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Assemblea Ordinaria ANAC – il resoconto del Presidente  Maurizio Ustolin

martedì 11 Febbraio 2014

Assemblea Ordinaria ANAC – il resoconto del Presidente  Maurizio Ustolin

TRIESTE, 11 febbraio 2014

Sveglia all’alba e partenza per Firenze: Voglio godermi questa due giorni fiorentina che mi sono ritagliato tra il marasma di scuola, società, e giornale. Il piacere di incontrarmi con gli amici, in una società amica, in una città amica, a favore dell’ANAC: bello. Sveglia alle 5…accidenti…Vabbè. Stavolta lascio l’auto a casa e provo l’ebbrezza della Freccia… Rossa, che in meno di 4 ore, senza cambi, mi porta nel capoluogo toscano. Il biglietto…una “botticina” che rapportato a benzina e autostrada però, va’ rischio che qualcosa risparmio. Buio…pioggia…un parcheggio nei pressi della stazione che è un terno al lotto, ma alla fine un buco per la mia utilitaria lo trovo, e mi avvio con trolley e borsa porta pc verso il binario. Pochi pochissimi passeggeri. Arriva la freccia. Salgo e mi avvio al posto prenotato online. Partiamo in orario ed estraggo il portatile. Accidenti! Lasciato cavo alimentazione a casa…Bel colpo Mau! Laptop scarico e quindi inutilizzabile. Avrei voluto lanciare foto e articoli in tempo reale, invece mi accontenterò di farlo lunedì. Palline! Il viaggio procede spedito. La nebbia della Pianura Veneta mi conforta in merito alla mia scelta di aver optato per la ferrovia. Venezia, Ferrara, Bologna. Sento Mimmo che è in viaggio sull’autostrada del Sole con il figlio. Appuntamento alla Canottieri dopo le 13. Avrò tutto il tempo per un po’ di relax in riva all’Arno.

 
Mi ripasso la Relazione Morale per domenica. Mi appunto alcuni argomenti per il CD di oggi pomeriggio. La Freccia entra in orario a Santa Maria Novella. Pronto a scendere: trac! Si rompe la tracolla del portatile e per un filo che non rovina a terra. Trolley pesante causa diplomi copie relazioni e paccottiglia varia. Ci adagio la borsa del portatile ed inizio il mio tragitto verso i Lungarni. Il ciottolato fiorentino non agevola il mio percorso ed ogni tanto mi fermo a cambiar mano. La strada è facile perché dalla stazione tutte le vie arrivano all’Arno: procedo a vista, ed in 20′ sono al portone della Canottieri…chiuso. Sento Gigi al cellulare che non risponde. Giungono provvidenziali due soci che si fanno aprire, mi adocchiano scettici temendo uno dei tanti turisti intrusi che cercano di accedere alla sede, ma poi alla fine mi spiego ed entro. Sono giunto a destinazione. Relax. Mi viene incontro un personaggio eccezionale, quel Carlo Nocentini che rappresenta l’ospitalità fatta persona: grande Carlo! Gli affido il mio bagaglio, e con solo macchina foto, mi avvio sul greto dell’Arno. Fiume altissimo, corrente, cielo plumbeo, ma la sola vista di Ponte Vecchio mi riempie il cuore. Asciugo una delle sedie in riva all’Arno, mi accomodo e mi beo gli occhi: forse dopotutto me lo sono meritato. Il sole talvolta fa capolino tra la nuvolaglia informe, mentre riflessi argentei impreziosiscono le acque del fiume toscano. E’ presto, ma io una volta tanto non ho fretta. Adesso che arrivino pur con calma gli altri. Nè fame né sete, solo il desiderio di far mio questo splendido film dal vivo.

Assemblea Ordinaria dell’Anac – II parte visita agli Uffizi: Decido di spostarmi verso le sale della Canottieri per aspettare i miei amici. Trovo Gioia, la cordialità fatta persona, che mi aggiorna in merito alle uscite del suo gruppo di giovanissimi, che oramai rappresentano un ricordo risalente ad un paio di settimane prima. Posso constatare che non siamo solo noi canottieri di mare ad avere problemi ad uscire. Mi accomodo nel salone in prossimità dell’entrata, e dopo un po’ arriva Mimmo e figlio, Mauro e signora, accompagnati da Gigi, mentre Carlo, Gabriele, Michelangelo, Rocco, Antonio e Franco con le consorti, passati dall’albergo, ci avrebbero aspettato in prossimità degli Uffizi. Proposta di Mimmo di sedersi a tavola, mentre incontriamo Valerio, una delle più belle espressioni del canottaggio partenopeo di questi ultimi anni, ora in pianta stabile a Firenze. A tavola sì, a tavola no. Ferreo nelle decisioni, sapendo che cosa ci avrebbe riservato la serata enogastronomica organizzata da Gigi nella sua società, accondiscendo per un’insalata. L’appuntamento con la guida agli Uffizi è alle 14,45 e noi siamo in leggero ritardo. Ci mette una pezza Gigi, che avvisa il lievissimo cambiamento d’orario.

Ci raduniamo fuori dalla Canottieri. Siamo un bel gruppetto con rispettive mogli / consorti / compagne / amiche, e ci avviamo verso la portineria di via della Ninna dove ci aspettano il dott. Fossi (padre di Francesco), grazie al quale entriamo, presentati alla Agnese, che si rivelerà una guida dinamica, competente ed appassionata per un tour atteso da tutti. Saliamo in ascensore e la visita ha inizio. Raccomandazioni dell’Agnese prima di entrare nelle sale degli Uffizi: cellulari senza suoneria, e no foto: ovvio! Partiamo da Giotto e Cimabue, e attraverso sale ricche di storia ma soprattutto di capolavori di inestimabile bellezza del nostro Rinascimento, procediamo attraverso un percorso che ci porta ad ammirare opere d’arte riconoscibili perchè studiate sui libri di storia o di storia dell’arte. Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Tiziano, Botticelli, in uno degli storici palazzi tra i più famosi al mondo. Tanti, tanti turisti ammirati, tanto che talvolta dobbiamo attendere qualche minuto affinchè il gruppo che ci precede lasci lo spazio davanti al quadro. Siamo tutti entusiasti, la guida è molto efficiente. Qualcuno di noi accenna a qualche foto di nascosto…Ma dai!! Eppure ce l’hanno raccomandato! Arriviamo alle finestre che danno sull’Arno e Ponte Vecchio, visti da una prospettiva nuova, dall’alto: uno spettacolo nello spettacolo. Lì le foto sono concesse e non ci facciamo pregare. Procediamo fino ad arrivare alla terrazza, alla quale una volta giunti, rimaniamo a bocca aperta. Lì davanti a noi, a distanza di poche centinaia di metri, il campanile di Giotto, la cupola del Brunelleschi di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria: eccezionale! La visita dopo due ore buone è giunta al termine e scendiamo verso l’uscita davvero soddisfatti ed arricchiti da tanta bellezza.

 

Assemblea Ordinaria dell’Anac – III Parte. Consiglio Direttivo: Come da programma, il Consiglio Direttivo dell’ANAC si riunisce nel salone della Canottieri Firenze alle 17,30. Con ancora negli occhi i capolavori degli Uffizi, ritorniamo presto con i piedi per terra, per il motivo principale per cui siamo a Firenze: l’Assemblea Ordinaria dell’Associazione. Luigi ci anticipa che domenica mattina sarebbero stati con noi il Presidente della Canottieri Firenze Cristiano Calussi, il Delegato Provinciale, Consigliere Nazionale del CONI e Presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani e Franco Morabito, Presidente dell’USSI Toscana: un bel gruppetto di autorità, non c’è che dire! Partono i lavori. Valutiamo per prima cosa quello che domenica mattina sarà senza dubbio l’effetto di un cambiamento di data (dal 2 al 9 febbraio) dell’Assemblea, che vede concomitanti il raduno pararowing e la preparazione per la gara di fondo di Torino di domenica prossima. Si parla poi dei rapporti importantissimi con i nostri partner, dei Premi Maglia Azzurra agli allenatori, del calendario 2014 (e delle richieste da avanzare al CF), delle interregionali, dei futuri tesseramenti, del Piano Operativo, dei test presso il CN di Piediluco, del futuro dell’ANAC e del suo Direttivo. Una serie di argomenti molto importanti da presentare all’indomani in Assemblea. Nonostante l’assenza di parecchi componenti, è stata una riunione di Direttivo molto costruttiva, un momento importante di riflessione e le proposte da avanzare sono risultate concrete e di possibile attuazione.

 

Assemblea Ordinaria dell’Anac – IV Parte. La cena alla Canottieri Firenze: I lavori del Consiglio Direttivo sono proseguiti fino alle 20,15. Al Consiglio si sono uniti, prima di andare a cena, altri tecnici e si è aperto un dibattito che è poi proseguito per la prima parte della serata a tavola. Ottimamente organizzata dal Gigi, ci si è ritrovati presso il ristorante della Canottieri assieme alle signore, dove ci è stata servita una cena tipicamente toscana molto apprezzata da tutti. Battute si sono alternate a discorsi più seri riguardanti il canottaggio italiano e l’ANAC, mentre proposte fioccavano dagli entusiasti commensali in merito alla ripetizione nella medesima location per la prossima Assemblea, trovando una data però più appetibile per tutti.

 

Assemblea Ordinaria dell’Anac – V Parte. L’Assemblea vera e propria: le premiazioni: Ospiti dello stesso albergo, il Direttivo si è dato appuntamento a colazione per poi arrivare alla Canottieri per tempo, e proseguire con alcuni argomenti di discussione e preparare quello che sarebbe stato il cerimoniale di premiazione. Con l’ausilio di Carlo e Luigi, è stata allestita la sala. Claudio è arrivato per tempo con i premi della DIBI per gli allenatori. Andava prendendo corpo la 43esima Assemblea Ordinaria dell’Associazione Nazionale Allenatori Canottaggio. Saluto del Presidente dell’ANAC, Saluto del Presidente della Firenze Calussi, Saluto del Presidente dell’USSI Toscana Morabito, Saluto del Consigliere Nazionale del CONI e Presidente del Consiglio Comunale Giani. Si procede poi con la premiazione degli allenatori. Diploma e zainetto DIBI per tutti i tecnici del Trofeo dei Campioni (allenatore di atleta Campione del Mondo): Franco Cattaneo Fiamme Gialle per Laura Milani, Elisabetta Sancassani. Rocco Pecoraro per Paolo Di Girolamo. Giovanni Lepore Marina Militare di Sabaudia per Luca Parlato e Catello Amarante. Antonio La Padula Circolo Nautico Stabia per Vincenzo Abbagnale, Enrico D’Aniello, Francesco Schisano, Vincenzo Serpico.Vittorio Altobelli SC Caprera per Alin Zaharia. Luigi De Lucia SC Firenze per Stefano Oppo, Jacopo Mancini, Nicolò Mancusi Lotti. Antonio Colamonici CRV Italia per Antonio Vicino, Massimiliano Rocchi. Carlo Babaglioni SC Sebino per Paolo Ghidini. Emilio Trivini SC Tirrenia Todaro per Leone Maria Barbaro. Massimo Prandini Sisport Fiat per Michele Quaranta. Paolo Braida Sisport Fiat per Francesco Pegoraro. Fabio Poletti CLT Terni per Matteo Mulas. Rosario Pappalardo CC Irno per Mario Cuomo. Marco Massai RCC Tevere Remo per Niccolò Pagani. Stefano Fraquelli SC Lario per Davide Gerosa. Davide Magri Bissolati per Valentina Rodini. Gianbattista Rotta SC D’Annunzio per Valentina Iseppi. Giorgio Vesco SC De Bastiani per Chiara Ondoli. Vittorio Scrocchi Cus Pavia per Simone Molteni. Spartaco Barbo CC Saturnia per Andrea Kiraz, Simone Ferrarese, Lorenzo Tedesco, Federico Duchich, Alessandro Mansutti, Stefano Gioia. Andrea Loiurio SC Cerea per Guido Gravina. Alberto Rigato SC Padova per Stefania Gobbi. Andrea Ramella Santo Stefano a Mare per Francesco Garibaldi e Federico Garibaldi (la prima volta che l’ANAC premia il coastal rowing.

E’ stata quindi la volta dei premi speciali.

TROFEO MARIO USTOLIN (allenatore particolarmente distintosi nella stagione per attività nazionale/internazionale): A Franco Cattaneo per l’attività alle Fiamme Gialle in campo nazionale ed internazionale.

TROFEO PINO CULOT (ad allenatore che ha conseguito il miglior risultato internazionale): CLAUDIO ROMAGNOLI per la prima medaglia d’oro femminile ad un campionato mondiale senior/PL

TROFEO ITALIANI NEL MONDO (all’allenatore italiano che allenando all’estero ha raggiunto prestigiosi risultati in campo nazionale): Angelo Savarino (Newcastle University) 6 atleti in squadra nazionale dei quali 3 medagliati ai mondiali under 23.

TROFEO DELLE SPERANZE (ad allenatore di equipaggio societario campione del Mondo): Antonio La Padula (Stabia) per il 2 senza pesi leggeri di Schisano e Serpico campioni del mondo

Assemblea Ordinaria Dell’Anac – VI Parte. Davide e Carlo: In occasioni come quella di Firenze, spesso nomi altisonanti di alcuni allenatori, sicuramente senza volerlo, offuscano altri, che rappresentano invece lo zoccolo duro dell’Italia remiera, quelli per intenderci che lavorano quotidianamente sull’acqua e non mollano mai. Per tutti questi, due ne vorrei citare, ai quali mi lega una profonda amicizia con uno e una sincera stima per l’altro: Carlo Babaglioni e Davide Magri, della Sebino il primo, della Bissolati il secondo.

Carlo lo conosco meglio da 6 o 7 anni, quando provammo assieme un equipaggio misto con mio figlio Federico ed il suo Marco Petoello (purtroppo prematuramente scomparso in un incidente in montagna che gli costò la vita). Nella sua Sebino di Lovere, con caparbietà, costanza e notevole capacità Carlo Babaglioni ha continuato negli anni a lavorare, ed il titolo mondiale di Ghidini la scorsa stagione è il premio ad un tecnico ma soprattutto ad un uomo.

Davide invece, oltre ad essere un validissimo tecnico di canottaggio a Cremona nella sua Bissolati, è anche uno straordinario fotografo. Il libro dato da poco alle stampe, mi ha commosso per le immagini, come per quelle poche semplici parole che alle volte accompagnano i suoi scatti.  A tutti e due voglio dire che sono stato onorato di avervi potuto premiare, perchè se gli allenatori si giudicano fin troppo spesso solo dai risultati, gli uomini sicuramente dai loro comportamenti.

Assemblea Ordinaria dell’Anac – VII Parte.  La seconda parte dell’Assemblea. Completate le premiazioni, è stata quindi la volta della Relazione Morale e di quella Finanziaria dell’Associazione, che sono state approvate all’Unanimità. Si è dato quindi corso all’ultimo punto, quello forse più importante di tutti. Quali saranno i punti che l’ANAC dovrà sviluppare nel suo futuro? E queste sono state le proposte nate dall’Assemblea di Firenze:

·  migliorare la comunicazione, cercando maggior colloquio con la base, e rendere partecipi tutti i soci e non soci di che cosa l’ANAC sta facendo, quali obiettivi persegue e quali le sue strategie;

·         instaurare dei tavoli di lavoro (con il CF, il CN e la CDA);

·         fare in modo che i Premi Maglia Azzurra per i Tecnici siano ripristinati già da quest’anno;

·         proposta di modifica del calendario (Campionati di Società);

·         rivisitazione per alcune regioni delle gare interregionali;

·         calendarizzare le riunioni del CD dell’ANAC;

·         rendere pubblici agli allenatori italiani i valori dei tests di alto livello in modo che possano essere confrontati con quelli dei propri atleti;

·         pensare ad una data più congrua per la prossima Assemblea dell’ANAC;

·         informatizzare la possibilità di associarsi all’ANAC

Gli argomenti di discussione sono stati molteplici, ed alcuni hanno catalizzato l’attenzione dei presenti in un clima di cordiale collaborazione.

L’assemblea si è conclusa alle ore 14,00.

Assemblea Ordinaria dell’Anac – VIII Parte.  Dalla Parte Delle Donne…:  E’ la prima volta che sperimentiamo, in occasione dell’Assemblea dell’Associazione, un week end a Firenze dedicato a loro, alle nostre dolci metà, quelle splendide creature che ci sono sempre vicine, che vadano bene o meno bene le cose. Coloro le quali stanno per ore, giorni ed anni ad ascoltarci mentre le raccontiamo per filo e per segno di gare, barche, atleti, tanto che oramai li conoscono senza averli mai visti. Coloro le quali ci aspettano a cena anche se abbiamo dovuto parlare con un uno dei nostri atleti dopo la doccia, con il dirigente che se ne stava andando, con il collega di chissà quale parte d’Italia per fare un misto alla prossima gara…

E allora, una volta all’anno, è giusto che condividiamo con le nostre femmine questo week end fiorentino in occasione dell’Assemblea. Loro sono un po’ incredule, meravigliate, piacevolmente sorprese, perchè noi, furbetti, dalla nostra abbiamo Florentia, che si presenta nella sua forma migliore, che dopo aver sedotto noi con la sua magnificenza, lo fa anche con loro. Azelio aveva previsto un premio anche per loro, credo si chiamasse Virgilio, che andava alla moglie simbolo della compagna dell’allenatore di canottaggio: un premio forse da ripristinare, perchè Mondini aveva l’occhio lungo, mentre noi ci siamo arrivati appena adesso. A tavola, sabato sera ho chiesto pubblicamente se potessero scrivere due righe, una semplice impressione su questo fine settimana. Così scrive Miriam: “Grazie per la piacevole giornata trascorsa a Firenze, ospiti della Canottieri Firenze. La visita alla Galleria degli Uffizi è stata “eccezionale”, mi ha fatto sentire orgogliosa di essere Italiana (abbiamo un patrimonio che l’intero mondo ci invidia) e la guida ha trasmesso tanta passione. Grazie”. Grazie a voi tutte per aver accettato di condividere un week end, uno sport, una vita.

Assemblea Ordinaria dell’Anac – IX Parte. Grazie A Chi Ci Ha Aiutato! Siamo quasi al termine di questa nostra panoramica sull’Assemblea Ordinaria dell’ANAC, e mi sembra doveroso, prima di chiudere, di passare ai ringraziamenti. Posso dirvi una cosa molto importante? Nessuno ci ha detto di no. Grazie alla Canottieri Firenze, al suo Presidente, a Carlo, a Luigi che come sempre, da oltre 40 anni ci hanno fatto sentire a casa nostra. Semplicemente magnifici! Grazie. Grazie alla DIBI di Leo e Joas Binda, che in poche settimane dalla richiesta, ci ha dato una mano con i premi, sempre graditissimi, che poi Claudio ha portato a Firenze. Grazie. Grazie alla Tipografia Millo (quella che si occupa della nostra rivista), che come al solito, non si è fatta pregare, e grazie anche ai nuovi macchinari spaziali, ha preparato i diplomi per gli allenatori. Grazie. Grazie ai nostri partners che anno dopo anno ci aiutano e ci sono sempre vicini: Filippi, Martinoli, Salani. Grazie. Nel ringraziare tutti quanti ancora una volta, vi chiedo: STATECI SEMPRE VICINI!

Assemblea Ordinaria dell’Anac – X Parte. Epilogo: Raccolgo i premi da portare a casa a chi non c’era, le copie delle relazioni avanzate, non distribuite, apro il trolley e inizio a stivare tutto dentro, mettendoci anche le impressioni di questa due giorni, e sono così tante che la valigia fa fatica a chiudersi. È bella pesante, ma sarà un piacere portarla con me verso casa. Fuori dalla Canottieri ci ritroviamo per i saluti: le nostre strade si dividono non i nostri pensieri che ci accompagnano verso casa. Ciao Mimmo, Rocco, Antonio, Gabriele, Massimo, Luigi, Carlo, ciao a tutti, e grazie per aver condiviso ancora un’esperienza importante per la nostra Associazione. Grazie per aver lasciato gli impegni che ognuno aveva a casa, superato le magagne fisiche pur di esserci, per venire a Firenze dove siamo nati come gruppo. L’Arno sotto di noi non ha mai smesso di portare l’acqua al mare, certe volte placido e tranquillo, altre impetuoso, ma il suo compito l’ha sempre portato a termine.  Mi avvio in direzione della stazione, ma ho tanto tempo prima di riprendere la Freccia Rossa che mi riporterà a Trieste. Mi fermo in piazza Duomo, mi siedo su una panchina e addento le mele che rappresenteranno oggi il mio pranzo. Alla fine riprendo il mio trasferimento verso Santa Maria Novella. Mi chiama Massimo, dopo un po’ mi chiama Mimmo. Altre idee, altre proposte per l’ANAC. Stiamo seminando bene, ne sono convinto. L’attesa è lunga prima di salire sul treno, ed approfitto ed inizio a raccogliere tutto quanto ci siamo detti. Idee da sviluppare, proposte da far nostre. La Freccia parte in orario, prima lenta, poi sempre più veloce, in meno di 4 ore sarò a Trieste.