Volontario … che passione!

KAZAN, 05 luglio 2013 – Saranno qualche migliaio i volontari a Kazan: sono dappertutto. Quasi mai da soli, di solito a gruppetti di tre. Sono gentili e si fanno in quattro per dare risposta alle tue domande. Il loro inglese è spedito, e sanno quasi sempre darti le informazioni corrette. Se questo non succede, si vanno ad informare e dopo brevissimo tornano. Rappresentano un investimento per lo stato russo, che dà la possibilità loro di partecipare ad un evento mondiale, come di confrontarsi con i loro coetanei di tutto il mondo, arricchendo il loro bagaglio. Sport, musica cultura, non sono impiegati solo per una manifestazione e basta, ma rappresentano un ingranaggio indispensabile nell’organizzazione di eventi di portata mondiale. La stessa cosa l’ho sperimentata in Serbia, ai mondiali universitari di Belgrado. Anche lì, era già il terzo anno che venivano formati in previsione della candidatura del 2020 che la capitale serba voleva avanzare per l’organizzazione delle Olimpiadi.

Da insegnante mi figuro invece questi giovani quando a settembre torneranno sui banchi di scuola, confrontarsi con i compagni, raccontando storie si solidarietà e collaborazione e forse anche perché no… d’amore, con loro coetanei sparsi in tutto il mondo. E l’insegnante, sentendo il loro entusiasmo, non potrà che compiacersi che in una estate grazie allo sport, i suoi studenti avranno fatto un’esperienza importante, che li porterà ad una maturazione scevra da limiti e confini, compiendo un piccolo passo avanti nel diventare cittadini del mondo.

Maurizio Ustolin
  

• Speciale Universiadi 2013 – Kazan