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Massimo Guglielmi: il nostro traino è la grande passione

martedì 20 Maggio 2014

Massimo Guglielmi: il nostro traino è la grande passione

ROMA, 20 maggio 2014 – Il settore giovanile del canottaggio laziale sta conoscendo in questo periodo una crescita importante e buona parte del merito è attribuibile al lavoro svolto quotidianamente dalle piccole realtà remeire. In quest’intervista a Massimo Guglielmi abbiamo voluto dare spazio ad una di quelle società che, squisitamente da un punto di vista numerico, può essere definita piccola, la Canottieri Azzurra di Civitavecchia. Guglielmi, plurimedagliato, ex atleta azzurro è attualmente Direttore Tecnico presso l’Azzurra e ci spiega che: “La Canottieri Azzurra è una realtà fatta di gente appassionata che cerca sempre di dare il massimo. Nel nostro lavoro riserviamo un’attenzione particolare ai settori giovanili, che riteniamo fondamentali per il mondo del canottaggio”.

Lavorare in una piccola società ha molti pro ma anche qualche contro. Se da una parte si riesce a stabilire un filo più diretto ed un legame più stretto tra soci ed atleti, dall’altra molto spesso ci si deve confrontare con la ristrettezza dei mezzi: “Noi abbiamo qualche difficoltà a livello logistico” chiarisce Guglielmi“Il nostro sito degli allenamenti infatti è abbastanza distante dalla sede del circolo. Sono circa quindici chilometri. In questo senso siamo un po’ svantaggiati infatti stiamo chiedendo alla nostra città, Civitavecchia una sede logistica che possa essere ragiunta agevolmente dai nostri atleti. Purtroppo l’amministrazione comunale, in tanti anni, si è sempre tirata indietro”.

Dunque le difficoltà non sono poche. Cosa vi spinge ad andare comunque avanti?: “Il nostro traino è la grande passione. La voglia di esserci, di praticare sport, di far vivere un mondo straordinario come quello del canottaggio ai giovani, ai quali vogliamo trasmettere dei valori, che poi sono la cosa più importante”.

In base alla tua esperienza sportiva, quali sono i valori più importanti che un giovane può imparare dal mondo sportivo e che può poi riportare nella vita? “Prima di tutto ci interessa trasmettere loro la nostra passione. Poi, attraverso l’attività sportiva, vogliamo insegnare ai ragazzi a sapersi mettere in gioco, a saper affrontare e superare le difficoltà della vita nel rispetto di se stessi e degli altri. Insomma, a saper affrontare la quotidianità onestamente, dando il massimo”.

Ufficio Stampa FIC Lazio