VARESE,
27 luglio 2014 -
FINALI A
OTTO MASCHILE: è la Nuova
Zelanda che conduce la gara nella
prima parte con l’ammiraglia azzurra
che, dopo essere passata quarta a
500 metri ma a ridosso dei primi, transita sesta a metà
gara, con la barca
neozelandese sempre a fare l’andatura.
Sesta ancora a 1500 metri l’Italia
che negli ultimi quattrocento metri
prova a aumentare il ritmo ma non
riesce a ricuperare il distacco e le
medaglie vanno, rispettivamente,
alla Nuova Zelanda, Campione del
Mondo, Australia, seconda e USA
terza. L'Italia, grazie ad un finale
generoso, conquista proprio sul
traguardo il quinto posto a spese
della Gran Bretagna. 1. Nuova Zelanda Thomas
Murray, Isaac Grainger, Shaun
Kirkham, George Howard, Jonathan
Wright, Alex Kennedy, Brook
Robertson, Stephen jones, Caleb
Shepherd 5.28.82, 2. Australia James
Medway, Timothy Masters, Benjamin
Coombs, Simon Keenan, Louis Snelson,
Aaron Wright, Henry Meek, Charles
Risbey, Stuart Sim 5.30.45, 3. USA
Kaess Smit, James Hamp, Gregory
Davis, Justin Jones, Spencer Hasll,
Trevor Weaser, Patrick Konttinen,
Alexander Perkins, Louis Lombardi
5.32.18, 4. Germania Carl Reinke,
Michael Trebbow, Malte Grossmann,
Finn Schroeder, Eike Schwiethal,
Rene Stueven, Torben Johannesen,
Jonas Wiesen 5.35.76, 5. Italia
Nicholas Brezzi (CC Saturnia),
Andrea Guanziroli (SC Lario),
Filippo Mondelli (SC Moltrasio),
Matteo Borsini (SC Limite),
Guglielmo Carcano (SC Moltrasio),
Pietro Zileri Dal Verme (SC
Firenze), Luca Lovisolo (RCC Cerea),
Alessandro Mansutti (CC Saturnia),
Andrea Kiraz-timoniere (CC Saturnia)
5.36.94, 6. Gran Bretagna Carl
Grisedale, Thomas Ford, Cameron
Buchan, Thomas Pagel, Morgan Hellen,
Thomas George, James Johnston,
Oliver Wynne-Griffith, Ian Middleton
5.36.14, 5.37.07
SINGOLO FEMMINILE: che
progressione per Sara Magnaghi che,
dopo essere partita lenta, quarta ai
cinquecento metri a metà gara è
terza dietro a Lituania e Germania.
Ma Sara non vuole rischiare e a 750
metri dal traguardo tenta l’attacco
alle due battistrada per contenere
il ritorno della Serbia. A 1500 Sara
scavalca la barca tedesca si piazza
seconda dietro alla Lituania, negli
ultimi duecento metri la tribuna
della Schiranna esplode per lei e la
"solleva" dalla barca facendola volare
in seconda posizione per vincere con
eleganza e decisione una
medaglia storica per il canottaggio
italiano. Un successo del
canottaggio femminile e del settore
affidato a Romagnoli. Un sogno
diventato realtà proprio sulle acque
casalinghe di Varese. Italia
Argento. 1. Lituania Milda
Valciukaite 7.27.33, 2. Italia Sara Magnaghi (SC Moltrasio) 7.31.48, 3.
Germania Anne Beenken 7.36.00, 4.
Gran Bretagna Jessica Leyden
7.38.30, 5. Lettonia Elza Gulbe
7.45.67, 6. Serbia Jovana Arsic
7.46.94
QUATTRO DI COPPIA MASCHILE:
grand’Italia anche con il quadruplo che passa terzo al
rilevamento del primo intertempo
subito dietro alla Svizzera,
campione del mondo uscente, e
all’Ucraina. A metà gara l’Italia è
quarta dopo aver subito l’attacco da
parte della Germania, ma non si perde d’animo e
riparte nuovamente. Sul finale grande
serrate da parte della barca azzurra
mentre la Svizzera continua la sua
corsa verso il traguardo. Italia in
attacco sulla Germania per la terza
piazza, ma il traguardo è troppo
vicino e delinea
definitivamente il podio con la
Svizzera a vincere seguita da
Ucraina seconda e Germania terza,
mentre l’Italia rimane ai piedi del
podio per meno di un secondo. 1.
Svizzera Damien Tollardo, Augustin
Maillefer, Roman Roesli, Barnabe
Delarze 5.48.95, 2. Ucraina Artem
Verestiuk, Yuriy Ivanov, Anton
Bondarenko, Andrii Mykhailov
5.50.90, 3. Germania Ole Daberkov,
Gilbert Klinger, Nicolas Schlueter,
Tom Christofzik 5.51.32, 4. Italia
Tiziano Evangelisti (CC
Civitavecchia), Andrea Crippa (SC
Lecco), Alessandro Laino, (Fiamme
Gialle), Michele Manzoli (SC
Baldesio) 5.52.29, 5. Romania Adrian
Cionca, Ioan Prundeau, Cristi-llie
Pirghie, Vasile Agafitei 5.55.01, 6.
Olanda Quirijn Knab, Gijs Elting,
Amos Keijser, Abe Wiersma 6.01.15
DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE:
è la Germania che in questa finale
del doppio pielle conduce e detta il
ritmo di gara seguito Francia e
Olanda mentre l’Italia è quarta ai
500 metri. A metà gara le posizioni
non cambiano ma l’Italia dal quarto
posto attacca e si piazza a ridosso dell’Olanda che
tenta di mantenere salda la
posizione sul podio. A 1500 metri
ancora quarti gli azzurri mentre
l’Olanda è seconda dopo l’attacco
alla Francia. Sul finale l’Italia è quarta al termine di un finale
avvincente in cui la Germania vince
il titolo portandosi dietro sul
podio, rispettivamente, Olanda e
Francia. Italia quarta mentre sulle
tribune arriva anche il Governatore
della Lombardia Roberto Maroni. 1.
Germania Moritz Moos, Jason Osborne
6.22.31, 2. Olanda Conno Kuyt, Bart
Lukkes 6.24.50, 3. Francia Pierre
Houin, Eloi Debourdeau 6.24.51, 4.
Italia Federico Gherzi (SC Esperia),
Nicolò Forcellini (CC Saturnia)
6.28.36, 5. Ungheria Bence Tamas,
Peter Csiszar 6.30.04, 6. Repubblica
Ceca Martin Slavik, Jiri Simanek
6.34.12
QUATTRO
SENZA PESI LEGGERI MASCHILE: non
è velocissimo al via il quattro
senza leggero azzurro, specialità
nella quale l’Italia è campione del
mondo uscente. Quarta nella prima
frazione dietro a Turchia, Spagna e
Gran Bretagna che si dividono,
rispettivamente, le prime tre
posizioni. A metà gara l’Italia
ricupera una piazza e transita
terza, con la Turchia sprofonda in
quarta posizione, mentre a condurre
è la Spagna che viene attaccata
dalla Gran Bretagna e dall’Italia. A
1500 metri le posizioni rimangono
invariate ma a 400 metri dall’arrivo
si scatenano gli azzurri spinti dal
tifo delle tribune della Schiranna.
Sul finale la barca azzurra viene
attaccata dalla Germania in grande
rimonta mentre a sua volta l’Italia
attacca la Gran Bretagna e solo il
fotofinish decreta il podio dopo un
finale al cardiopalmo. Italia è
bronzo per soli sette centesimi
sulla Germania. 1. Spagna Alvaro
Romero Garcia, Jaime De Haz, Ander
Zabala Artetxe, Imanol Garmendia
Maiz 6.02.35, 2. Gran Bretagna Ian
Mandale, Jamie Copus, Timothy
Richards, Joel Cassells 6.04.75, 3.
Italia Alberto Di Seyssel (SC
Armida), Guido Gravina (RCC Cerea),
Stefano Oppo (Forestale), Paolo Di
Girolamo (Forestale) 6.05.20, 4.
Germania Lasse Werder, Maximilian
Schaefer, Christopher Wetekamp,
Claas Mertens 6.05.27, 5. Giappone
Kakeru Sato, Baku Hiraki, Sumito
Nakamura, Kazuki Nara 6.13.71, 6.
Turchia Mert Kaan Kartal, Melihcan
Cetinkaya, Burak Ozdemir, Dogsah
Boluk 6.21.80
DOPPIO FEMMINILE: buona la
partenza della barca azzurra che
transita al quarto posto dietro a
Romania, Germania e Francia che si
stanno spartendo le prime tre
posizioni. A metà gara il nostro
equipaggio accusa lo sforzo iniziale e
passa quinto, ma subito dopo attacca
Germania e Norvegia tentando di
riportarsi nuovamente in gara, ma ai
1500 metri è quinto e sul finale
chiude, pur lottando strenuamente, in
sesta posizione mentre la Romania
vince dominando in solitaria una
gara avvincente. Seconda la Norvegia
e terza la Francia. 1. Romania Viviana-Iuliana Bejinariu 7.01.83,
2. Norvegia inger Kavlie, Marianne
Madsen 7.06.18, 3. Francia Marie
Jacquet, Daphne Socha 7.08.15, 4.
Germania Anna-Maria Goetz, Julia
Leiding 7.09.16, 5. Svezia Lovisa
Claesson, Filippa Kaarrfelt 7.10.38,
6. Italia Veronica Paccagnella (SC
Elpis), Eleonora Denich (CN Nazario
Sauro) 7.12.48
DUE
SENZA MASCHILE: è l’Italia a
dettare le regole del gioco
imponendo il ritmo, la propria
passione e determinazione agli
avversari. Primi al passaggio del
primi intertempo con Grecia e
Australia a inseguire. A 850 metri
l’Australia sferra l’attacco e passa
prima davanti alla barca azzurra a
metà gara, ma l’Italia reagisce a
inizia il pressing agli aussie in un
punta a punta che porta la barca
azzurra ancora una volta prima al
passaggio dei 1500 metri. Ma
l’Australia non molla e cerca di
aumentare il ritmo ma gli azzurri a
250 metri dal traguardo spingono
sull’acceleratore e si staccano
imperiosamente dall’Australia e
dagli altri avversari ormai
attardati. L’Italia è Campione del
mondo col tifo di tutta la Schiranna.
1. Italia Matteo Lodo,
Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle)
6.28.48, 2. Australia Jack
Hargreaves, Nicholas Wheatley
6.32.07, 3. Serbia Viktor Pivac,
Martin Mackovic 6.33.91, 4. Turchia
Onat Kazakli, Besim Sahinoglu
6.34.90, 5. Grecia Konstantinos
Christomanos, Apostolos Lampridis
6.39.84, 6. Romania Dumitru Mariuc,
Cristian Ivascu 6.41.66
SINGOLO
PESI LEGGERI MASCHILE: Francesco
Pegoraro è alla sua ultima finale
con i colori della Sisport Fiat che
nelle prossime settimane cesserà di
esistere come sodalizio sportivo
affiliato alla FIC. Una gara dal
doppio significato, quindi, che
l’italiano interpreta nel migliore
dei modi attaccando sin dallo stacco
dai blocchi di partenza che lo vede
inizialmente sesto e a metà gara
quinto mentre il campione del mondo
Campbell continua a tenere
saldamente in mano la gara seguito,
nelle posizioni d’onore, dalla
sorprendente Turchia e dall’Irlanda.
A 1400 metri l’azzurro attacca la
Turchia e si porta terzo a ridosso
delle battistrada. Negli ultimi
quattrocento metri il tifo della
Schiranna lo solleva letteralmente
dalla barca e lo proietta sul podio
mondiale in attacco alla Turchia che
reagisce e arriva seconda. Italia è
bronzo. 1. USA Andrew Campbell Ju
6.54.49, 2. Turchia Enes Kusku
7.00.14, 3. Italia Francesco
Pegoraro (Sisport Fiat) 7.00.58, 4.
Irlanda Paul O’Donovan 7.02.32, 5.
Ungheria Daniel Matyasovszki
7.02.68, 6. Belgio Tim Brys 7.09.71