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Matteo Giuffrida: in Canottieri Aniene il canottaggio è una scuola di vita

giovedì 26 Giugno 2014

Matteo Giuffrida: in Canottieri Aniene il canottaggio è una scuola di vita

ROMA, 26 giugno 2014 – Il Circolo Canottieri Aniene è sicuramente uno dei centri sportivi remieri più noti in Italia. Una scuola di canottaggio con una tradizione straordinaria, che negli anni ha fatto da trampolino di lancio per molti campioni. Assieme all’allenatore Matteo Giuffrida che, con Giovanni Suarez e Gaetano Iannuzzi, si occupa della squadra agonistica, abbiamo voluto conoscere un po’ più da vicino la realtà di questo rinomato circolo romano: “Intanto premetto che io sono cresciuto lì e quindi per me la Canottieri Aniene è una seconda casa” incomincia Matteo Giuffrida “Mi rendo conto che dall’esterno questo circolo sportivo può sembrare una realtà distante dalla normale quotidianità, quasi inarrivabile. In realtà non è così. È una società come le altre, sicuramente con dei mezzi importanti ma dove si lavora come in tutti gli altri circoli, con le nostre difficoltà. Ad esempio ci siamo rialzati con fatica dopo aver perso, due anni fa, quindici barche a causa del fiume. Sicuramente l’ambiente e soprattutto la voglia di fare hanno permesso di rialzarci prontamente”

Anche quest’anno il Tevere ha creato non pochi problemi. Come vi siete organizzati?: “La piena del Tevere ha accorciato notevolmente la stagione. Quest’anno però abbiamo voluto provare ad appoggiarci alle strutture del Salaria Sport Village, dove siamo andati quasi tutti i giorni. Ci è stato molto utile soprattutto sotto il punto di vista logistico. I ragazzi alla fine sono riusciti a lavorare bene”

Qual è la filosofia che cercate di trasmettere ai ragazzi?: “La filosofia di base che ci accompagna praticamente da sempre è quella di trasmettere la passione ai ragazzi. Sicuramente per noi, come per qualsiasi allenatore che fa agonistica, i risultati sono importanti però non è che richiediamo ai ragazzi il risultato a tutti i costi. Noi cerchiamo di far capire che devono tirare fuori il massimo in ogni situazione. Il nostro metro di giudizio primario non è il risultato ma la passione che i ragazzi mettono in quello che fanno. Molto importanti sono anche l’approccio all’allenamento, la serietà, la costanza. Valori che poi fanno da colonna vertebrale in un momento della vita delicato come quello che può essere l’adolescenza e che i ragazzi poi porteranno anche nella vita di tutti i giorni. Il canottaggio ti insegna a diventare un lottatore, una persona che sa farsi valere. Una cosa che vorrei sottolineare è che per noi è fondamentale che i ragazzi continuino a studiare. È una spetto sul quale poniamo molta attenzione. Noi cerchiamo di invogliarli a dare il massimo anche nel loro percorso scolastico, proprio perchè vogliamo che si formino prima di tutto come persone e che possano auspicare ad avere prospettive future anche al di là del canottaggio”

Di recente uno dei vostri atleti è riuscito ad entrare in Guardia di Finanza: “Si, Luca Di Francesco e per noi è stata una grande soddisfazione perchè Luca è la prova concreta che i valori che noi cerchiamo di trasmettere aiutano a farsi largo nella vita”

Ufficio Stampa CR FIC Lazio