cambi generazionali per cui attualmente è in fase rifondativa, pure la Canottieri Pesaro sta lavorando bene, sviluppando il coastal rowing sia con i giovanissimi che con i master. Siamo comunque soddisfatti di aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo posti all’inizio dell’anno, relativamente alle nostre possibilità”.

Come Ente periferico della FIC avrai da chiedere al canottaggio nazionale un maggiore sostegno nelle attività. “È abbastanza evidente che si è cercato di lavorare con i giovani, anche se mi è sembrato tutto sommato un pochino improvvisato soprattutto nella fase iniziale del quadriennio. Per quanto riguarda il discorso agonistico, e l’attività internazionale, non è andata particolarmente bene, ma speriamo che sia un anno di passaggio. Con il ricambio in atto sono risultati che si potevano attendere. A me, che sono nel remo da quasi cinquanta anni, sembra normale che ci possa essere un’annata relativamente povera di medaglie, ma il futuro potrebbe parlare un’altra lingua”.

Allargando il discorso Gianni Filippi dice ancora che: “Dal punto di vista delle società non ho particolari esigenze da far presente. Però noi abbiamo il problema della mancanza dei bacini: quelli che abbiamo sono come Mercatale che non arriva ai duemila metri dando la possibilità di gareggiare solo agli Allievi e ai Master. Il comune di Sassocorvaro, che ha competenza amministrativa sul lago, sta realizzando delle strutture che dovrebbero essere pronte per la prossima stagione. Questo bacino per gli allenamenti andrebbe abbastanza bene, il suo problema non è solo la lunghezza, ma anche la mancanza di acqua dovuta all’uso che il locale consorzio di bonifica fa per l’agricoltura. In merito al bacino di Caccamo nel 2015, probabilmente, concretizzeremo iniziative per il suo rilancio: ci sono delle novità in merito alle strutture esistenti anche se il discorso non è facile. Lo sappiamo tutti: Il canottaggio è uno sport che si pratica soprattutto negli specchi di acqua protetti, le nostre società, invece, sono tutte sul mare con le difficoltà che tutti conoscono”.