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Cosa pensano tifosi e atleti stranieri del mondiale di Varese

sabato 26 Luglio 2014

Cosa pensano tifosi e atleti stranieri del mondiale di Varese

VARESE, 26 luglio 2014 – Iniziate anche le gare del weekend del Campionato del Mondo Under 23 alla Schiranna di Varese. Issate le bandiere della Repubblica Italiana e della FISA, montato il maxi-schermo per seguire le gare e ultimata la zona premiazioni: tutto pronto per le grandi finali che partiranno alle 16:15 questo pomeriggio, ora in cui verranno assegnati i primi titoli mondiali Under 23. Nonostante la leggera pioggia che ha accompagnato atleti e tifosi durante tutta la giornata, più che positive le loro impressioni riguardo all’organizzazione e al campo varesini.

Abbiamo intervistato, durante la mattinata, atleti e loro parenti provenienti da Norvegia, Canada e Serbia, per sapere i loro suggerimenti e le loro impressioni sul Campionato del Mondo Under 23. Anna Aalde, Norvegia: Da dove vieni e perché sei a Varese per il mondiale Under 23? “Vengo da Oslo, Norvegia. Sono qui per seguire le gare del mio fidanzato, Nicolai Wiik, singolista peso leggero, che a breve avrà la Finale C”.Quali sono le tue impressioni sull’organizzazione del mondiale, Nicolai ti ha detto qualcosa riguardo a remare sul lago di Varese? “L’organizzazione è pienamente soddisfacente, l’arena è bella, le gare sono puntuali, la gente è gentile e cordiale, sono davvero molto colpita. Nicolai ha definito remare sul vostro lago, con il monte Rosa sullo sfondo, semplicemente magico.

Con Anna Aalde, anche Elisabeth Wiik, sorella di Nicolai, rematrice presso la Narske Studenteers Roklubb di Oslo, con un’esperienza varesina alle spalle: lo scorso anno infatti, con la sua società, ha fatto dieci giorni di raduno proprio alla Canottieri Varese. Come descriveresti i tuoi allenamenti sul lago di Varese? “Remare a Varese è qualcosa di molto positivo. Si ha la possibilità di provare quello che sta diventando uno dei più importanti campi-gara al mondo. Anche lo scorso anno abbiamo avuto condizioni meteorologiche poco stabili ma, nonostante la pioggia, il lago è stato quasi sempre perfettamente piatto”.

Da Victoria (Canada), Dave Aylard ha seguito con sua moglie la figlia Michelle che questo pomeriggio, in quattro senza, gareggerà in Finale A. Quali aspetti del mondiale varesino sono stati per voi più importanti? “Quel che sicuramente ricorderemo, una volta tornati in Canada, sono le perfette condizioni del lago, oltre all’ottima organizzazione. L’aspetto lago è sicuramente da non sottovalutare: poter remare su un campo di questo tipo, praticamente privo di vento, significa potersi esprimere al meglio. Non vi è nulla di più importante per un atleta”.

Anche l’equipaggio del quattro senza serbo è più che entusiasta del mondiale di Varese. Il capovoga, Nikola Selakovic, è alla seconda esperienza varesina, dopo aver gareggiato al Campionato Europeo del 2012, questo pomeriggio condurrà i suoi compagni di squadra nella Finale B. Di ritorno a Varese, dopo due anni, cosa è cambiato? Cosa invece è rimasto uguale? “È evidente che la macchina organizzativa è ormai rodata e ben avviata. Anche il Campionato Europeo è stata una bellissima esperienza, ma adesso si percepisce ancora di più l’internazionalità del campo. Quello che resta sempre fondamentale per noi atleti è il lago: ideale per remare. Il tempo è stato ottimo, la pioggia non è un problema, il vento lo sarebbe, ma non c’è praticamente stato”. Attendiamo ora la gara del quattro senza femminile, prima Finale A in programma questo pomeriggio. Sperando che il lago continui ad essere in condizioni ideali non resta che tifare i cinque equipaggi azzurri oggi in gara.


Enrico Pagano