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Il Circolo Nautico Napoli: canottieri d’altri tempi

venerdì 12 Dicembre 2014

Il Circolo Nautico Napoli: canottieri d’altri tempi

MILANO, 12 dicembre 2014 Andando per mare possono verificarsi tante situazioni, scoprire cose nuove, che poi nuove non sono ma rappresentano fattori di curiosità. Il lungo percorso del canottaggio è costellato di associazioni sportive che ne hanno fatto la storia e magari oggi non ci sono più, può capitare di imbattersi in altre ancora vive, ma che hanno deciso di continuare la navigazione con altre barche. Ed anche la storia recente ne ha richiamato numerose alla memoria. Un caso piuttosto emblematico si era posto già tempo fa all’attenzione di chi ha innata curiosità di conoscere storia e valori di quanti hanno contribuito alla crescita del canottaggio italiano.

Forte è stata la sorpresa, cui è seguita molta curiosità, rilevando un vecchio giornale, LA STAMPA  SPORTIVA del 24 agosto 1902,  che nel sommario dell’attenzione redazionale richiama “Automobilismo, Ciclismo, Alpinismo, Aerostatica, Nuoto, Canottaggio, Yachting, Ippica, Atletica, Ginnastica, Caccia, Tiri, Podismo, Giochi Sportivi e Varietà”.  L’intera prima pagina è dedicata a … il canottaggio. Altri tempi si dirà, anche perché al calcio viene riservato uno spazio di ben … 11 righe nelle 16 pagine.

Questo numero del giornale era dedicato ai campionati italiani di canottaggio 1902 disputati sul Po a Torino e la copertina è dedicata a “L’equipaggio Gué-Gué del Club Nautico di Napoli, vincitore della Coppa Principe di Napoli”. O bella, vai a pensare, non sarà stato un predecessore della Canottieri Napoli? Ma era andata in altra maniera, scoprendo una storia davvero interessante.

Da vecchie cronache appare – certo allora non erano in atto limitazioni regolamentari come oggi nella gestione dell’attività tecnico-agonistica della Federazione canottaggio. Magari potevi svegliarti al mattino con un’idea e al pomeriggio creavi una nuova società che si affiliava e si riproponeva quale forte protagonista delle competizioni remiere. Comunque le cose non erano facili anche allora.

Alcune notizie riferiscono che l’11 agosto 1901, in seguito a divergenze sul sistema di voga da adottare, si era venuta a creare una divergenza profonda e insanabile per cui alcuni soci del Circolo Savoia presero cappello e se ne uscirono, fondando a poca distanza dal loro vecchio sodalizio un nuovo circolo nautico. Un circolo ancor oggi  attivo, nel club degli “ultracentenari” e che agli inizi continuò nella pratica del canottaggio, dedicandosi in seguito totalmente alla vela. E’ però cosa simpatica per un canottiere che svagandosi tra le notizie di internet ritrova in rete, tra le pagine di storia dell’attuale sodalizio, immagini e ricordi dei vecchi canottieri.

E nacque il CIRCOLO NAUTICO NAPOLI, oggi  CLUB NAUTICO DELLA VELA.       

Forse fu una nascita un po’ turbolenta, ma se esci da casa con un’idea in testa e riesci ad applicarla subito qualcosa di positivo doveva pur seguire. E fu una crescita rapida, a quanto appare, con successi in campo remiero e per numero di soci. In seguito, era nel dna dei promotori, furono acquistate anche delle imbarcazioni a vela che gradatamente presero il posto delle “yole” dedicate al canottaggio: in seguito non semplici problemi tesero a rallentarne la iniziale e prospera crescita.

Tra i personaggi di rilievo, in quel periodo furono protagonisti il leggendario “4 con” dal nome di battaglia “Guè Guè” (Augusto Barbati, Luigi Stolte, Corradino Petteruti, Homer Byngton) e di cui non appare il nome del timoniere, e poi ancora Barbati e Byngton nel “2 con”, che “tra il 1901 e il 1903 vinsero tutto ciò che si poteva vincere e segnarono la stagione del canottaggio al “Nautico”.

Il “4 con” appare in gran spolvero ai campionati del 1902 a Torino, dove tra l’altro “La Stampa Sportiva” gli dedicava ampio spazio ed anche l’intera copertina, sottolineandone il successo nella gara per la “Coppa Principe di Napoli”. E dalla cronaca all’interno riprendiamo: “Il campionato in quattro juniores riuscì una facile vittoria per il Club Nautico di Napoli, sulla Milano e sull’Olona. L’equipaggio vincitore è composto di 4 robustissimi vogatori bene allenati e affiatati. Se continuerà ad allenarsi seriamente sarà l’anno prossimo uno dei migliori equipaggi italiani”.

La successione partecipativa ai  CAMPIONATI ITALIANI del periodo mette in evidenza una serie di ottimi risultati, purtroppo senza opportuno seguito gli anni successivi, e che riportiamo, in alcuni casi con brevi note esplicative:

1902 – 2 con junior: 1. C.N. Napoli “Jammo Jà”  (Augusto Barbati e  Homer Byngton) 2. Battellieri C. Colombo di Pavia, con forte distacco.

1902 – Yole a 4 junior: 1. Bucintoro, 2. C.N. Napoli (Augusto Barbati, Luigi Stolte, Corradino Petteruti, Homer Byngton), distaccato di 30 cm.

1902 – 4 con junior: 1. C.N. Napoli “Gué-Gué” (Augusto Barbati, Luigi Stolte, Corradino Petteruti, Homer Byngton), 2. Milano, 3. Olona.

1903 – 2 con senior: 1. C.N. Napoli (Augusto Barbati e Luigi Stolte)

1904 – 2 con senior: 1. C.N. Napoli (Augusto Barbati e Luigi Stolte)

1904 – singolo junior: 1. C.N. Napoli (Homer Byngton)

Ferruccio Calegari