VENEZIA,
17 marzo 2013 - Il saluto
di benvenuto da parte del Comandante
del Presidio militare di Venezia,
Generale di Brigata Tommaso Vitale,
ha aperto la Conferenza "Verso
l'oro olimpico - i processi di
selezione e di team building di un
equipaggio vincente. L'esperienza di
due campioni olimpici"
svoltasi a Venezia venerdì 15 marzo.
Presenti, oltre ai relatori Rossano
Galtarossa e Davide Tizzano, anche
le autorità locali sportive e
militari.
La prima parte della conferenza è
stata tenuta dal Vice Presidente FIC
Davide Tizzano, mentre a seguire è
intervenuto il Consigliere Rossano
Galtarossa. Entrambi i campioni
olimpici, oggi affermati dirigenti
del canottaggio nazionale, hanno
portato la propria esperienza di
atleti di vertice mettendo in
evidenza da dove sono partiti,
sottolineando quando, "per caso", si
sono avvicinati al canottaggio e
soprattutto con quanta passione e
amore hanno investito il loro tempo
e la loro vita nello sport del remo.
Un impegno per il quale hanno tratto
insegnamento soprattutto dalle
sconfitte che hanno permesso loro di
ritrovare i giusti stimoli positivi
per migliorare ulteriormente e
tornare a vincere.
Al
termine della conferenza si è tenuto
un dibattito tra i presenti e i due
relatori. In particolare un giovane
atleta ha chiesto se, durante la
loro carriera, avessero mai pensato
che "il gioco non valesse la
candela", cioè se i sacrifici fatti
non dessero loro l'impressione di
"perdere" la possibilità di fare
altre esperienze, soprattutto da
giovani. Tizzano ha sostenuto che i
sacrifici fatti lo hanno aiutato a
crescere, non solo nello sport ma
anche nella vita; Galtarossa,
invece, ha "invertito" il discorso e
ha affermato che per un atleta che
decide di praticare uno sport
agonistico non si può parlare di
sacrificio, perché in realtà non si
tratta di qualcosa che viene imposto
ma di qualcosa che si sceglie
liberamente di fare e che si fa
perché si ama la disciplina sportiva
e quindi occorre mettere in luce in
questa attività non i sacrifici ma
l'impegno da svolgere per pura
passione.
Sia
Rossano Galtarossa e sia Davide
Tizzano hanno fortemente posto
l'accento sulla motivazione che ogni
atleta, dal più giovane al più
anziano, deve trovare in se stesso,
e sull'importanza del supporto della
famiglia e degli allenatori. La
Conferenza è terminata con una cena
di gala alla quale ha partecipato
anche Primo Baran, Campione Olimpico
di Messico 1968 in due con insieme a
Renzo Sambo e al timoniere Bruno
Cipolla.
Vittorio Liberti