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La Giuria del Memorial Paolo d’Aloja e il programma scambi  per Giudici Arbitri

mercoledì 16 Aprile 2014

La Giuria del Memorial Paolo d’Aloja e il programma scambi  per Giudici Arbitri

ROMA, 16 aprile 2014 – In alcune foto pubblicate su canottaggio.org, all’interno dello speciale del Memorial Paolo d’Aloja, è ritratto il gruppo di Giudici Arbitri, nel quale spicca la considerevole presenza di Arbitri stranieri. Una partecipazione frutto del “programma scambi” attivato dalla Commissione Direttiva Arbitrale in sinergia con Fabio Bolcic, componente della FISA Umpiring Commission presieduta dal belga Patrick Rombaut. Ed è proprio in accordo con Fabio che la CDA, da alcuni anni, ha iniziato il programma che prevede per i GG.AA. italiani, con licenza internazionale, di implementare le presenze sui campi esteri al fine di accrescere le personali conoscenze tecniche ed operative a contatto con realtà diverse da quelle nazionali.

Il nome di Patrick Rombaut ha un indubbio rilievo in questo programma che va prendendo sempre più consistenza poiché, ogni anno in occasione della regata dedicata alla figura del padre che lui stesso organizza, dirige e gestisce, egli fa recapitare alla CDA l’invito per due GG.AA. italiani. Sul campo di gara di Gand sono passati, in questi ultimi anni, tutti i nostri tesserati internazionali, ai quali abbiamo affiancato diversi giovani che, in un prossimo futuro, potranno sostenere l’esame da internazionale. La Ghent International May Regatta, con gare ogni tre minuti, vede impegnate annualmente giurie di 40/45 GG.AA. di varie nazionalità e costituisce un’esperienza unica nel suo genere.

A questo punto occorre sottolineare che gli accordi di reciprocità prevedono che la Nazione ospitante garantisca il vitto ed all’alloggio, mentre restano a carico dei GG.AA. partecipanti le spese di viaggio, e non sono previsti gettoni di presenza. Ai primi scambi con i belgi, sono seguite altre nazioni e l’iniziativa ha preso sempre più piede fino ad arrivare, in occasione del Memorial d’Aloja seppure con gare con frequenza più diradata, alla presenza di 8 Giudici Arbitri stranieri con licenza FISA. Questa massiccia presenza va letta come un segnale positivo che conferma l’apprezzamento della “location” anche se, per i membri della Giuria, non v’è stato tempo per escursioni turistiche. Una presenza che rende concretamente possibile la partecipazione di un numero uguale di altri giovani Arbitri italiani in regate all’estero per acquisire indubbie esperienze anche se la realtà arbitrale italiana è a livelli raffrontabili a quelli esteri.

La preparazione tecnica normativa dei GG.AA. di tutti i livelli è adeguata agli eventi. In termini di affidabilità e competenza il Collegio dei Giudici Arbitri che presiedo vanta un livello pressoché elevato che, con l’innesto delle nuove leve, si sta sempre più consolidando anche, e soprattutto, per l’elevato indice di difficoltà degli esami di abilitazione e del lungo tirocinio ai quali vengono sottoposti. Il confronto con i colleghi stranieri, quindi, risulta migliorativo e apprezzato dalle giovani e rampanti leve italiane. Il programma, quello degli scambi, ha anche risvolti positivi per l’immagine della Federazione Italiana Canottaggio.

La Giuria di Piediluco, gestita dal Presidente di Giuria Danilo Gattoni, era composta da: Slavko Mezdjic, Mladen Kostic (Croazia), Judith Packer (Gran Bretagna), Eli Szabo (Israele), Edmundas Daukantas (Lituania), Terry Mc Evoy (Irlanda), Arjon Pals (Olanda), Samir Kraiem (Tunisia). Agli ospiti stranieri sono stati affiancati alcuni Giudici Arbitri Internazionali italiani: Fabio Bolcic, Manola Marinai e Luca Zacchigna. Completavano la rosa, in ruoli di supporto quali National Officials, i Giudici Arbitri italiani: Gaetano Cuccurullo, Roberto di Leva (addetti al peso atleti ed imbarcazioni), Luigi Tagliapietra (arrivo), Marco Capezza e Massimo Patrone (allineamento e Marshall).

Giosuè Vitagliano, Presidente del Collegio dei Giudici Arbitri