ROMA,
29 giugno 2014 - Il Collega
Ferruccio Calegari si è "prestato" a
realizzare un primo pezzo nel quale
iniziare a trattare, dalle colonne
di canottaggio.org, il tema dei
canottieri caduti al fronte durante
la Prima Guerra Mondiale. Un lavoro
che, già da ora, sicuramente risulta
incompleto, ma ha l'obiettivo di
sollecitare l'attenzione di ogni
Sodalizio nel segnalare, dopo aver
rispolverato le proprie memorie
storiche, eventuali nomi di
canottieri che sono rimasti
coinvolti durante il conflitto e
rimasti sconosciuti agli storici.
Un'attività che renderebbe onore a
questi uomini proprio nel periodo
delle varie rievocazioni storiche
che, nel prossimo futuro,
coinvolgeranno l'Italia intera.
Buona lettura.
CANOTTIERI MORTI DA EROI NEL PRIMO
CONFLITTO MONDIALE
Il 4 luglio a Como sarà celebrato il 100^
anniversario del trionfo di Giuseppe Sinigaglia alla regate di Henley del 1914,
appuntamento mondiale dei migliori canottieri, vincendo col suo singolo la
“Diamond's Scull”, premiato personalmente dalla Regina d'Inghilterra. Un
risultato, un trionfo, di cui andò fiera la Canottieri Lario che in seguito, per
la sua morte eroica nel conflitto mondiale, ne abbinò il nome al titolo sociale.
Un campione, un entusiasta, un generoso e valoroso, assurto a simbolo di quella
vasta schiera di canottieri che assieme ad altri italiani sacrificarono la loro
vita nell'ultima guerra di unità nazionale.
Giuseppe Sinigaglia, la vita stroncata a 32 anni, dopo avere attraversato i
fermenti giovanili di una Como aperta entusiasticamente al nuovo, con le
numerose discipline sportive accolte con fervore dai giovani e pervenendo ai
maggiori traguardi cui possa aspirare un canottiere.
Giovani come Sinigaglia che non limitavano la loro conoscenza alla teoria, ma la
pratica spaziava in tutte le sfaccettature dello sport, sino ad essere
incoronato campione mondiale assoluto di canottaggio nel singolo. E poi
volontario nella prima guerra mondiale, ferito gravemente sulla Cima 4 del San
Michele del Carso e deceduto dopo una straziante agonia.
E come ci ricorda Maurizio Casarola nel suo Lo chiamavano Sina,
“Sinigaglia, impegnato col suo plotone alla conquista della cima, neanche
immaginava che pochi giorni prima, esattamente il 2 agosto, alle falde del Monte
Zebio cadeva colpito a morte da schegge di bombe a mano l'amico Teodoro Mariani,
mentre valorosamente prestava servizio nel 225° Reggimento di Fanteria di
Milizia Territoriale. Aveva solo 34 anni.”
E quanti furono gli italiani a perire in quel terribile conflitto. E tra loro
tanti sportivi, tanti campioni di canottaggio, di cui nel bollettino federale
del 1917 il R. Rowing Club Italiano cominciava a informare i canottieri della
loro eroica morte.
E simbolicamente la data della morte di Sinigaglia viene a coincidere con quella
di un altro patriota e sportivo, Nazario Sauro, da Capodistria, socio della
Canottieri Libertas, fucina di italianità, impiccato a Pola dalle autorità
austriache perché considerato disertore.
Forse a differenza del campione comasco Nazario Sauro, pur socio attivo della
Libertas non sarà stato un campione ai remi, ma era uomo di mare e sapeva
chiamare ai remi i suoi concittadini. In un suo ricordo, Claudio Loreto ne
scrive “Nazario Sauro, eroe d'Italia e
della Canottieri Libertas”:
“A Capodistria, durante la dominazione austriaca, il Circolo Canottieri
Libertas fu anche una
autentica scuola di “irredentismo”. A tale club apparteneva Nazario Sauro, il
quale non si lasciava sfuggire occasione per manifestare il proprio amore
assoluto per l’Italia. Nel 1912, paventando manifestazioni pro Roma, le autorità
asburgiche preferirono fare ancorare al largo di Punta Grossa una nave da guerra
italiana giunta in missione ufficiale. Sauro radunò sei canottieri e si
impossessò della lancia-scuola sociale a sei vogatori, la Dogali (tutte le
imbarcazioni della Libertas, a mo’ di sfida all’oppressore, venivano battezzate
con nomi che rievocavano fatti gloriosi d’Italia); raggiunta quindi l’unità
militare, egli fece alzare i remi in aria e dispiegare il Tricolore che aveva
legato ad ognuno d’essi, in segno di omaggio a quel “pezzo” di Madrepatria.
….................
Allo scoppio della I Guerra Mondiale riparò a Venezia, arruolandosi
successivamente nella
Regia Marina; dal Veneto favorì la fuga di diversi giovani della Libertas,
ansiosi di combattere gli
austriaci. Per raggiungere le coste italiane, i canottieri capodistriani si
servivano delle imbarcazioni
del club, cosicché, per porre fine a quelle diserzioni, gli austriaci
incendiarono le barche residue e la
sede stessa della Libertas.”
Nel n. 2 del Bollettino Ufficiale del R. Rowing Club Italiano (aprile 1917)
tutta la pagina era dedicata a l'Album d'Onore dei “Canottieri Caduti per la
Patria”, un quadro che spaziava su tutta Italia, su tutto il mondo remiero
di allora, proposto per località, con i suoi campioni che avevano sacrificato la
vita per un ideale (in alcuni casi appare
soltanto il cognome, in altri sia il titolo accademico o il grado militare:
riportiamo così, nel doveroso rispetto ai campioni scomparsi questo primo
elenco, implementato dalle successive elencazioni apparse nei numeri successivi,
o da altre informazioni):
Bari
Società Canottieri Barion: A. Romano; S. Losacco, capitano; G.
Pantales, tenente; N. Loiacono, sottotenente; N. Salem, sottotenente; A.
Tommasicchio, sottotenente; G. Sbisà, sottotenente;
C. Maspes, sottotenente; G. Fraticelli, sottotenente; N. Montechiaro,
sottotenente; A. Ghezzi, sottotenente; G. Scorcia, sottotenente; A. Girone,
caporalmaggiore; M. Adami, caporale
Cagliari
– R. Club Canottieri Ichnusa: Enrico Atzeri; Carlo Bai; Achille
Bolla; Giuseppe cadeddu; Luigi Devoto; Raimondo Fadda (medaglia d'oro); Raffaele
Marras; Giuseppe Meloni; Carlo Pedemonte; Mario Prunas; Ernesto Tarabiono; Luigi
Vaghi
Como
– Società Canottieri Lario: G. Sinigaglia, sottotenente; T.
Mariani, sottotenente; G.C. Bonfanti
Cremona
– Società Canottieri Baldesio: Terzo Ascari, sergente ardito
Firenze
Società Canottieri Firenze: G. Minuti, sottotenente; A. Filistrucchi,
sottotenente; T. Vannuccini, sottotenente; V. Giannelli, sottotenente; M.
Melloni, sottotenente; U. Crocetta, sottotenente;
M. Boiola, sottotenente; E. Marinelli, soldato; O. Meri, soldato; A.M. Fiori,
sottotenente;
G.C. Abati, sottotenente; M. Torrini, sottotenente; C. Molteni, sottotenente; D.
Catolfi, soldato;
F. Turrini, soldato; A. Filistrucchi, soldato; Enrico Belli, sottotenente;
Guido Valera, tenente; Cesare Terzani, soldato; G. Bravi, soldato
Genova
– Rowing Club Genovese: M. Malagamba
Intra
– Società Canottieri Intra: Carlo Scavini, aviatore
Lodi
– Società Canottieri Adda: O. Lazzati, granatiere; Valeriano
Arosio, sottotenente; Fausto Buratti, Regia Marina; Renzo De Vecchi,
sottotenente; rag. Riccardo Ferrari, capitano; Giuseppe Galli, sottotenente;
dott. Carlo Mazzucchi, sottotenente; Agostino Molaschi, soldato; rag. Angelo
Pomini, tenente; Mario Premoli, sottotenente; geom. Giuseppe Provenza,
sottotenente; ing. Antonio Taglierini, sottotenente
Milano
– Società Canottieri Olona: Tadini, sottotenente; P. Luvoni; V.
Ciprandi; A. Meschini; C. Marchelli
– Società Canottieri Milano: E. Cappelli, capitano
Napoli
– Società Canottieri Savoia: O. Ferrini, sottotenente
– Società Canottieri Italia: Francesco Aricò Pignatelli; conte
Alfredo Gaetani di Laurenzana; Vittorio Gaudino, sergente; Andrea Guardati;
principe Umberto d'Abro Papatide; Mario Fanelli; Nicola del Prete di Belmonte;
Gennaro Malatesta; Camillo Ravizza; Girolamo Pasquale; Amerigo Romano
– Società Canottieri Napoli: V. Dionisio; V. Gandini
Palermo
– Società Canottieri Roggero di Lauria: U. Pagano,
sottotenente
Pavia
– Società Canottieri Ticino: P. Razzini, colonnello
Roma
– Società Canottieri Aniene: G. Brunialdi, capitano; D.
Pontecorvo, capitano; F. Marsilli, capitano; Valerio Mengarini, tenente
Salerno
– Società Canottieri Irno: Raffaele Fiorentino; E. Maroni,
sottotenente; E. Ricco, sottotenente
Torino
– Società Canottieri Armida: Dott. A. Camusso, sottotenente; F.
Benferreri; E. Tessaroli, sottotenente; M. Delodi, sottotenente; G. De Mouxy,
sottotenente; Carlo Garis, caporale; Claudio Calandra, tenente; Ettore Croce,
capitano aviatore
– Società Canottieri Cerea: U. Lichtenberger, sottotenente; A.
Taglierini, sottotenente
– Società Canottieri Esperia: G. Fasolis, sottotenente; Giuseppe
Canuto, capitano 4° Alpini; Francesco Bertora; Francesco Castagnone
– Società Canottieri Ginnastica: F. Fortunato, sottotenente; E.
Chinelli, granatiere; G. Bronzo;
O. Storace, sottotenente; E. Follis, sottotenente; A. Cipriani, sottotenente;
Dario Frascaroli, soldato
Tripoli
– Società Canottieri Tripoli: P. Mazzolini, sergente; A. Ventarini,
capitano; Cav. M. Saman;
G. Montanari; A. Varoli, tenente
Venezia
– Società Canottieri Bucintoro: E. Bagnoli; G. Graziadei
Non sappiamo se siano tutti, ma al ricordo di tutti va il nostro addolorato
rispetto, anche perché la maggior parte erano giovani di aperte speranze di vita
e di sport, che hanno donato tutto se stessi ad un ideale che al di là della
possibile medaglia al valore concessa alla memoria, ne sottolinea qualità e
spirito di sacrificio, sino all'estremo.
La raccolta di queste informazioni appare attraverso i fogli federali di circa
un quadriennio, con un ultimo sollecito, a quanto pare inascoltato e vogliamo
sperare che altri, che abbiano risposto all'appello al servizio militare,
possano essere ritornati a casa a fine guerra. Senza avere motivi di rilievo,
certamente una dimenticanza (allora), gli amici della Tevere Remo, – rileviamo
da internet – lo scorso 24 marzo hanno organizzato in sede una Conferenza
“1914-1918 L'Aviazione Militare nella Grande Guerra” da cui appare che
l'evento era “In omaggio e in ricordo dei nostri soci, pionieri
dell'aviazione, Carlo Della Rocca e Pio Ladelci, medaglie d'argento al valor
militare, caduti nel 1917 e 1918”, che
avrebbero meritato l'inserimento nella proposizione dell'Album d'Onore federale.
Sappiamo che recentemente, non abbiamo dati precisi, l'Istituto del Nastro
Azzurro dovrebbe avere avviato un censimento dedicato agli sportivi in divisa,
tra cui appariranno certamente anche i canottieri ed è auspicabile che
attraverso le vie ufficiali la Federazione possa recepire l'elenco dei
canottieri decorati nel corso della grande guerra.
Ferruccio Calegari