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Novità e conferme nel settore femminile nel secondo raduno  a Sabaudia

domenica 10 Marzo 2013

Novità e conferme nel settore femminile nel secondo raduno  a Sabaudia

ROMA, 10 marzo 2013 – Emozioni, certezze, consapevolezza dell’importanza di esserci si alternano durante i dieci giorni del secondo Raduno Nazionale valutativo Senior, Pesi Leggeri. Cogliere nelle atlete la voglia di migliorare contagia chiunque si accosti al lago che porta il nome di donna. Ed è proprio nelle acque del bacino di Paola che i sogni ed i progetti delle atlete, convocate da tutta Italia, convergono in un obiettivo: quello di coronare le fatiche di un quadriennio con il passaporto per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Ma in tutte esiste la costatazione che si è all’inizio di un percorso e che molta strada si deve ancora percorrere per arrivare al traguardo.

E’ il primo raduno a cui partecipo come Under 23 ed è un’altra cosa rispetto a quelli junior – afferma un’emozionatissima Greta Masserano del CUS Torino – Innanzitutto le ragazze hanno un’altra età, tra loro sono la più giovane, poi il livello tecnico si alza notevolmente. Si impara molto di più in un raduno del genere perché ti ritrovi a doverti confrontare con atlete di un livello tecnico superiore al tuo e quindi uscire in barca con loro ti aiuta a migliorare in tutto. E poi debbo dire che mi trovo bene con tutte le ragazze. Certo chiunque alla mia età ha qualche timore ad entrare nel gruppo, ma le altre atlete e gli allenatori sono sempre al tuo fianco per accoglierti nel migliore dei modi. Mi sento diversa dal mondiale junior che ho disputato nel 2012 dove ho provato a fare risultato, ma non ci sono riuscita completamente. Quest’anno mi piacerebbe dimostrare di fare bene, sento di avere una maturità diversa. È dura, però ce la si può fare”.

Qual è il tuo livello di motivazione nell’affrontare queste esperienze di raduno? “Il livello è senza dubbio alto, però, rispetto al passato ho imparato ad affrontare la situazione con un diverso approccio mentale. Gli altri anni mi facevo influenzare troppo da che cosa pensavano gli allenatori e le altre compagne di barca, mi facevo troppi problemi, invece ora ho capito che bisogna allenarsi giorno dopo giorno, fare il meglio che si può e poi alla fine il risultato arriverà. Mai fasciarti la testa prima del tempo, non ha senso”.

Enrica Marasca, della Marina Militare di Sabaudia, forte della sua esperienza di atleta di vertice, invece, non ha dubbi in merito ai progetti di inizio quadriennio: “I progetti sono tanti perché, comunque, veniamo dal precedente quadriennio olimpico in cui abbiamo fatto delle cose e vogliamo fare sempre meglio. La squadra e l’allenatore sono di alto livello: Claudio Romagnoli ha fatto bene con gli junior e sono certa che possa far bene con noi. Siamo tutte molto convinte di questo. Iniziamo quest’anno e poi passo dopo passo arriveremo all’obiettivo delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. C’è chi ci andrà e chi non, occorre lavorare con continuità perché solo così possiamo costruire una squadra competitiva che può gareggiare ad alto livello. Secondo me le basi ci sono: bisogna crederci, basta avere fiducia in ogni piccola cosa, anche la più piccola è importante”.

Nelle immagini: Greta Masserano; Eleonora Trivella e Enrica Marasca