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Conclusa a Torino la XXXI D’Inverno sul Po

domenica 16 Febbraio 2014

Conclusa a Torino la XXXI D’Inverno sul Po

TORINO, 16 febbraio 2014 – Si è conclusa da poco la D’Inverno sul Po – edizione 2014 – che ha visto la partecipazione record di oltre 2300 atleti, di cui più di 350 stranieri. Numeri importanti che dimostrano come questa gran fondo non sia solo molto amata dai canottieri ma sia diventata a pieno titolo un appuntamento fisso del calendario remiero invernale. Tra i presenti (purtroppo non in acqua) alla manifestazione anche il presidente della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale e l’ideatore della regata e presidente onorario della Società Canottieri Esperia-Torino Gian Antonio Romanini, a cui abbiamo chiesto un ricordo della “loro” D’inverno sul Po. Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 1982, anno della prima edizione – ricorda Gian Antonio Romanini – in quel periodo il nuovo regolamento della Federazione Italiana Canottaggio introduceva lo svolgimento delle competizioni solo su campi di regata a sei corsie; la morfologia del Po avrebbe quindi escluso Torino dalle competizioni internazionali. Come molti canottieri torinesi, ero solito allenarmi nel tratto di fiume compreso tra la Canottieri Esperia e Moncalieri – prosegue Romanini – fu proprio durante uno di questi allenamenti che ebbi l’idea di organizzare una regata di fondo – quindi esclusa dai parametri della FIC – che riportasse il canottaggio internazionale a Torino, culla del canottaggio italiano. L’inverno è la stagione più congeniale alla pratica del fondo, da qui il nome della regata “D’inverno sul Po” che si svolge, da tradizione, durante il secondo fine settimana di febbraio.

Come molti eventi, la D’inverno sul Po è nata come una manifestazione piccola, un’interregionale a cui partecipavano principalmente le società piemontesi, lombarde e i “vicini” francesi ma in pochi anni poté vantare tra i suoi iscritti atleti di prestigio come Giuseppe Abbagnale che, reduce dall’oro di Los Angeles, partecipò all’edizione innevata del 1985 (nota anche come la “nevicata del secolo” n.d.r.). Ho partecipato diverse volte alla D’inverno sul Po, ma sicuramente quella del 1985 è più difficile da dimenticare per via della nevicata eccezionale – racconta Abbagnale. Della risalita verso la partenza, ricordo con piacere lo scenario spettacolare delle rive imbiancate, della gara il sudore tra i capelli trasformato in ghiaccio in pochi istanti. E’ una gara particolare perché si svolge lungo un fiume e perché è in inverno, ma proprio per questo, adatta all’allenamento di fondo a cui ci si dedica in questo periodo. Consiglio a tutti di parteciparvi almeno una volta nella vita. Oggi si è conclusa la trentunesima edizione, molte cose sono cambiate rispetto allo spirito goliardico dei primi anni, sono aumentati i partecipanti e con loro il lavoro a carico dell’organizzazione; è rimasto immutato però l’entusiasmo di partecipanti, volontari e organizzatori, grazie al cui impegno ogni anno si ripete questa gran fondo, una bella soddisfazione per chi la vide nascere nel 1982!

Maurizia Pennaroli

Nella foto: Il Presidente Onorario FIC Gian Antonio Romanini e il Presidente federale Giuseppe Abbagnale. Abbagnale, il Presidente dell’Esperia Carlo Pacciani e Romanini.