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Conclusa la settima edizione di “Big Blu, il Salone della Nautica e  del Mare di Roma”

lunedì 25 Febbraio 2013

Conclusa la settima edizione di “Big Blu, il Salone della Nautica e  del Mare di Roma”

ROMA, 25 febbraio 2013 – Il Salone del mare di Roma ha chiuso i battenti nel segno del successo di pubblico per una kermesse che ormai è divenuta un atteso appuntamento stagionale. La particolare formula espositiva che ha unito la cantieristica all’enogastronomia, l’abbigliamento nautico alle attrezzature per il turismo all’aria aperta, la fotografia alla strumentazione tecnologica avanzata, ha consentito di intercettare l’interesse di centinaia di visitatori in un contesto stimolante. Scopo principale di questa iniziativa è stato anche portare il grande pubblico alla Nautica, sia come espressione del mare che come mezzo per scoprire gli angoli nascosti delle nostre coste. In questo ambito la Federazione Italiana Canottaggio è stata invitata a partecipare con un proprio stand da “Pelagos Sea Heritage Exhibition”, isola culturale di Big Blu, che ha coordinato numerose iniziative tra cui quella di presentare il circuito di “Remoturismo”.

Claudio Castana, responsabile settore canottaggio dello Yacht Club Gaeta, di recente affiliazione, ha collaborato in maniera significativa alla riuscita della manifestazione assumendosi l’impegno di curare i rapporti tra gli organizzatori del Salone e la FIC. “Big Blu è un Salone Internazionale del mare, il secondo in Italia per numero di addetti,- ha affermato Claudio Castana – si occupa di nautica, ma si occupa anche di economia del mare che in questo momento di crisi è molto importante . Per questo ho fortissimamente voluto portare in questo Salone la Federazione Italiana Canottaggio in particolare nell’area “Pelagos”, che è l’area culturale che si occupa del mare come divulgazione e dei rapporti con le scuole, particolarmente importanti per promuovere il canottaggio tra i giovani. L’iniziativa è stata seguita dai media anche con la messa in palio di bellissimi premi da parte delle agenzie giornalistiche Ansa e Adn kronos , e con la presenza, ormai consolidata, di Daniela Bianchi della trasmissione “Linea blu”. Per noi che pratichiamo il remo è molto importante toccare l’acqua dl mare con barche di coastal rowing, ma il canottaggio da mare potrebbe essere assolutamente importante per tutti, anche per la famiglia”.

Come si inserisce lo Yacht Club Gaeta in questo circuito di “Remoturismo”? “Io ovviamente parto da Roma, parto dal fiume, ma non c’è cosa più bella che vogare sul mare – continua lo stesso Claudio Castana -: ho aperto una sezione di canottaggio a Gaeta anni fa, dove noi organizziamo nel nostro piccolo lo “Yacht Festival” una iniziativa che sta avendo un crescente successo nell’ambito della quale pensiamo di inserire il prossimo aprile la prima tappa del circuito di “Remoturismo” in collaborazione con la Federazione Canottaggio, poi questo evento si trasferirà a Posillipo, Bari, Trapani arriverà fino alla laguna di Grado per poi partecipare alla famosa Vogalonga di Venezia , Sanremo e Montecarlo. Sicuramente Gaeta sarà una parte importante di questo progetto, in un golfo incantevole che si affaccia sull’arcipelago delle pontine. Il nostro intento è proporre a tutti e creare poi un vivaio di canottaggio da mare”.

In che senso il canottaggio può essere promosso da iniziative come questa di “Pelagos”? “Pelagos è un’autentica isola culturale in cui lavorano scienziati accanto ad istituzioni molto importanti come Marina Militare, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Istituzioni di cui conosciamo l’importanza nel momento in cui organizziamo le regate quando è fondamentale il contributo di tutti gli addetti ai lavori”.

E’ prevedibile lo sviluppo del coastal rowing sulla costa laziale? “Assolutamente sì, ne sono convinto. Anche quando ho partecipato ai mondiali di Bari ho pensato che nel Lazio abbiamo centri di eccellenza come il CC Azzurra di Civitavecchia, poi a Gaeta esiste una scuola nautica con una sezione di coastal delle Fiamme Gialle, stiamo pensando a Ponza, Sperlonga, Terracina, sarebbe anche opportuno ripensare ed organizzare la vogalonga tiberina con arrivo ad Ostia Antica dove sarà possibile unire il discorso culturale a quello paesaggistico e sportivo”.