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La Tremezzina in Bielorussia, un racconto diverso

sabato 1 Giugno 2013

La Tremezzina in Bielorussia, un racconto diverso

COLONNO, 01 giugno 2013 – È giunto il tempo di raccontare una storia diversa per la Canottieri Tremezzina, una storia vissuta da protagonisti, con gli occhi dei genitori. È la prima convocazione in azzurro per la neonata società del Lago di Como, un evento storico per la piccola cittadina di Griante. L’Italia chiama Stefano Morganti a Minsk, in Bielorussia, per l’Europeo Junior. Sul Lago di como non ci si pensa due volte, si preparano i visti a fatica e poi si parte. Decollo a Bergamo venerdì 24 maggio, prima tappa Vilnius. Un pullman ci porta poi a Minsk, dopo la classica lunga sosta in dogana per i controlli approfonditi. 
È il sole a darci il benvenuto, Minsk è una città grande e ancora in espansione. L’aria sul campo è diversa, si respira un po’ di tristezza.
Passano le prime ore e, la sera, è la cerimonia d’apertura a rompere il giaccio. Ci sono tutte le nazioni con i loro colori, riusciamo appena ad avvicinarci ai nostri ragazzi per un rapido saluto e poi via. La lunga giornata si chiude, da buoni italiani, al ristorante e poi in hotel per ricaricare la batterie in attesa delle regate di qualificazione.
La notte vola e, la mattina, siamo salutati dalla pioggia battente. Il vento soffia, fa freddo, il campo di regata non è affatto in buone condizioni, ci sono le onde che con i canottieri fanno a botte. Le infrastrutture però sono molto grandi, belle, è un tempio internazionale.
C’è tensione nell’aria, ma si stempera subito. Il gruppo dei tifosi italiani cresce sempre di più, e i nostri azzurri iniziano a gareggiare. La regata del quattro di coppia arriva subito, l’Italia è in testa e l’emozione è fortissima. Vincono sul traguardo i nostri cavalieri, passando diretta in semifinale.
Il grande giorno è ormai arrivato e, quasi per magia, arriva anche il sole. Tutto è diverso, bellissimo il colpo d’occhio all’arrivo sul campo. I ragazzi sono concentrati, li vediamo in lontananza, ma non ci avviciniamo. Giusto il tempo di prendere posto e la semifinale è già in chiusura, l’Italia vince ancora. Due su due pensiamo noi, e il sogno della finale dei big si fa realtà. Il nostro Stefano è pronto, insieme ai suoi compagni, ad affrontare la finale.
L’atmosfera diventa sempre più calda e le bandiere dell’Italia sventolano, fanno da scialle, da sciarpa e truccano le guance di tutti i fan. Le prime finali regalano subito medaglie per l’Italia, il tifo è sempre più acceso e i ragazzi sono al settimo cielo.
L’inno nazionale e l’alzabandiera provato e riprovato nella mattinata da un gruppo di ragazzini bielorussi in rigorosa divisa trasmettono emozioni fortissime, le lacrime e gli abbracci coronano questi momenti immortalati da innumerevoli fotografie , sono le 15.15 è in arrivo la finale del  quattro di coppia. Guardiamo con ansia il tabellone che riporta  ai vari passaggi, poi alziamo lo sguardo e sono lì, stanno arrivando. Romania e Italia sono punta a punta, si urla e si piange, è argento sul traguardo per soli 77 centesimi. C’è un po’ d’amaro in bocca, ma tutti sono veramente felicissimi. I ragazzi si incontrano con i loro compagni di squadra, si passano la bandiera quasi come se fosse una staffetta.
Tutto è terminato, un saluto ai ragazzi che stanno smontando le barche per rivederli a casa il giorno dopo, mentre adesso li attende una serata in discoteca a festeggiare.
Per noi un salto in centro per visitare la città e una cena in un tipico locale.
Lunedì mattina si rientra, ripercorrendo il viaggio d’andata in senso inverso con la solita sosta in dogana più lunga del previsto e la visita al centro storico di Vilnius; l’aereo ci aspetta e ci riporta a Bergamo pieni di soddisfazioni ed ancora esultanti per le emozioni provate.  Grazie ai nostri ragazzi per tutte le soddisfazioni che ci danno e per come abbiamo ripetuto più volte, farci crescere con loro.

Canottieri Tremezzina