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Andrea Tranquilli: ci impegneremo perché l’otto possa tornare  ad alti livelli

sabato 20 Aprile 2013

Andrea Tranquilli: ci impegneremo perché l’otto possa tornare  ad alti livelli

PIEDILUCO, 20 aprile 2013 – Andrea Tranquilli, atleta delle Fiamme Gialle e capovoga dell’otto senior, ha guidato quest’oggi a Piediluco, in occasione del Memorial Paolo D’Aloja, l’otto senior alla vittoria. Una medaglia d’oro, quella vinta da Tranquilli, assieme a Luca Parlato, Marco Di Costanzo, Emanuele Liuzzi, Fabio Infimo, Matteo Baluganti, Pierpaolo Frattini, Leopoldo Sansone ed il timoniere Gianluca Barattolo, che è un primo passo verso competizioni più impegnative.
Assieme ad Andrea Tranquilli abbiamo voluto fare un punto sulla gara di oggi: “Abbiamo gareggiato contro l’equipaggio under 23, dando vita ad una buona prestazione sotto il profilo tecnico. Quella di oggi è stata un’occasione per provare l’assetto dell’imbarcazione, dal momento che sono poche settimane che remiamo assieme ed il risultato per ora ci soddisfa”.
L’equipaggio è buono, questo è un dato di fatto. Ora manca il lavoro di rifinitura, funzionale ad ottimizzare la resa in acqua. Ma le condizioni per fare bene ci sono tutte, come ci spiega lo stesso Tranquilli: “Siamo all’inizio di un grande progetto che spero ci condurrà a Rio 2016. L’otto è una bella scommessa, sia per l’Italia, sia per questa nostra squadra. Siamo infatti tutti atleti giovani in cerca di riscossa e con tanta voglia di fare bene”.
La costituzione dell’otto, la barca regina del canottaggio, è uno degli obiettivi della dirigenza, oltre che il sogno di qualsiasi appassionato. Più volte Giuseppe Abbagnale in persona ha manifestato la voglia di vedere l’ammiraglia competere nelle gare internazionali. Ad Andrea Tranquilli abbiamo chiesto se c’è una base da cui partire per poter concretizzare quello che fino a poco tempo fa era solo un sogno: “La base su cui lavorare c’è – ci risponde il vice campione europeo di Varese 2012 – e c’è anche un grande entusiasmo. Ormai sono diversi anni che un’ammiraglia italiana non gareggia ad alti livelli e penso che questo gruppo sia spinto dalla giusta motivazione per ricreare le condizioni necessarie a far rivivere la barca più spettacolare del canottaggio. Noi atleti ci impegneremo al massimo perché questo sogno possa diventare realtà in un futuro non troppo prossimo”.