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Valter Molea: lavoriamo con la convinzione di aver imboccato  la strada giusta

martedì 26 Marzo 2013

Valter Molea: lavoriamo con la convinzione di aver imboccato  la strada giusta

SABAUDIA, 26 marzo 2013 – Siamo giunti al terzo Raduno Nazionale. Continuano le valutazioni degli atleti e questa volta vogliamo focalizzare l’attenzione sulla preparazione dei pesi leggeri. Per farlo ci avvaliamo della prospettiva offerta dal coadiutore Valter Molea, storico canottiere italiano, oggi tecnico dalle comprovate capacità.

Come procede il programma di allenamento? “Il programma procede esattamente come pianificato all’inizio della stagione. Ci stiamo adoperando, infatti, per offrire l’opportunità al maggior numero di giovani di esprimere le loro capacità nell’ambito della Nazionale. Un approccio che abbiamo scelto per cercare di allargare la piattaforma della squadra stimolando quindi un impulso dal basso. Ovviamente in tal modo si viene a creare anche una situazione motivante, perché tutti gli atleti hanno la possibilità di lottare per un posto nella nazionale”.

Da quello che ha potuto vedere in questi tre raduni, cosa si sente di dire in merito alla condizione degli atleti? “Sotto il profilo mentale senza dubbio posso parlare di una situazione positiva. Vedo un gruppo di ragazzi pronti a mettersi in gioco e a sostenere la preparazione col massimo dell’impegno. Soprattutto tra i più giovani c’è una forte determinazione per farsi largo, per sfruttare al meglio l’occasione. Ovviamente questo è un elemento straordinariamente positivo. Molti di questi ragazzi infatti hanno già conquistato titoli di rilievo. Alcuni sono campioni del mondo under 23. Insomma le aspettative sono buone. Attualmente abbiamo messo insieme una squadra di massima per la Trio e vedremo di avere qualche riscontro che potrà offrirci informazioni più concrete per ottimizzare al meglio le valutazioni”.

Cambio della metodologia di allenamento, cambio della mentalità, una rivoluzione a trecentosessanta gradi insomma. Come state procedendo? “In questo momento stiamo portando gli atleti ad introiettare a pieno il nuovo metodo di lavoro, portandoli sulla strada giusta. Dobbiamo portare i ragazzi ad abbracciare una corretta metodologia di allenamento e, ancor più importante, siamo impegnati a far sì che venga assimilata una filosofia di come approcciare una preparazione di alto livello. E se si parla di un canottaggio ad alto livello non è possibile prescindere da un impegno importante. Da parte nostra, in questo senso, c’è la necessità di creare la giusta motivazione, il giusto coinvolgimento, in questo gruppo di atleti. Ovviamente dovremo fornire gli strumenti giusti per instradarli alla volta di questo percorso”.

Cosa può rappresentare il valore aggiunto di questo gruppo di allenatori? “Noi tutti crediamo profondamente in quello che stiamo facendo. E credo sia un presupposto principe per poter portare avanti un progetto impegnativo. Siamo convinti che la strada che abbiamo deciso di imboccare sia quella giusta. Il ritorno del Dottore poi ha dato un grandissimo impulso e un’iniezione di fiducia che da una parte ci sprona contro le difficoltà e dall’altra ci tiene uniti nelle decisioni che prendiamo creando quindi una grande condivisione”.