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La doppia faccia di una stessa medaglia!

giovedì 12 Giugno 2014

La doppia faccia di una stessa medaglia!

ROMA, 12 giugno 2014 – Una qualsiasi medaglia conquistata, in acqua, su una barca da canottaggio, da una persona con disabilità intellettiva è sempre di grande valore, per l’atleta stesso, per il suo tecnico, per il suo partner, per il dirigente societario, per i familiari, per la società in generale, a prescindere se sia oro, argento, bronzo o partecipazione.
Di valore sono state le medaglie assegnate a Venezia in occasione dei XXX Giochi Nazionali Special Olympics Italia.

20 gli equipaggi partecipanti in rappresentanza delle società Canottieri Irno, RCC Tevere Remo, Lazio, CC Piediluco, Firenze, San Miniato, Vigili del Fuoco Tomei, Velocior e Armida. Le difficoltà a Venezia erano gli spostamenti; per permettere agli oltre 1200 atleti provenienti da tutta Italia impegnati oltre che nel canottaggio, nel nuoto, basket, bocce, ecc.; è stata una lotta contro il tempo, avevamo tempi stretti, da rispettare; i vaporetti partivano ad orari prestabiliti e non potevamo ritardarne le partenze. Nel nostro caso per sveltire il programma abbiamo spesso accorpato 3 atleti con disabilità ad un solo partner anziché utilizzare la consueta formula 2 + 2. Lunedì e martedì mattina preliminari, per valutare i livelli degli equipaggi, martedì pomeriggio finali. 7 le finali maschili, 1 la femminile. La finale M7 (maschile) ha visto la vittoria dell’equipaggio dell’Armida su Velocior e Irno. La finale femminile ha visto vincere l’equipaggio della Tevere Remo sulla Canottieri Piediluco.

Il mercoledì è stato il giorno dell’indoor rowing; mattinata dedicata ai preliminari maschili e femminili, sul minuto o sui due minuti; pomeriggio dedicato alle finali e alle staffette. 66 gli atleti impegnati nelle gare individuali. A chiudere la giornata, con un tifo incredibile, si sono svolte le staffette integrate 4 x 1 minuto, 13 maschili e 3 femminili. Nei maschi vittoria dei Vigili del Fuoco Tomei su Irno e Velocior, mentre tra le donne vittoria della Tevere Remo su Velocior e CC Piediluco.

I ringraziamenti vanno in primis a Camillo Gnaccolini della Canottieri Mestre per l’attività di coordinamento prima, durante e dopo l’evento; ai fratelli Frisiero per la loro presenza e supporto allo svolgimento delle gare in acqua ed a terra; a Silvano Seronelli e Max Bardo per lo splendido speakeraggio in tutti i tre giorni di gara; tutte le persone della Canottieri Mestre, Bucintoro, Giudecca e coordinamento delle remiere che in modi diversi hanno dedicato parte del loro tempo alla buona riuscita di questo nostro evento.

L’altra faccia della medaglia è relativa a quanto successo in contemporanea a Sabaudia in occasione del campionato regionale Lazio dove i giudici arbitro presenti, nonostante sul bando gara si parlasse di esibizione dimostrativa degli Special Olympics distanza 500 metri, imponevano agli equipaggi della Tevere Remo e della The Core di allinearsi da soli ai 200 metri finali per poi abbandonarli e lasciarli fare la gara da soli. Un ringraziamento particolare a Michelangelo Crispi, Giuseppe Antonucci, Emilio Giannini, che nonostante la situazione hanno comunque effettuato la cronaca del passaggio delle barche premiando come sempre tutti i partecipanti.
L’altra faccia della medaglia è anche tutto questo.

Paolo Ramoni

Video 30° Giochi Nazionali Estivi Special Olympics Italia, Venezia