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Mondiali Junior: Quattro senza maschile: un’occasione mondiale!

domenica 3 Agosto 2014

Mondiali Junior: Quattro senza maschile: un’occasione mondiale!

ROMA, 03 agosto 2014 – L’attuale equipaggio, quello composto da Simone Morellato, Fabio Possamai (Fiamme Gialle), Londi Lapo (SC Limite) e Andrea De Majo (CN Posillipo) che, salvo sorprese dell’ultimissimo minuto, dovrebbe essere quello definitivo, è stato messo insieme da poco. I ragazzi sono coscienti del fatto che il tempo non gioca certo a loro favore, proprio per questo si sono messi sotto di buona lena e stanno procedendo in maniera soddisfacente: “La barca ha fatto grandi progressi rispetto all’inizio – spiega il capovoga Simone – Siamo partiti con qualche problema a livello di assieme. Gradualmente però stiamo continuando a fare passi avanti e per il livello che abbiamo raggiunto ora credo che alla fine potremo fare un buon Mondiale. Per quello che riguarda la gara, punteremo molto sulla partenza, un nostro punto di forza, sull’agilità e sul colpo in acqua”. Fabio cosa vuol dire per te partecipare al mondiale?: “La partecipazione a questo Mondiale per me è molto importante. Sono emozionato perché è da parecchio che cercavo questo risultato. Mi sono allenato tanto, in particolar modo quest’anno, e sono riuscito ad avere la mia possibilità. Ora non posso che sfruttare al meglio l’occasione ed in gara sono intenzionato a dare il massimo, questo è poco ma sicuro”.

Andrea come vivi i momenti del raduno?: “Lavorare in raduno richiede molto impegno ma siamo coscienti che è una tappa fondamentale della preparazione perché qui abbiamo la possibilità di lavorare coi tecnici migliori d’Italia. Qui in oltre abbiamo la possibilità di effettuare molti cambi e quindi selezionare gli atleti più indicati per equipaggio. Comunque vorrei chiarire che la preparazione qui, a mio avviso, non è poi troppo pesante perché qui si fa prevalentemente barca, quindi è un allenamento tutto sommato piacevole”. Lapo è positiva per te l’atmosfera competitiva che caratterizza i raduni?: “La competizione, l’essere costantemente messi in discussione per quello che riguarda il posto in barca è sicuramente uno stimolo per noi atleti. Ci invoglia a dare il massimo ogni giorno e ad andare avanti nei momenti di difficoltà. Certo, qualche volta può diventare un inconveniente, nel senso che essere buttati giù da una barca all’ultimo momento può abbattere la persona. Per questo è determinante lo spirito con cui ci si mette in gioco nei raduni. Il segreto è dare sempre il massimo, giorno dopo giorno”.