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Alessio Sartori: “Vedrò se riesco a rientrare in squadra”

venerdì 3 Maggio 2013

Alessio Sartori: “Vedrò se riesco a rientrare in squadra”

PIEDILUCO, 03 maggio 2013 – Oggi a Piediluco è incominciata la tre giorni di gare che, fino a domenica, vedrà gli atleti impegnati nel secondo appuntamento della Trio 2016 e col secondo Meeting Nazionale. Tra gli ospiti illustri, presenti sugli spalti, anche Alessio Sartori argento alle Olimpiadi di Londra in doppio con Romano Battisti e campione olimpico a Sydney 2000 in quattro di coppia.

Ovviamente quello che preme sapere è se Alessio tornerà a remare. Lui ci risponde che: “In questo momento sono, tra virgolette, parcheggiato ai box. Nel senso che mi trovo a Bari dove seguo un corso per sottoufficiali per la Guardia di Finanza. Quest’impegno purtroppo non risulta compatibile con il programma federale degli allenamenti. Personalmente tengo molto a questo corso e manca ancora un mese perché sia ultimato. Posso dire che si tratta di un’esperienza importante per me. Un’esperienza che mi sta dando tanto e che ho intenzione di portare a termine nel migliore dei modi. Per quello che riguarda il reinserimento nella squadra, valuterò in seguito rientrando in sede, e andrò a constatare se in me c’è ancora la voglia di rimettersi in competizione ed arrivare fino a Rio. Anche se Rio è molto lontana”.

Fa un certo effetto vedere Sartori tra gli spalti. Siamo infatti abituati a vederlo in acqua a lottare con la sua caratteristica grinta. Lui però sembra tranquillo: “Oggi mi fa molto piacere rivedere i campi di gara, pur non essendo impegnato a livello di competizione – ci confessa – Mi fa piacere perché rivedo il mio ex compagno di barca Romano Battisti che sta gareggiando. Sto salutando tutti i ragazzi che assieme a me l’anno scorso hanno condiviso l’esperienza di Londra. E poi c’è la magnifica cornice di Piediluco, che in una giornata come questa risalta la bellezza delle gare”.

Il recente cambio di vertice ha segnato una rivoluzione a livello di approccio in termini di preparazione. Un occhio esperto come il tuo può senza dubbio pronosticare quello che potrebbe essere verosimilmente il futuro del remo azzurro sotto questo nuovo direttivo: “Con questa metodologia, e con questo staff tecnico, il canottaggio italiano si è riassestato verso un approccio teso al lavoro e all’impegno. Soprattutto è stato recuperato il linguaggio dei fatti che nell’ultimo quadriennio si era un po’ perso. Si parlava e basta ma i fatti erano molto pochi. Per gli atleti, senza dubbio, la mole di lavoro è molto grande ma con l’attuale dirigenza tecnica riusciremo a costruire qualcosa di buono. Non so se nel breve tempo, ma credo che per Rio riusciremo ad avere una squadra competitiva e potremo essere protagonisti”.