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Qui Stati Uniti, vi parla Giorgia Bergamasco

giovedì 20 Febbraio 2014

Qui Stati Uniti, vi parla Giorgia Bergamasco

BARI, 20 febbraio 2014 – Clemson University – South Carolina. Pensate: nel 1888 nasceva la Federazione Italiana Canottaggio (Rowing Club Italiano a Torino) e l’anno successivo la Clemson University. Qual è la coincidenza? La nostra Giorgia, che è nata per il canottaggio, ora si trova alla Clemson, la 21esima università degli States, per allenarsi e per studiare ingegneria! È una delle cose buone che il 2013 ha portato a lei e al Cus Canottaggio. Abbiamo rivolto alcune domande alla nostra campionessa.

Ciao Giorgia, come stai? Parlaci un po’ di questa avventura. “Che dire: non potevo immaginare che partecipare ai mondiali U23 di Linz mi avrebbe offerto questa opportunità. L’osservatore della Clemson mi ha proposto questa borsa di studio proprio in quell’occasione e, dopo non poche valutazioni in famiglia e con gli amici, ho accettato questa meravigliosa occasione”.


Una veduta della Clemson University 

Come funziona il campus? “Il campus è super organizzato e non ti fanno mancare niente. Diversamente dalle nostre università, qui i corsi comprendono non solo le materie specifiche per la tua laurea; devi sostenere anche esami di scienze sociali. La filosofia di studio statunitense prevede una preparazione a 360 gradi per poter districarsi in qualsiasi campo. Le sessioni di esame sono quasi ogni 3 settimane. Mi sembra di essere tornata al liceo per via dei compiti che vengono assegnati ogni giorno. E devo stare sempre attenta a non sbagliare la data di consegna perché ti abbassano il voto!”.

Come si svolge la tua giornata tipo? “Mi sveglio alle 5 e dalle 6 alle 8.30 c’e’ allenamento. Poi vado a lezione alle 9. Anche nel pomeriggio c’è lezione. Durante le ore di pausa mattutine vado a studiare nella sala studio: noi atleti del primo anno siamo obbligati a fare 10 ore alla settimana in questo posto. Finite le lezioni torno a casa e vado al secondo allenamento e poi di nuovo a casa o in sala studio. Cena verso le 7,30 e poi a letto verso le 9, vista la sveglia all’alba!! I nostri appartamenti sono proprio nel campus, vicinissimi alle classi; la boathouse, invece, è molto più lontana e serve un mezzo per arrivarci. Divido l’appartamento con una di New York e due del Sud Carolina. Due ragazze appartengono alla squadra di calcio e una studia e lavora per la scuola: è una RA (Resident Assistant) e si occupa principalmente di controllare che non ci siano problemi nella palazzina in cui viviamo. Ognuna ha la sua stanza: la mia è tutta all’insegna dell’Italia e del CUS BARI ovviamente!!!”


Ecco la camera di Giorgia con la bandiera italiana e il gagliardetto del CUS Bari
 
La sera che fate? Feste, weekend, … “La domenica è libera per cui il giorno in cui si lavora di più è il sabato. Dopo tutta la settimana di solito arrivo abbastanza stanca nel weekend. È capitato che siamo andate ad una festa ma di solito organizziamo qualcosa con le ragazze della squadra il sabato sera. La domenica si cerca di dormire per recuperare un po’ di sonno; poi si studia e si fa la spesa per la settimana”.

Qualche personaggio famoso che ha studiato alla Clemson? “Shawn Crawford. Oltre agli 11 titoli All-America e ai tre campionati nazionali con i colori di questo college, è stato Oro alle olimpiadi di Atene 2004 nei 200 m e Argento nella staffetta 4×100 e Argento a Pechino 2008, sempre nei 200 m”.


Shawn Crawford
 
Di che nazionalità sono le tue colleghe? “Nella squadra adesso siamo 4 italiane, 2 tedesche, una francese, una peruviana, una canadese e altre statunitensi”.

Quanto vi allenate? “Ci alleniamo 11 volte a settimana (due volte al giorno dal lunedì al venerdì), il sabato solo la mattina. La domenica è off. Tre volte alla settimana facciamo pesi (obbligatori) seguiti da 30 min di cardio (a nostro piacere). Gli altri due giorni gli allenamenti variano: remoergometro, corsa e bicicletta (a discrezione dagli allenatori); possiamo decidere noi l’orario in cui andare in base agli impegni scolastici. Il lavoro maggiore è la mattina perché tutta la squadra si allena insieme. Il pomeriggio ci si allena in base all’orario delle lezioni”.


La sala remoergometri

Tecnica, allenamento, mentalità: quali differenze con il nostro canottaggio? “La tecnica di voga è totalmente diversa e anche quella di allenamento. Tra due settimane (fine febbraio, ndr) abbiamo la prima gara per cui ci stiamo già preparando a lavori specifici: non è affatto semplice! Qui il gruppo è davvero fondamentale e tutto si deve fare insieme. Allo stesso tempo c’è molta competizione ogni giorno. Gli allenatori vogliono vederti sempre combattere e gareggiare”.

Quante siete in squadra? “In squadra siamo 70!!! Ci sono due gruppi: in quello top siamo 17”.

Quali altri sport si praticano? “Ci sono un sacco di sport: baseball, basket, corsa campestre, tuffi, football, golf, canottaggio, calcio, tennis, atletica leggera e pallavolo”. Quante volte esci in barca a settimana? “Tempo permettendo usciamo in barca quasi tutte le mattine”. E’ sempre calmo il lago? “Il lago non è calmo: è calmissimo!! Figurati come mi trovo bene, io che sono abituata a uscire con le onde. A volte si alza il vento ma alle 6 di mattina non succede quasi mai”. Fa freddo? “Bella domanda! In teoria non doveva essere freddo, invece quest’anno ha nevicato ben due volte; la neve era così alta che le scuole son rimaste chiuse. Inoltre abbiamo avuto temperature davvero basse, anche -12 gradi. Poi però ci sono giorni in cui ci sono 15 gradi. Diciamo che il clima di qui non mi è ancora molto chiaro. Ho provato di tutto: neve, pioggia, sole e nebbia!”

Voghi di punta, di coppia o hai già un tuo equipaggio? “Qui si voga sempre di punta e negli ultimi giorni sto uscendo in “2 senza” sempre con la stessa ragazza. Nei primi tempi ho fatto vari cambi. Alle uscite in “2 senza” alterniamo quelle in “Otto”. Non ci sono equipaggi fissi: ruotiamo per trovare la combinazione migliore”. Quanto costa la vita? “A questa domanda non saprei proprio risponderti. Io qui non ho spese perché è tutto incluso”.
 
Quando finisce il tuo primo periodo di studio? “Il mio primo periodo di studio finisce a inizio maggio ma poi rimaniamo qui ad allenarci perché ci sono le gare. I primi di giugno sarò sicuramente in Italia e poi dovrei ripartire intorno a metà agosto”. Appena torno in Italia vorrei continuare ad allenarmi anzi ritornare ad allenarmi al CUS (che mi manca molto) e preparare una barca, anche se in pochissimo tempo, per i campionati italiani Under 23 e poi chi lo sa. Per tenermi al passo, qualche giorno fa ho fatto il test che usiamo fare in Italia: stesso tempo dell’anno scorso, nonostante le enormi differenze di allenamento. Sono contenta”.
 
Tue considerazioni su famiglia, amici: cosa ti manca di più? “La mia famiglia è stracontenta di questa mia esperienza. I miei amici mi sostengono e anche loro sono felici per me. Non c’è una persona che mi manca in particolare: tutte le persone che mi sono vicine le ritengo importanti e sento la loro mancanza. Però sicuramente la persona che vorrei fosse qui a sostenermi è colui che mi ha fatto arrivare sin qui e che sa capirmi all’istante: il mio allenatore, Massimo Biondi”.