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La sintonia nel doppio è la ricetta vincente per un mondiale

lunedì 18 Agosto 2014

La sintonia nel doppio è la ricetta vincente per un mondiale

ROMA, 18 agosto 2014 – Pierre Calderoni è uno dei più giovani tra i convocati nel raduno Para-Rowing di Sabaudia. Un’esperienza paralimpica a Londra con il quattro con LTA e un argento nella recente regata internazionale di Gavirate vinto con la sua attuale compagna di barca Florinda Trombetta (SC Milano) nel doppio misto LTA. Visto il suo luogo di nascita è un parigino a Ferrara, luogo dove svolge la sua esperienza di canottiere nel Cus Ferrara, ma la sua caratteristica caratteriale più importante è la riservatezza che si scioglie immediatamente quando deve raccontare la sua vita di atleta. Come stai vivendo questo periodo premondiale? “Lo sto vivendo al meglio anche perché ho una compagna di barca che mi tranquillizza molto. Ci conosciamo da tanto tempo e quindi, che sia in barca o fuori, ci ritroviamo in perfetta sintonia. Lo devo riconoscere: mi trovo davvero molto bene”.

Cosa ti fa paura dei tuoi avversari? “Niente perché non li conosciamo bene, non abbiamo mai gareggiato contro di loro, è un’incognita che andremo a scoprire il giorno delle batterie. E’ tutto un mistero, però noi facciamo la nostra gara come la stiamo preparando e poi si vedrà”. Rispetto ad esperienze passate ti senti più o meno preparato? “Mi sento più tranquillo, nel senso che gli anni scorsi ero più giovane, meno esperto di gare internazionali, quindi non sapevo come comportarmi, cosa fare e cosa non fare, come togliere lo stress, ma è passato del tempo e di gare ne ho fatte quindi ho accumulato molta esperienza. Poi con Florinda, con cui gareggio da alcuni anni, sono riuscito ad avere la tranquillità di cui ho bisogno”. E il campo di regata di Amsterdam ? “Mi hanno detto che è molto ventoso e lo stiamo studiando, anche perché in questi giorni qui a Sabaudia c’è stato vento e ciò ha prodotto le condizioni ideali per poterci allenare. Comunque sinceramente non so come sarà, non ci sono mai stato, non saprei dire”.


Foto P.Lattanzi – Canottaggio.org