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L’isola delle Società che hanno contribuito a fare la storia  del canottaggio

lunedì 8 Dicembre 2014

L’isola delle Società che hanno contribuito a fare la storia  del canottaggio

ROMA, 08 dicembre 2014 Ventotto società affiliate nel 2013 sono un bel numero e fanno della Sicilia una delle Regioni più ricche dal punto di vista remiero. Inoltre tra di esse ce ne sono due centenarie, senza contare quelle che hanno dai novanta al mezzo secolo di storia. Una realtà complessa e ben radicata nel territorio. Una situazione di crescita con grandi soddisfazioni sui campi di regata internazionali.

“Sono orgoglioso e onorato di rappresentare una realtà regionale ricca di campioni e di talenti. Sui campi di regata abbiamo dimostrato di riuscire a poter mirare a risultati importanti con i nostri ragazzi. Nel mio Comitato Regionale Sicilia si riesce ad organizzare equipaggi, in collaborazione con le società, e con l’opera di Benedetto Vitale, coordinatore tecnico regionale, ed a stimolare ragazzi che altrimenti non avrebbero grandi opportunità. Mettendoli insieme riusciamo a primeggiare in specialità che altrimenti rimarrebbero precluse”. Le parole di D’Arrigo, presidente del Comitato Regionale, si illuminano come il suo sorriso di grande appassionato. Quali sono le difficoltà del Comitato Sicilia e come si riesce a risolverle? “La Sicilia è nota per le spiagge ed il mare che è apprezzato da tutti. Però la bellezza del mare per noi canottieri ha un valore ambiguo, perché allenarsi tra le onde è penalizzante. Certo da una parte è un problema, ma dall’altra ci rende più testardi e determinati”. Ma questo dal punto di vista organizzativo non crea difficoltà? “Organizzare regate regionali a mare è veramente difficile. Il Comitato Sicilia, come nel resto d’Italia, ha l’onere e l’onore di promuovere manifestazioni remiere e per questo motivo deve necessariamente fare riferimento a bacini situati all’ interno dell’isola, dove non esistono società di canottaggio. In Sicilia ci sono diverse società con storie centenarie che sono nate sulla costa, mai in riva a bacini artificiali che sono stati costruiti in tempi recenti per soddisfare i bisogni idrici dell’isola. Esse portano con se una tradizione illustre che però è legata al mare e difficilmente riescono a spostarsi”.

D’Arrigo continuando dice che: “Io rappresento un Comitato che organizza tutte le manifestazione remiere regionali e nazionali ed è una ulteriore difficoltà poiché in ogni evento bisogna predisporre veramente tutto, dalle spighe ai pontili. Per fortuna abbiamo sottoscritto accordi molto importanti con le amministrazioni locali che di volta in volta ci supportano per soddisfare ogni nostra esigenza. Ricordo il lago di Pozzillo dove, per dieci anni, abbiamo organizzato regate e il lago di Naro che oggi è il nostro primo riferimento. Abbiamo riportato in vita questo bacino che purtroppo, talvolta, soffriva di mancanza d’acqua. Dopo aver organizzato vent’anni fa la regata internazionale “Trofeo dei Templi” era rimasto completamente abbandonato, ma con l’aiuto dell’ Amministrazione regionale, sollecitata dal Comitato Sicilia, si è dato vita ad un progetto che oggi è una realtà: un campo con le spighe montate, pontili d’ attracco funzionali e locali ristrutturati di proprietà del Comitato”.

Lorenzo D’Arrigo con grande positività non si ferma davanti alle difficoltà, anzi rilancia e dice che: “Dalle difficoltà il Comitato regionale Sicilia è riuscito ad ottenere vantaggi anche grazie alla disponibilità della Federazione Italiana Canottaggio che, puntualmente, ha creduto nelle nostre proposte per portare manifestazioni nazionali in Sicilia. Le società che hanno partecipato alle regate sono andate via soddisfatte dell’organizzazione promettendo di ritornare a dimostrazione che il lavoro fin qui fatto è andato a buon fine”. Nel futuro esiste qualche iniziativa degna di nota? “Le scommesse per il Comitato Sicilia si rinnovano di anno in anno. Mi sono impegnato per portare il Campionato Italiano di tipo Regolamentare Trofeo del Mare in Sicilia e con il sostegno della Federazione Canottaggio il progetto è andato in porto. Credo che queste iniziative siano l’ideale per noi poiché attirano in modo particolare i master. Per questi atleti la Sicilia ha qualcosa in più perché è la culla della civiltà greca. Organizzare questo campionato in un luogo in cui si può fare anche attività turistica è una scommessa che farò assieme agli amministratori regionali, ma posso dire fin d’ora che l’edizione 2015 del Campionato in Tipo Regolamentare a Mondello (Palermo) il prossimo 3 e 4 ottobre sarà davvero impeccabile, meteo permettendo”.