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Coupe: le dichiarazioni dei medagliati della prima giornata

sabato 2 Agosto 2014

Coupe: le dichiarazioni dei medagliati della prima giornata

LIBOURNE, 02 agosto 2014 – Emozioni infinite nella prima giornata di finali della 30a Coupe de la Jeunesse in corso a Libourne. Ai sei equipaggi medagliati il compito di raccontare quanto provato durante le regate.

Lapo Corenich (Firenze) racconta così la vittoria in quattro con: “In partenza siamo riusciti ad uscire, ai 500 metri eravamo terzi vicini sulla Gran Bretagna. Nella seconda parte di gara siamo riusciti a cambiare marcia e a riprendere la Spagna. La vittoria poi è arrivata punta a punta, anche grazie a tre allunghi chiamati dal nostro timoniere. Una gara bellissima, che ci stimola anche per domani”.

Alessandro Visentini (Esperia), capovoga del quattro senza, si apre a cascata : “Non siamo riusciti a partire molto bene, abbiamo anche preso una boa. Questo però ci ha aiutato a riprenderci al meglio. Il nostro allenatore Roberto Romanini ci aveva detto di crederci fino in fondo e l’abbiamo fatto. La barca era leggera, non ci siamo irrigiditi e siamo riesciti a disputare questa gara perfetta”.

Luca Agrillo (Posillipo), capovoga del due senza d’argento, dichiara: “Una gara super combattuta fino ai mille metri, poi il lago mosso ci ha messo un po’ in difficoltà. È stata una gara bellissima, siamo felici per questo argento che ci stimolerà per la regata di domani. Proveremo a far vedere chi è la vera Italia”.

Federica Molinaro (Padova), commenta la medaglia d’oro in doppio: “In partenza eravamo un po’ indietro, ma sul passo siamo riuscite a rientrare e la chiusura è uscita in modo perfetto. Sono felice e mi sono anche divertita. Una gara storica per me”.

Sara Lisi (Fiamme Gialle), capitano della squadra femminile, descrive il bronzo in quattro senza: “I primi mille metri eravamo seconde, poi la Gran Bretagna ha cambiato marcia e abbiamo dovuto rispondere. La Francia è sempre stata in testa, noi con determinazione siamo riuscite ad acciuffare il bronzo. Siamo veramente felici, ci speravamo”.

Andrea Erilmi (Monate), capovoga dinamite dell’otto è senza freni: “La partenza non è stato il nostro forte, ma nella parte centrale non c’è stata storia per nessuno. Il passo è stato meraviglioso, facevamo dei buchi in acqua. Il timoniere ci ha dato la giusta carica. Ai mille la barca ha iniziato a scorrere ancora di più e abbiamo preso tutto il vantaggio. Sono troppo contento, questo risultato realizza il mio sogno e quello di tutti i miei compagni”.