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Casa Rowing Italia: quando l’italianità approda nel canottaggio

mercoledì 23 Luglio 2014

Casa Rowing Italia: quando l’italianità approda nel canottaggio

VARESE, 23 luglio 2014 – Dallo scorso sabato è aperta, in prossimità dell’albergo Mariuccia, Casa Rowing Italia. Affacciata sul campo di regata della Canottieri Varese, l’area di svago e ristoro è dedicata a tecnici e team manager delle 51 nazioni presenti in questi giorni a Varese, oltre che agli atleti della squadra italiana e ai loro parenti, ai giornalisti e ai fotografi.

Con il “pass” di accesso, dalle 9:15 alle 21:00, è possibile entrare nella struttura, gustare cibo e bevande offerti dai diversi sponsor (primi fra tutti Carrefour e Birra Poretti). Oltre a momenti di svago, Casa Rowing Italia offre un ambiente confortevole per gli incontri tra giornalistia,  tecnici e  dirigenti FISA.

A coordinare le iniziative e gli eventi è il “sindaco” dell’area, Gennaro Silvestri: “Scopo di Casa Italia è far sentire atleti, staff e tecnici a loro agio. Il nostro servizio dura l’intera giornata e andrà avanti fino alla fine dell’evento. Offriamo colazione, pranzo e apericena, oltre a diversi stuzzichini durante l’intera giornata”.

“Domani ci sarà già il primo evento originale – spiega Diego Taiano, dipendente del HY Bar –, porteremo all’interno dell’area un camioncino d’epoca che verrà posizionato sul prato, davanti alla postazione del HY Bar, in modo da distribuire cibo e bevande in una maniera diversa da quella a cui si è abituati”. È la seconda volta che l’HY Bar collabora con il comitato organizzatore per un evento remiero. Già l’anno scorso infatti era presente per la World Master Regatta, sempre sulle rive del lago di Varese. “E’ un piacere avere a che fare con il mondo del canottaggio – continua Taiano – gli atleti, i tecnici, i giudici, sono tutti educati e cordiali”. È proprio questa l’atmosfera che si respira, a Casa Rowing Italia, come in tutto il territorio della Schiranna di Varese dedicato ad atleti, staff e pubblico.

Non solo chi lavora, ma anche gli atleti sono entusiasti dell’area: “Casa Italia è un’ottima iniziativa – dichiara Antonio Vicino, atleta azzurro – una possibilità per distrarsi, un punto di ritrovo per noi atleti, ma soprattutto un’opportunità di uscire momentaneamente dal contesto di tensione dato dalla gara. Durante le altre gare internazionali che ho fatto non ho mai visto qualcosa del genere”. Tutti d’accordo quindi nel giudicare positivamente un’iniziativa che contribuisce a rendere il Campionato del Mondo Under 23 di Varese unico.