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Quattro di coppia femminile pronto per l’impegno iridato

domenica 17 Agosto 2014

Quattro di coppia femminile pronto per l’impegno iridato

ROMA, 17 agosto 2014 – Rinnovato per metà il quattro di coppia vede riconfermate solo Laura Schiavone e Sara Magnaghi. Con loro ora vogano Alessandra Patelli e Sara Bertolasi. Per queste quattro ragazze il mondiale olandese rappresenta una sfida emozionante e impegnativa, ma la loro buona dose di esperienza e la tanta voglia di mettersi in gioco le accompagnerà nel percorso iridato.

Laura Schiavone (CC Irno): “Già lo scorso anno al mondiale sono stata titolare del quattro di coppia quindi per me non è nuova come esperienza. Sappiamo che saremo impegnate in un percorso difficile sin da subito perché le qualifiche per questa specialità prevedono la disponibilità di soli cinque posti. La voglia di provare comunque c’è, anche per valutare a che livello siamo rispetto al resto del mondo. La forza di questa barca, a prescindere da quello che sarà il risultato, è l’impegno quotidiano che ci sta mettendo tutto l’equipaggio”.

Alessandra Patelli (SC Padova): “Ho gareggiato in quattro di coppia anche agli Europei e a Lucerna. La composizione dell’equipaggio è stata rivoluzionata e devo dire che questa barca mi piace molto. Abbiamo lavorato con impegno e credo di poter affermare che siamo riuscite ad esprimerci al massimo delle nostre possibilità. Da quanto ho potuto vedere il nostro punto di forza è la nostra coesione e la grande voglia di metterci in gioco. Siamo tutte molto motivate e questo mi fa guardare con positività al difficile impegno che ci attende”.

Sara Bertolasi (SC Lario): “Nascendo come atleta di coppia, l’impegno su questa barca rappresenta per me un ritorno alle origini. Sono passata alla punta in occasione delle Olimpiadi. Certo, nel cuore rimane il due senza ma devo dire che questa barca mi sta piacendo molto. Da parte mia sto dando il meglio e mi sembra che tutte insieme stiamo portando avanti un buon lavoro, tanto che sono praticamente sempre soddisfatta delle uscite. In questo momento in particolare c’è un po’ di stanchezza perché abbiamo addosso i postumi di una grande mole di lavoro. Questo fa parte del programma quindi c’è da mantenere la dovuta concentrazione ed aspettare gli effetti della fase di scarico per poter valutare più lucidamente le condizioni della barca”.


Foto E.Artegiani – Canottaggio.org