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Romano Battisti: credo profondamente nella strada che sto percorrendo

domenica 7 Aprile 2013

Romano Battisti: credo profondamente nella strada che sto percorrendo

PIEDILUCO, 07 aprile 2013 – Non c’è niente da fare, se l’Italia remiera a Londra ha salvato la faccia lo si deve soltanto a due atleti: Alessio Sartori e Romano Battisti. Due uomini il cui lavoro ha portato, dopo circa un anno di preparazione, a conquistare un prezioso argento nel doppio. Sul lago di Piediluco, in questo fine settimana all’insegna del canottaggio, Romano Battisti era presente.
Abbiamo incominciato l’intervista chiedendo alla medaglia olimpica una valutazione sulle prestazioni espresse in queste giornate di gare: “Nella giornata di sabato, in doppio con Francesco Fossi abbiamo commesso diversi errori ma ci siamo adoperati subito per correggere quello che non andava e oggi, sempre in doppio, abbiamo disputato una bella gara. In singolo personalmente ritengo di essere andato bene. Considerate le condizioni atmosferiche riuscivo a stare in sintonia con la barca. Devo dire che le gare di ieri mi hanno un po’ stancato e conseguentemente questa mattina non ero proprio al cento per cento. Alla fine sono stati premiati i ragazzi che fisiologicamente sono più forti come il mio compagno di barca in doppio Francesco Fossi. Sono contento per la sua vittoria perché si è tolta una bella soddisfazione. Per quello che riguarda il quattro di coppia ho sentito una barca compatta che, dalla prima all’ultima palata, non si è mai scomposta. Sono arrivato alle ultime battute completamente sfinito. Ho cercato di far ripartire la barca e subito gli altri si sono inseriti nel mio ritmo e siamo riusciti a fare una grande chiusura”.

La Trio 2016, che in questo fine settimana ha animato le acque del lago di Piediluco assieme al primo Meeting Nazionale, è il frutto di una politica orientata allo sviluppo del potenziale remiero italiano. Rispetto allo scorso quadriennio infatti la Federazione Italiana Canottaggio ha conosciuto dei cambiamenti radicali, in particolare è stata completamente rivoluzionata l’area tecnica. Per Romano Battisti però non si tratta di un’impostazione sconosciuta: “Questo programma di allenamento già lo conoscevo perché l’ho messo in pratica l’anno scorso in barca con Alessio. Personalmente mi trovo molto bene. Tra l’altro mi fa piacere constatare, durante i raduni, da parte dei ragazzi della mia età, ma anche dei più giovani, tanto entusiasmo. C’è voglia di lottare, di emergere, di dare il massimo. Tutti credono profondamente in questo programma e siamo coscienti che con il giusto impegno si potranno ottenere i risultati sperati”.  

Risultati che tutto il mondo remiero auspica possano essere raggiunti. Risultati ai quali si può puntare solo e soltanto se tutto l’organico è messo in condizione di lavorare in armonia e dove l’esperienza degli atleti più maturi possa essere di stimolo e traino per i più giovani. Così è stato per Romano Battisti che afferma: “Io ho avuto la fortuna di disputare un Olimpiade in barca con Alessio Sartori, un atleta di grande esperienza, e ho cercato di apprendere da lui il più possibile. Personalmente cercherò di trasmettere alla squadra quello che sono riuscito a fare mio. Ma non solo io ho un’esperienza da trasmettere. Nel gruppo ci sono moltissimi atleti validi che hanno disputato anche più di un Olimpiade e il loro contributo sarà determinante”.

Dalle parole di Battisti traspare piena fiducia nei tecnici che attualmente stanno preparando la nazionale: “Io sono convinto della strada che sto percorrendo e credo nei tecnici che ci affiancano. Ci siamo preparati per le Olimpiadi di Londra in un anno. Adesso di anni davanti, prima dei prossimi Giochi, ne ho quattro e voglio portare avanti un lavoro che possa curare molto i particolari: la tecnica di voga, la forza in palestra, la lunghezza della palata ecc. Il 2012 per me è stato il trampolino di lancio. In questo quadriennio voglio investire per arrivare ad essere un atleta di altissimo livello”.