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Kazan: Le dichiarazioni dei protagonisti

domenica 7 Luglio 2013

Kazan: Le dichiarazioni dei protagonisti

KAZAN, 07 luglio 2013

QUATTRO SENZA MASCHILE

Simone Ferrarese (numero quattro, CC Saturnia): “Intanto mi associo alla dedica di Simone ai compagni di barca dello scorso anno, questa medaglia è anche un po’ loro. Per quanto riguarda la gara, è stata faticosa ma allo stesso tempo appagante perché non abbiamo sbagliato nulla e questa medaglia per me è bellissima. Spero che sia il viatico per le finali di domani. Dedico la medaglia ai miei genitori, alla mia Società, a Toio (Vittorio Scrocchi ndr) e a Barbo”.

Simone Martini (numero tre, SC Padova): “Con la coda dell’occhio vedevo sempre i tedeschi e questo ci dava la forza di tentare il tutto per tutto per superarli. Ci abbiamo provato e non abbiamo nulla da recriminare poiché abbiamo utilizzato una tattica, quella concordata con lo staff tecnico, che ha funzionato e ci ha permesso di arrivare sul podio. Una dedica? Ma ai miei genitori che ringrazio poiché sono i miei sponsor. Anzi direi sono il mio main sponsor. Una dedica anche ai miei compagni di barca dello scorso anno Jacopo Palma e Vincenzo Abbagnale, con i quali per poco su questo campo non siamo saliti sul podio (Martini, Ferrarese, Palma e Abbagnale ai Mondiali Universitari di Kazan nel 2012 si piazzarono al 4° posto nella gara vinta dalla Germania ndr)”.

Mattia Boschelli, (numero due, Cus Pavia): “E’ stata una grande gara che abbiamo portato a termine con la testa e con il cuore. È un risultato che sognavo e che mi motiva ancora di più. La gara è stata impostata sin dalle prime palate come avevamo deciso e abbiamo provato fino alla fine a cercare di togliere la soddisfazione del primo posto ai tedeschi. Oggi sono stati più forti loro e a noi va bene cosi. Una medaglia che voglio condividere con la mia famiglia”.

Elia Salani (capovoga, Cus Pavia): “Sono riuscito a impostare la gara come avevamo concordato a terra con gli allenatori. È stata una gara in crescendo e devo dire che a ogni sollecitazione la barca rispondeva. A 500 metri abbiamo tenuto e a 750 metri abbiamo attaccato. È stato bellissimo vedere la barca ripartire come un siluro. Voglio dedicare questa medaglia ai miei genitori che mi seguono e mi stanno vicino”.