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Gaia e Sabrina, due bei quinti posti agli Europei di Siviglia

lunedì 3 Giugno 2013

Gaia e Sabrina, due bei quinti posti agli Europei di Siviglia

COMO, 03 giugno 2013 – Si chiude con due quinti posti la bellissima esperienza della Canottieri Lario ai campionati Europei di Siviglia. Gaia Marzari, vicecampione del mondo 2011 e Sabrina Noseda, campionessa del mondo 2010 entrambe nella categoria Under 23 tornano a Como sicure di aver dato tutto e di poter dire la loro nella categoria assoluta a livello internazionale. Per la Marzari, imbarcata sul due senza senior donne con Beatrice Arcangiolini (SC Firenze), la barca che Claudia Wurzel e Sara Bertolasi hanno portato alle Olimpiadi di Londra l’obiettivo era raggiungere la fina le e così è stato. Dopo una discreta batteria e un ottimo recupero, il giovanissimo armo azzurro (Gaia ha 21 anni e Beatrice 19) doveva competere con la forza e l’esperienza delle ragazze dell’Est. In finale è l’Ucraina a partire fortissimo davanti alla Romania e alla Germania. La Marzari impone il suo ritmo sulla Repubblica Ceca e cerca di rientrare sulla Russia per la quarta posizione, ma il distacco cresce ai 1.000 metri. La situazione non cambia da metà regata in poi, con le azzurrine che si devono accontentare del quinto posto a 18″ dal bronzo. Il podio vede la Romania davanti a tutti in 7’49″09, quindi Germania 7’51″56 e Ucraina 7’57″26 La generosità dell’equipaggio e la loro voglia di riscatto avrà sicuramente un grande peso nel prosieguo della preparazione per i Mondiali.

Sabrina Noseda era invece su un equipaggio sperimentale, l’otto senior donne, di Benedetta Bellio (SS Murcarolo), Giorgia Bergamasco (Cus Bari), Federica Menegatti (SC Padova), Veronica Paccagnella, Selene Gigliobianco (SC Elpis), Erika Faggin (Canottieri Gavirate), Irene Vannucci (VVF Tomei) e Camilla Contini al timone (Canottieri Gavirate). La barca azzurra, completamente rivoluzionata rispetto all’ammiraglia che vinse l’argento a Varese con la Wurzel e la Bertolasi. Sono cinque le barche in gara, il che vuol dire finale diretta, senza la possibilità di testare gli avversari in acqua. E questa carenza di sfide internazionali ha probabilmente un suo peso. La Romania fa gara a se e già ai 500 metri ha tre secondi dalla Russia, che passa al secondo posto. Il podio finale è Romania in 6’41″83, Germania 6’50″20 e Russia 6’53″32. L’Italia tiene il ritmo delle migliori fino ai 1.000 metri e poi chiude con un distacco importante, oltre 20″ dal bronzo.

Due medaglie d’oro, una d’argento e due di bronzo e il secondo posto nel medagliere per nazioni dietro alla Germania: è questo il bottino all’Europeo dell’Italia del canottaggio guidata dal direttore Tecnico Giuseppe La Mura che commenta così il risultato di questa trasferta andalusa: “Statisticamente la metà degli equipaggi che va in finale vince la medaglia e quindi a noi ne è mancata almeno una. I tre quarti posti confermano la mia teoria. Ho visto una squadra molto combattiva e pronta a competere alla pari con gli avversari, ma in alcune specialità dobbiamo ancora lavorare soprattutto sulla lunghezza della palata, anche se ho potuto notare una tecnica accettabile. Nel complesso sono soddisfatto di questo primo test”.

Nella foto, il due senza di Gaia Marzari e Beatrice Arcangiolini in azione a Siviglia (© Canottaggio.org – ph mimmo perna)

Paolo Annoni – Ufficio Stampa Canottieri Lario G.Sinigaglia