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Ode ai volontari

giovedì 14 Marzo 2013

Ode ai volontari

CANDIA, 14 marzo 2013 – Spesso il lavoro del volontario viene sottovalutato: oscuro, svolto sottraendo spazi al già risicato tempo libero.
In un momento storico che impedisce ogni tipo di progettualità a lungo termine, dove v’è una pressoché totale mancanza di fondi, siano essi privati, con aziende che pensano a non chiudere i battenti, figuriamoci a sponsorizzare uno sport di nicchia, siano essi pubblici, con i Comuni e gli Enti strozzati da “spending rewiew” o patti di stabilità, il volontario è l’unico baluardo per l’organizzazione di un evento sportivo di qualsiasi grado o natura.
 
Se è vero che sono l’attività svolta dal volontario, e la sua susseguente buona riuscita a rinfrancarlo, è bene, talvolta dare degli apprezzamenti espliciti per ciò che viene fatto.
Una realtà come la nostra, dotata di strutture vetuste, dove l’arte di arrangiarsi è il pane quotidiano, dove spesso pur svolgendo attività di promozione sociale e territoriale si incontrano sempre più frequenti ostacoli di natura procedurale e normativa, il volontario si erge come paladino dell’attività sportiva e sociale, determinante, unico ed indispensabile mezzo attraverso il quale si riesca a portare a termine progetti ed eventi virtuosi e, cosa molto importante, senza fini di lucro.

Con queste brevi parole, che potranno sembrare scontate, ma spesso non lo sono, mi preme ringraziare tutti i volontari che annualmente ci permettono di realizzare eventi di caratura sempre più importante e coloro che, prendendovi parte, consci della natura degli stessi, sono comprensivi quando questi non sonoè totalmente irreprensibili, ma allo stesso tempo, esprimere riconoscenza per tutto l’incessante lavoro svolto da soci e simpatizzanti del canottaggio sul territorio nazionale.

Grazie. Grazie. Grazie.

Alberto Graffino – 2010 Canottieri CANDIA a.s.d.