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“La Storia del Canottaggio”: Tavola Rotonda al Saturnia

sabato 27 Settembre 2014

“La Storia del Canottaggio”: Tavola Rotonda al Saturnia

TRIESTE, 27 settembre 2014 – Nella Sala Polifunzionale del C.C. Saturnia si è tenuta, venerdì sera alle 18,00, una Tavola Rotonda dal titolo “La Storia del Canottaggio” alla quale in qualità di relatori erano presenti rappresentanti di tutto il mondo remiero regionale e nazionale. All’apertura dell’evento, il Prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi consegnava al Presidente Gianni Verrone una Targa del Presidente della Repubblica Napolitano in occasione del 150° Anniversario della Fondazione del Circolo triestino. Moderatore della serata, il giornalista Riccardo Tosques che presentava di volta in volta i relatori. Si iniziava con i saluti di rito del Presidente Verrone all’attenta platea. Era la volta quindi del past President (ed in passato anche consigliere nazionale FIC e Presidente del Coni Provinciale) Stelio Borri “Tante le maglie azzurre triestine rappresentano la storia sportiva della città. La generosità di chi ha contribuito alla crescita del Saturnia è come un fiore che non appassisce mai.”

Marinella Ambrosi (Presidente Comitato Regionale Paralimpico): “I meriti del Saturnia vanno al di là dei risultati, rappresentano l’importante passo di aprire la porta ai ragazzi con disabilità.” Francesco Cipolla (vicepresidente Coni Regionale) “Complimenti al Saturnia non solo per gli allori conquistati in questi anni, ma per aver organizzato eventi sportivi come questo Campionato Italiano in Tipo Regolamentare.” Marcello Scifoni (vicepresidente FIC) che portava i saluti del presidente Abbagnale. “Una gestione lungimirante quella del Saturnia, con investimenti importanti, fatti perché queste persone ci hanno creduto nel nostro sport. L’organizzazione di questi Campionati è un voler ancora una volta mettersi in gioco.”

Massimiliano d’Ambrosi (Presidente Comitato Regionale Federcanottaggio FVG): “La figura del dirigente sportivo non può più essere quella di un volontario per gli incarichi ai quali deve assolvere. Il nostro futuro è quello di abbinare il canottaggio, lo sport al turismo, perché abbiamo società centenarie come il Saturnia, ma nessuno ci vieta di rinnovarci.” Emanuela Pesel Rigo (consiglio direttivo del Saturnia): “Il canottaggio rappresenta un momento di aggregazione sportiva anche per persone di 60, 70 e 80 anni, e contribuisce a star meglio con noi stessi e con gli altri. Un esempio in società sono Liliana e Francesco Dapiran, che si sono conosciuti al Saturnia, e tuttora, a 90 anni lo frequentano assieme.”

Luciano Michelazzi (giudice arbitro internazionale, Presidente di società, di Comitato regionale e consigliere nazionale). “Il canottaggio è cambiato nei secoli, ma leggendo i bandi di regata delle prime gare a remi, troviamo molte similitudini con ora.” Luca Broggini (giornalista, responsabile del Centro Australiano di Gavirate, speaker ufficiale FIC): “L’importanza di una comunicazione efficace è fondamentale, perché racconto ciò che vedo, racconto ciò che conosco.” Alberto Schiavi (giornalista e scrittore). “Rappresento Gianpiero Galeazzi che non è potuto intervenire. I Fratelli Abbagnale: Una vittoria non è altro che la base di partenza per fare meglio la prossima volta.”

Fabio Bolcic (giudice arbitro internazionale, supervisor FISA e vicepresidente Nettuno): “Il canottaggio sta vivendo la nascita di nuove discipline e nuove importanti realtà. Il coastal rowing che serve ad avvicinare anche chi non sa niente di canottaggio (in sicurezza e con pari opportunità), il canottaggio master, con una storia a livello internazionale molto più lunga che in Italia, le gare di ergometer sempre più diffuse soprattutto all’estero, i media televisivi con adattamenti a seconda delle esigenze dello schermo, le nuove forme di comunicazione (yellow card). I giudici arbitri (che hanno carriera molto lunga), rappresentano un fattore di continuità.” Mauro Tarlao (fisioterapista) ha trattato di evoluzione del canottaggio negli anni attraverso i materiali, il tipo di allenamento e le misure antropometriche completamente diverse.