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Per non dimenticare – I lombardi alle prove d’Olimpia: storie e  testimonianze dei lombardi ai Giochi Olimpici

giovedì 27 Novembre 2014

Per non dimenticare – I lombardi alle prove d’Olimpia: storie e  testimonianze dei lombardi ai Giochi Olimpici

MILANO, 27 novembre 2014 L’Associazione Wilma Rudolph, in collaborazione con la Società Italiana di Storia dello Sport (S.I.S.S.), ha organizzato il convegno “I Lombardi alle prove d’Olimpia”, ospitato all’Arena Civica “Gianni Brera” nella Sala del Gruppo Alpinistico Fior di Roccia, moderatore il giornalista Bruno Pizzul, testimone di fior di avvenimenti sportivi, e brillante telecronista dei grandi eventi di canottaggio e canoa negli anni settanta. Si sono succeduti gli applauditi interventi – accompagnati da immagini che scorrevano su uno schermo – lo storico dello sport e presidente dell’associazione Wilma Rudolph, Enzo Pennone con un approfondito intervento su “Cavalieri e amazzoni alle prove di Olimpia”. E poi, nel corso della serata, ha sviluppato un ampio revival su “Remi e pagaie nel bacini di Olimpia” ricordando i maggiori protagonisti dal passato ad oggi, senza dimenticare tra i “precursori” il campione della Lario di Como Giuseppe Sinigaglia, con espressioni che vorremmo definire quasi poesia. E un suo successivo intervento ha portato gli ascoltatori al fascino degli sport invernali.

Il prof. Felice Fabrizio, attento storico dello sport, in maniera altrettanto brillante ha trattato dei “Lombardi alle prime Olimpiadi, 1896 – 1912”, richiamando storie e curiosità sui lontani campioni. L’interessante, e dai curiosi risvolti, capitolo “L’olimpismo lombardo dal fascismo alla ricostruzione” ha avuto nel prof. Sergio Giuntini, storico assai noto anche nel mondo del canottaggio e tra i fondatori della Società Italiana di Storia dello Sport, un testimone di ricordi e fatti importanti di un epoca che ha vissuto la profonda trasformazione dello sport italiano.
Non poteva mancare Elio Trifari, brillante giornalista e vice direttore della Gazzetta dello Sport, oggi direttore della Fondazione Candido Cannavò, che partendo da lontano ha ricordato tra l’altro la squadra delle giovani ginnaste “le piccole italiane di Pavia”, tutte al di sotto dei 15 anni: e poi la loro squadra sul podio (argento) festeggiava con la più giovane del gruppo Luigina Giavotti, che non aveva ancora compiuto i 12 anni. E il suo excursus proseguiva sul tema “dal dopoguerra al sessantotto”, ovviamente centrato sulla partecipazione lombarda alla maglia azzurra, una delle componenti di assoluto rilievo.

Concludeva l’interessante incontro Claudio Gregori, giornalista della Gazzetta dello Sport e autore di numerose pubblicazioni, che non poteva dimenticare la sua importante attenzione al mondo del ciclismo: “Ciclisti sulle piste e le strada d’Olimpia”. Nei suoi ricordi, ricchi di preziosi aneddoti del mondo ciclistico, non sfugge la sua importante conoscenza e partecipazione alla storia generale dello sport, che l’ha visto in più circostante anche “remare” tra i canottieri. Ed ha avuto pure una

 esperienza pratica ai remi, in tempi lontani quand’era studente all’Università di Pavia.
Alla serata, organizzata col patrocinio della Regione Lombardia, del Coni Regionale Lombardia, Cus Milano e Associazione Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, erano presenti numerosi campioni del passato, ed in sala tra gli altri il presidente del Cus Milano Alessandro Castelli ed il presidente del Comitato Regionale della Federscherma Gianfranco Magnini. Tra gli ottimi organizzatori ricordiamo Giuliana Cassani, brillante addetto stampa della Fidal e figlia del compianto amico e giornalista della Gazzetta dello Sport Marco Cassani, penna dedita sì al grande mondo del basket, ma che non ha mai trascurato attenzione a quelli che un tempo venivano definiti sport minori, tra cui il canottaggio.


Ferruccio Calegari