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Massimiliano Rocchi: il più vecchio” azzurro ai Mondiali Under 23  di Varese”

venerdì 25 Luglio 2014

Massimiliano Rocchi: il più vecchio” azzurro ai Mondiali Under 23  di Varese”

VARESE, 25 luglio 2014 – Romano, cresciuto al Tirrenia Todaro, e oggi in forza al CRV Italia, Massimiliano Rocchi con i suoi 22 anni e mezzo – è nato il 23 febbraio 1992 – è il più “anziano” del gruppo maschile azzurro in gara ai Campionati del Mondo Under 23 sulla Schiranna.

Massimiliano, come ti senti sapendo che si tratta della tua ultima esperienza tra gli Under 23? “Fa impressione, mi sembra ieri che ero al mio primo Mondiale (riserva nel 2011, ndr), e che li ci arrivai sulla scia di un grande risultato tra gli Junior, l’argento al Mondiale 2010 in quattro con. Questi quattro anni sono stati particolari, chi mi conosce sa che ho avuto qualche problemino ma che oggi nonostante tutto sono qui. Insomma, fa strano sapere di essere all’ultima esperienza Under 23”.

Essere il più anziano secondo te va di pari passo con l’essere il più esperto? “Direi di no, o comunque non sempre. L’esperienza deriva dal numero di gare che hai fatto, a livello internazionale e non solo, da come si sa gestire la tensione… Insomma, non sempre conta solo l’età. Certamente sono più esperto di chi è qui dopo aver fatto magari solo un Mondiale Junior, questo si”.

Se tu dovessi dare un consiglio ai più giovani, a chi è qui al suo primo appuntamento iridato? “Non abbattersi se non arriva il risultato sperato, sia questo una medaglia o l’accesso in finale, ma tornare a casa e rimettersi a lavorare, allenarsi duramente, crederci. Il mio percorso tra gli Under 23 lo insegna: riserva nel 2011, a casa nel 2012, campione del Mondo lo scorso anno. Non bisogna abbattersi mai se va male, perché gli avversari sono tutti forti, ma nessuno è imbattibile”.

Da domenica addio alla categoria Under 23. Con quali prospettive future? “Mi attende un periodo di transizione, cambierò università, da Scienze Motorie passerò a Medicina, ma non lascerò il canottaggio. Dieci anni di questo sport ti segnano, ti lasciano un qualcosa dentro che non ti molla più. Continuerò a praticarlo, con il massimo impegno possibile, e vedremo dove potrò arrivare”.

Massimiliano, sei al tuo ultimo Mondiale Under 23, da campione in carica, in casa. Che sensazione ti da tutto questo? “Una bellissima sensazione, ma tutto questo è anche motivo di ulteriore attenzione. Tutta la mia barca, soprattutto Mario Cuomo che con me è salito sul gradino più alto del podio lo scorso anno, vogliamo fare benissimo davanti ai nostri tifosi: c’è un pubblico qui che ci sta dando una spinta incredibile. Voglio fare bene per me e per la mia famiglia, presente qui come lo scorso anno a Linz. A Varese in questi giorni a tifare per me c’è anche Mauro Acerra, mio storico compagno di barca (era con lui nel quattro con vicecampione mondiale Junior nel 2010, ndr) e al quale sono molto legato, e questo è uno stimolo per fare meglio. Gli affetti, famiglia e amici, sono sempre una marcia in più se ben gestiti”.