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Festival dei Giovani – Dalla parte dei giudici arbitri: il presidente  di giuria Giampiero Musmeci

sabato 6 Luglio 2013

Festival dei Giovani – Dalla parte dei giudici arbitri: il presidente  di giuria Giampiero Musmeci

RAVENNA, 06 luglio 2013 – Il Festival dei Giovani non è solo Allievi e Cadetti, tecnici, società, genitori… E’ anche giudici arbitri, e tanti, a sovrintendere sul buon andamento della regata. Alla Standiana l’edizione 2013 del Festival vede al timone dei giudici arbitri il siciliano Giampiero Musmeci.
Musmeci, cosa c’è dietro un carrozzone come quello del Festival dei Giovani in termini di giudici arbitri?
Solo come giudici arbitri siamo venticinque, poi però contando anche il soccorso in acqua, la sicurezza, gli addetti alle ambulanze al primo soccorso, si arriva a sessanta, settanta persone che vigilano sul buon andamento della gara. Anche perché un Festival sì, è una manifestazione ludica, ma proprio per questo è più complessa. Ci sono tanti atleti, molti dei quali alle prime esperienze. In più per venire incontro a questo momento di crisi economica e far risparmiare una notte fuori a mezzi partecipanti, abbiamo iniziato le gare al venerdì alle 13, dunque stringendo molto i tempi tra una gara e l’altra, con tutti i rischi che ne conseguono.
Qual è la parte più difficile tra quelle che le competono in una kermesse come il Festival dei Giovani?
Sicuramente il coordinamento tra il comitato organizzatore, le società e tutto il gruppo dei giudici. Come in ogni situazione, se ognuno fa la sua parte, tutto diventa più semplice, altrimenti si rischia il dilatarsi dei tempi, che va a scapito in primis di club e atleti.
Giampiero, ci dica la verità, lei ha oltre 20 anni di esperienza nel settore, ha partecipato alle principali manifestazioni internazionali come giudice arbitro: si diverte ancora a sovrintendere un Festival dei Giovani?
Assolutamente, questa è la gara più affascinante di tutte, perché è molto più richiesta la parte organizzativa ed educativa da parte nostra. A un Mondiale il nostro ruolo è più di supporto, grazie al fatto che ogni atleta sa già cosa deve fare, mentre qui c’è tanto del nostro in ciò che accade. E poi non potrei non dare il massimo: se lo fanno questi ragazzi e le società che spendono soldi e fatica per portarli fin qui, perché non dovrei farlo io?
Spirito giusto Musmeci. In bocca al lupo, perché a giudicare dai numeri, ne ha bisogno!

Niccolò Bagnoli

Nella foto il presidente di giuria del Festival dei Giovani Giampiero Musmeci