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Stefano Luoni e il nuovo corso della Canottieri Retica

domenica 6 Luglio 2014

Stefano Luoni e il nuovo corso della Canottieri Retica

CORGENO DI VERGIATE, 06 luglio 2014 – Rifondata otto anni fa, sulle ceneri di una vecchia società sportiva,. e situata in cima al Lago di Como, oggi la Canottieri Retica è una realtà remiera in forte espansione. La crescita è sicuramente giustificabile apprezzando la passione che i responsabili stanno mettendo nel loro lavoro quotidianamente: “Siamo una società giovane – spiega Stefano Luoni che, assieme a Carlo Gaddi, ricopre il ruolo di allenatore – Abbiamo incominciato con un nuovo gruppo di dirigenti ed è già qualche anno che abbiamo un buon riscontro da parte dei ragazzi che si stanno avvicinando per curiosità rispetto a questa novità del canottaggio. Alla fine poi rimangono”.

Come state lavorando in questo momento? “Sentiamo prioritario il dover trasmettere la passione per il canottaggio. Per adesso siamo orientati verso un lavoro di base teso ad incrementare la base. Non imponiamo orari o allenamenti esasperati, anzi, siamo noi che ci adeguiamo alle esigenze tempistiche dei ragazzi per cercare di coinvolgerne il più possibile. Crediamo che quest’impostazione nel tempo pagherà perché già ora stiamo ottenendo dei buoni numeri. Il bacino d’utenza dove siamo collocati è grande e non c’è concorrenza. In un secondo momento faremo un discorso, non dico esasperato ma un po’ più orientato all’agonismo”.

Quali sono i vostri obiettivi partecipando al Festival dei Giovani? “L’obiettivo è portare i nostri ragazzi a contatto con un ambiente in cui ci sono tante realtà differenti. È difficile che un ragazzo dei nostri possa entrare in contatto con la cultura sportiva di un ragazzo calabrese o siciliano. Questo ovviamente a causa delle distanze. Infatti una cosa che dicono i nostri ragazzi e che mi fa ridere è: ma quanti modi diversi di parlare ci sono! Il riferimento naturalmente è ai vari dialetti che sentono e la cosa resta loro impressa”.

Per voi è prioritaria l’esperienza o il conseguimento del risultato? “Noi puntiamo a fare esperienza tendendo comunque un occhio sul risultato perché comunque anche quello è importante. Il risultato quando viene ottenuto è uno stimolo. Ad ogni modo per noi è secondario, se viene, viene. Quello che conta è che loro incomincino ad avvicinarsi ad un contesto nazionale”.