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Festival dei Giovani – Sette club con un solo atleta. Ne presentiamo  uno: la storia dell’Unione Siciliana

sabato 6 Luglio 2013

Festival dei Giovani – Sette club con un solo atleta. Ne presentiamo  uno: la storia dell’Unione Siciliana

RAVENNA, 06 luglio 2013 – Per fare numeri titanici come quelli di questa ventiquattresima edizione del Festival dei Giovani, l’ennesima edizione record, occorrono non solo le corazzate che portano decine e decine di ragazzi, ma anche quelle società temerarie che si presentano al via con un solo atleta. Quest’anno a Ravenna sono sette: Olbia, Lega Navale Cagliari, Circolo Nautico Bardolino, Ausonia, Murcarolo, Unione Siciliana, Aetna. Per farci capire, quest’anno il Festival conta sei atleti in più rispetto al 2012…

Giampiero Mignemi è arrivato a Ravenna da Catania con la sola figlia Ludovica. Non per vacanza: Ludovica Mignemi è l’unica atleta dell’Unione Siciliana iscritta all’edizione 2013 del Festival dei Giovani. Giampiero, ci spieghi cosa significa sobbarcarsi chilometri e chilometri con una sola atleta?
Spirito di partecipazione. E’ stato un premio alla continuità di Ludovica, che non si è mai scoraggiata nonostante alle regionali si sia sempre dovuta misurare, lei categoria Allievi B1, con le Allieve B2, non essendoci in Sicilia ragazze della sua età.

Ma Ludovica è l’unica atleta Allievi & Cadetti all’Unione Siciliana?
No, lavoro con un gruppo di sette tra Allievi e Cadetti. Però finita la scuola, è stata dura far proseguire a tutti gli allenamenti fino ad un numero bastevole e di conseguenza avere una condizione accettabile per venire qui. A parte questo, i ragazzi hanno molto entusiasmo, e io credo molto nel gruppo. In più non mi scoraggio. Faccio parte di quella categoria di tecnici che ha preso il 3° livello col dottor La Mura, che ci diceva sempre che per arrivare al top occorrono 8, anche 10 anni di attività. Ho tempo di lavorare con questi ragazzi dunque…

L’Unione Siciliana svolge solo attività giovanile?
Ho anche vari Esordienti e i Master, che curo io come parte integrante della squadra agonistica. Da noi non sono sciolti, come in molte società d’Italia, ma sono una vera e propria categoria gestita da me internamente al circolo. Il canottaggio è per tutti, non per pochi, quindi anche per i Master

E Ludovica qui com’è andata?
Settima, ma non ne fa un dramma. Questa è stata la sua primissima occasione per assaggiare il livello delle ragazze della sua età. Io le dico sempre che se sei avanti viene tutto facile, mentre nelle retrovie soffri. E’ come nel pugilato: prima insegnano a incassare, e poi a darle. Qui è uguale, basta imparare le varie lezioni e poi le cose andranno sempre meglio.

E a giudicare dallo spirito che Ludovica mette in posa nella foto accanto a papà Giampiero, sembra abbia capito.

Niccolò Bagnoli

Nella foto Giampiero e Ludovica Mignemi