News

Quaranta anni di Vogalonga per Duilio Stigher

giovedì 5 Giugno 2014

Quaranta anni di Vogalonga per Duilio Stigher

VENEZIA, 05 giugno 2014 – Sono certamente un traguardo invidiabile per chi vive il canottaggio con l’ entusiasmo e la gioia dello sportivo vero. Chi conosce personalmente Duilio Stigher apprezza subito il suo modo di fare schietto, senza fronzoli e la grande passione per il remo. Presidente emerito del Comitato regionale Veneto della Federazione Italiana Canottaggio, non si risparmia in occasione della Vogalonga facendo parte del Comitato Organizzatore assieme a Ermenegildo “Lalo” Rosa Salva, Antonio Rosa Salva, Enrico Rosa Salva, Piero Ragazzi e Ferruccio Kleut: un gruppo di “ragazzi in gamba” in grado di trasmettere l’amore per Venezia anche a chi proviene dall’altra parte del pianeta. L’edizione 2014 va verso un successo senza precedenti. Ti aspettavi questo successo nelle iscrizioni? “Assolutamente no. Ho seguito la prima edizione della Vogalonga nel 1975 come operatore Rai, per cui la ricordo benissimo perché ho fatto le riprese video. Da circa 550 imbarcazioni non pensavo di arrivare, dopo quaranta anni, a oltre 2000 equipaggi. Anche perché nella prima Vogalonga non si vedono canoe, nè dragn boat, ma solo poche barche di canottaggio delle società veneziane Querini e Bucintoro. Era soprattutto la tradizione remiera veneziana a dominare incontrastata. La differenza tra le ultime edizioni e la prima è data dall’impatto visivo: da una partenza tranquilla, praticamente in famiglia, a quella con centinaia di equipaggi che riempiono la laguna. Adesso è un’altra cosa. Fa piacere che ci sia stato questo successo, ma la gestione della Vogalonga diviene sempre più problematica perché passare da 550 imbarcazioni a oltre 2000 crea notevoli problemi organizzativi. La nostra principale preoccupazione è il passaggio di Cannaregio. Malgrado l’attenzione e la fattiva collaborazione degli enti preposti alla sicurezza lagunare, non si riesce ad incanalare tutti con calma in questo canale che immette direttamente nel Canal Grande. L’edizione 2014 rappresenta certamente un successo, ma presenta elementi di preoccupazione”.

Eppure il fascino di vogare “per Venezia e San Marco” ammalia un crescente numero di vogatori e non è ipotizzabile una disaffezione per una regata unica in tutti i sensi. E’ possibile risolvere i problemi organizzativi emersi in questa edizione? “Con questo numero di iscritti è impossibile risolvere la questione, perché anche utilizzando percorsi alternativi, deviando parte delle barche nel rio di Noale che è quello che fiancheggia il tradizionale percorso del canale di Cannaregio, il problema non si risolve. Infatti anche in questa ipotesi sorgono problemi perché questo percorso è più stretto, per cui è difficile arrivare nel Canal Grande. Si potrebbe anche utilizzare il canale della Giudecca passando da Tronchetto e sotto il ponte della ferrovia, però per fare questo blocchiamo tutta la città e la cosa non è possibile”. Per coloro che sono rimasti fuori che speranza c’è di potersi iscrivere? “Innanzitutto le iscrizioni prevenute via Web, con relativo pagamento della quota, sono confermate e riceveranno come tradizione il numero di pettorale, la maglietta della manifestazione, il manifesto e la medaglia all’arrivo. Le iscrizioni senza conferma saranno integrate, nella giornata di venerdì e sabato, da tutti coloro compileranno l’apposito modulo presso la nostra segreteria situata nella Pescheria al ponte di Rialto. Ci sarà, forse, qualche ritardo nella consegna dei pettorali, ma tutto dovrebbe procedere senza problemi. Non immaginavamo un successo di tali proporzioni! Probabilmente nell’edizione 2015 le iscrizioni saranno chiuse con molto più anticipo in modo da evitare gli inconvenienti manifestati quest’anno. Comunque questi numeri ci rincuorano e ci incoraggiano a lavorare sempre meglio per una iniziativa che non ha eguali”.