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La Vogalonga unisce i popoli e rinsalda le tradizioni di amicizia

lunedì 9 Giugno 2014

La Vogalonga unisce i popoli e rinsalda le tradizioni di amicizia

VENEZIA, 09 giugno 2014 – L’Ambasciatore d’Italia in Croazia non è nuovo ad imprese sportive remiere: la Dr. ssa Emanuela D’Alessandro non è solamente il diplomatico che ci rappresenta a Zagabria, ma è una praticante appassionata di canottaggio. Unire lo sport al ruolo istituzionale che occupa non è cosa usuale, ma riuscire a coniugare le due cose con competenza e dedizione è veramente eccezionale.

La sua partecipazione alla Vogalonga in un equipaggio italo-croato è una di quelle scelte che rimangono indelebili nella storia di una manifestazione di importanza internazionale. Ma la vicina Croazia è parte integrante della storia di Venezia: la riva degli Schiavoni, nei pressi di Piazza San Marco, ha rappresentato per secoli il punto di attracco delle navi provenienti dalla Dalmazia o Schiavonia, creando un legame stabile nel tempo.  Proprio per queste motivazioni che significato ha per Lei la Vogalonga? “E’ molto importante perché sono riuscita per la prima volta tre anni fa a portare una rappresentativa croata a partecipare alla Vogalonga. Da quel momento si sono appassionati e quindi non perdono più l’appuntamento con questa manifestazione”.

Come si collega questa iniziativa con il Suo ruolo di Ambasciatore italiano a Zagabria? “Molto perché la diplomazia non riguarda solo la politica o l’economia, esiste anche la parte sportiva nel mio lavoro: io sono socia del più grande circolo di canottaggio croato. Questo sport in Croazia ha una importanza notevole, è diffusissimo, lo praticano ovunque e quindi ci alleniamo continuamente. Per questo motivo ho pensato che fosse importante partecipare alla Vogalonga assieme a loro”. Il legame tra Venezia e la Croazia è un legame secolare, come viene vissuto attualmente? “Si è un legame datato, ovunque nella costa croata ci sono monumenti che riconducono a Venezia, ma anche qui, proprio adesso, passeggiando per la città ho visto una targa che ricorda i legami che ci sono stati dal 1400. La Regione Veneto, tra l’altro, sta facendo molto per restaurare il patrimonio artistico veneziano in Croazia. Questi legami si stanno mantenendo attraverso i secoli”.

Quest’anno la Vogalonga compie quaranta anni, che significato assume per Lei questa ricorrenza? “Ci tenevo assolutamente ad essere qui e a partecipare. Non so, ho perso il conto a quale edizione della Vogalonga sia arrivata, è una manifestazione che va crescendo ogni anno di più e quest’anno in particolare con tutto il discorso della marea, della difesa di Venezia e delle grandi navi, remare è un’altra cosa anche a tutela dell’ambiente e a salvaguardia del patrimonio di questa ricchezza mondiale che dobbiamo preservare”.

Pino Lattanzi