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La scomparsa di Uber Gradella

mercoledì 7 Gennaio 2015

La scomparsa di Uber Gradella

ROMA, 07 gennaio 2015 – Nella giornata di ieri 6 gennaio sono venuti a mancare i 93 anni di sport di Uber Gradella, padre di Massimo Gradella canottiere master nelle fila del Tirrenia Todaro di Roma ed affermato creativo di abbigliamento per il canottaggio. La storia sportiva di Uber si condensa nella militanza tra i pali nella SS Lazio degli anni quaranta assieme a Silvio Piola. Una vicenda interrotta da un grave incidente che pose fine alla sua carriera. Ma la singolarità della vita di Uber Gradella fu la fedeltà ai colori biancocelesti: lui che non era nemmeno romano rimase folgorato dall’ambiente schietto e diretto dello sport capitolino a cavallo del secondo conflitto mondiale. Niente polemiche, una vita improntata all’impegno senza fronzoli dove bastava il biglietto del tram per raggiungere lo stadio, indossare la maglia e scendere in campo. Uno sportivo vero che non volle abbandonare Roma.

A 28 anni mise fine alla sua carriera agonistica, nonostante le offerte dell’Inter, per aprire un negozio di articoli sportivi che in breve divenne centro di aggregazione e dibattito sulla realtà sportiva italiana. Non a caso tra i suoi avventori c’era Giulio Onesti, indimenticato presidente del CONI, che amava conversare proprio con Uber nella sua “Bottega dello Sport” a pochi passi dal Foro Italico e dal famoso palazzo H. A novanta anni suonati è disceso di nuovo in campo con l’emozione di un ragazzino per ricevere, accompagnato da Massimo Gradella, l’ovazione del pubblico laziale in occasione dei cento anni del suo compagno di squadra Silvio Piola. I funerali si svolgeranno domani 8 gennaio alle ore 11,00 presso la Parrocchia di San Giuliano Martire in via Cassia 1036.

La Federazione Italiana Canottaggio si unisce al dolore della moglie Magda e i figli Massimo e Monica.