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Claudio Provenzano: campione del mondo in passerella per D&G

mercoledì 26 Giugno 2013

Claudio Provenzano: campione del mondo in passerella per D&G

MILANO, 26 giugno 2013 – Da Palermo a Milano, dai remi alla passerella. Sembrano due storie parallele, e allo stesso tempo molto intriganti, quelle di Claudio Provenzano. Atleta nato e cresciuto alla Canottieri Telimar, classe 1990, un puro concentrato di energia. Avvicinatosi al canottaggio nel 2004, lo scorso anno ha raccolto il suo primo grande risultato con la vittoria del titolo di Campione del Mondo in quattro di coppia Under23 Pesi Leggeri. La storia di eccellenza continua e, lo scorso week end, ha coronato il sogno di essere modello per Dolce e Gabbana. 

Dai campi mondiali al mondo della moda per D&G, come sei arrivato a Milano?
Domenico Dolce ha origini siciliane e nelle sue ultime collezioni ha deciso di sfilare con abiti richiamanti il carattere mediterraneo della sua terra. Il passo successivo del brand è stato quello di portare in passerella modelli esclusivamente siciliani per richiamarne anche caratteristiche fisiche e lineamenti, quindi sono entrato in scena. Ho deciso di partecipare al casting, viste le alte chanche che avrei potuto avere essendo questo limitato alla sola area geografica della Sicilia. Ed è così che, superati due casting, sono arrivato a Milano nei loro studi!

Un cambio drastico nella tua vita, è questo quello che vuoi fare da grande?
Non nascondo che mi piacerebbe continuare a seguire questa strada nel campo della moda. Voglio sfruttare questa occasione per cercare di lanciarmi in questo nuovo settore, manterrò sicuramente i contatti con il marchio Dolce e Gabbana. Mi piacerebbe lavorare con loro in azienda, ma intanto la mia passione rimane quella del canottaggio. Il mio futuro oggi lo vedo ancora nel canottaggio, quindi piedi per terra e remi in mano perché mi aspetto molto da questo sport, ho ancora tanti obbiettivi da raggiungere”.

Chi ti conosce sa che hai sempre curato l’immagine, quanto ti ha aiutato il canottaggio per emergere nella moda?
Il canottaggio è stato sicuramente ingrediente indispensabile per forgiare il mio aspetto fisico. Devo ammettere però che questo requisito, almeno dopo l’esperienza di Milano, non è necessariamente indispensabile per fare le sfilate. È fondamentale invece  se, oltre che sulla passerella, si hanno ambizioni da “fotomodelli”. In questo il canottaggio sarebbe l’ago della bilancia. Altro punto di contatto è il portamento, il canottaggio è uno sport nobile e mi ha aiutato molto”.

Più tensione prima del mondiale o prima del debutto in passerella?

Bè, l’ idea di trovarmi con i riflettori puntati in faccia, di esser trasmesso in streaming mondiale e di sfilare davanti ad ospiti di fama internazionale, Messi e altre celebrità del mondo dello spettacolo, mette sicuramente grande tensione. Nulla però è paragonabile all’adrenalina che si ha in corpo quando ti trovi ai blocchi di partenza per un campionato del mondo per il quale innumerevoli sono stati gli sforzi e i sacrifici per arrivare alla finale”.

Dove vedi Claudio Provenzano tra 10 anni?
Potremmo riparlarne tra 10 anni, magari in un’altra intervista. Posso però dire con certezza che indipendentemente dalla strada che sceglierò la vorrò percorrere cercando di fare più carriera possibile”.

Hai ancora qualche riga a disposizione… Lascia un messaggio al canottaggio italiano.
Vorrei lanciare un messaggio ai più piccoli, a quei ragazzi che appendono i remi al chiodo dopo la militanza nelle categorie giovanili. Vivete questo sport con gioia e serenità, allenatevi ma divertitevi prima di tutto. Le ambizioni richiedono un duro lavoro, occorre quindi avere una forte motivazione per superare momenti “difficili”. Quando arriva la delusione non bisogna abbattersi e allontanarsi. Se sei realmente intenzionato a raggiungere l’obbiettivo, col tempo il risultato non potrà fare altro che arrivare. Mi ripeto: alla base di tutto c’è il divertimento”.


Luca Broggini