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Alla Canottieri Lario, mostra storica nel centenario della vittoria  di Giuseppe Sinigaglia a Henley nel 1914

giovedì 3 Luglio 2014

Alla Canottieri Lario, mostra storica nel centenario della vittoria  di Giuseppe Sinigaglia a Henley nel 1914

COMO, 03 luglio 2014 – La Canottieri Lario apre domani le porte alla visita della eccezionale mostra rievocativa del campione che dà anche nome al sodalizio, Giuseppe Sinigaglia, che il 4 luglio 1914 a Henley, sul Tamigi, realizzava l’eccezionale successo nella Diamond’s Scull, venendo premiato dalla Regina d’Inghilterra. Oggi l’evento è stato presentato alla stampa, annunciando anche ulteriori significative tappe (ai remi) ad ottobre. Il valore della mostra, allestita da  Enrico Levrini e Fabio Bedulli, sta nella eccezionalità dei documenti esposti, foto e giornali d’epoca, una moltitudine di reperti preziosi, che i curatori hanno voluto valorizzare – a differenza di altre mostre – poggiandosi su una struttura priva di elementi di plastica, ma di solo ferro, acciaio e legno, gli unici elementi vivi 100 anni fa.

Innumerevoli i reperti degni di attenzione, ma tra le varie cose preziose attira l’attenzione il diploma del Real Rowing Club Italiano, a firma del presidente Carlo Montù, che conferiva alla Lario il “diploma d’onore con medaglia d’oro in segno di speciale benemerenza verso il canottaggio italiano per la vittoria riportata dal suo socio Giuseppe Sinigaglia ad Henley affermandosi campione del mondo”. Il titolo “mondiale” allora non aveva lo stesso cursus di oggi (primo campionato del mondo a Lucerna nel 1962), ma l’epica impresa del campione comasco meritava questo riconoscimento.

Ad onorare l’iniziativa il Prefetto di Como dr. Bruno Corda, il presidente del Coni Lombardia ing. Pier Luigi Marzorati, accompagnato dal campione del mondo Daniele Gilardoni che ricordava anche il suo lungo passato in maglia bianconera. Numerosi i giornalisti comaschi, ai quali ha fatto da guida al microfono di Paolo Annoni, che oltre a presentare gli ospiti ha dato l’avvio all’incontro stampa invitando alla parola il presidente Enzo Molteni. E alla conclusione dell’approccio d’apertura il campione lariano Paolo Cortelazzo, rivestendo un candida divisa d’epoca, ha evocato un approdo in skiff di un possibile Giuseppe Sinigaglia che poi recitava alcuni momenti storici dalle cronache del passato.

Il Prefetto di Como, che da sportivo ha varie opportunità di frequenza della storica sede dei canottieri, si è complimentato per i successi del passato e del presente, ricordando il valore che possono esprimere i canottieri nella vita di tutti i giorni, anche fuori dal loro circuito sportivo. Il presidente del Coni Marzorati nel portare il saluto del presidente nazionale Giovanni Malagò, ha sottolineato come la Canottieri Lario rientri nelle espressioni di compiacimento e benemerenza della presidenza nazionale del Coni. E il presidente Molteni ha ricordato che quest’anno, già a metà stagione, la Lario può vantare la conquista di 7 titoli tricolori, ma anche di essere nella classifica (ufficiosa) al terzo posto nella Coppa Montù.

E all’ingresso della sede campeggia la lapide dedicata ai soci Lario caduti nella prima guerra mondiale e furono ben 21 su 200 soci, il 10 per cento della forza sociale:   

G. Sinigaglia, T. Mariani, C. Ravizza, O. Orlandoni, A. Pozzi, M. Ferloni, S. Piatti, R. Meroni, F. Pedraglio, G.C. Bonfanti, G. Capitani, M. Pessina, L. Colombo, U. Gorli, A. Castoldi, G. Cattaneo, G. Bernasconi, C. Veronelli, N. Mazzucchelli, Camillo Nani e Leonardo Lucini.

Ferruccio Calegari