TRIESTE,
25 marzo 2014 – La storia del canottaggio italiano è ricca di cronache non solo delle
importanti regate che hanno visto primeggiare i campioni del remo nelle gare
nazionali e internazionali, ma anche di impegnativi raid. Spesso i canottieri di
Torino e di Milano scendevano il Po fino all'Adriatico. Per alcuni la méta
finale era Venezia, dalla forte attrazione anche oggi. Altri più arditi,
costeggiando rive e lagune venete, si spingevano sino a Trieste.
Ma ancor più attraente era
il richiamo dell'avventura
remiera che portava, lungo
la costa istriana, a
scendere in barca,
normalmente in “yole a
quattro”, incontrando lungo
il percorso gli equipaggi
della “Libertas” di
Capodistria, della “Pullino”
di Isola d'Istria, della
“Forza e Valore” di Parenzo,
della “Arupinum” di Rovigno.
Obiettivo Pola, accolti
dalla flottiglia remiera
della “Pietas Julia”. E poi
alcuni, con maggiore
impegno, proseguivano fino a
Zara, regina della Dalmazia,
tra i campioni della
“Diadora”.
Questi ricordi, queste
avventure, saranno al centro
della conferenza “Pola e
oltre. Raid remieri del
passato in Istria e
Dalmazia”, organizzata a
Trieste giovedì 27 marzo
(ore 17,45) dalla
Fondazione Pietas Julia e
I.R.C.I. alla sede del Museo
della Civiltà Istriana
Fiumana Dalmata – I.R.C.I.
– in Via Torino n. 8.