MILANO,
02 febbraio 2013 - Daniele
Gilardoni, atleta della Canottieri
Milano 11 volte campione del mondo
di canottaggio (atleta al mondo più
titolato nella storia di questo
sport), è in partenza per una nuova
avventura verso il paese dove il
calcio e canottaggio vivono in
simbiosi come popolarità e cultura
sportiva.
La città è Manchester che, a gran
voce, ha dato l'addio a Mario
Balotelli e vede arrivare con toni
più pacati un atleta che ha fatto la
storia dello sport nazionale
italiano. La sua avventura in terra
inglese sarà contrassegnata da un
periodo di allenamenti e come aiuto
allenatore del settore giovanile
della squadra dell'Agecroft diretta
da Dennis O'Neal, ma sarà anche
l'occasione di perfezionare
l'inglese con il professore italiano
all'Università di Manchester
Francesco Giglio. Il periodo è
ancora da definirsi, ma sicuramente
il Gila parteciperà a fine Marzo,
con i colori di Berlino, alla
famosissima Head of the River a
Londra.
Ricordiamo che Daniele Gilardoni è
stato eletto come Membro Giunta CONI
Regionale lombardo con il presidente
Pierluigi Marzorati per l'anno
olimpico 2013/2016.
Di seguito
pubblichiamo una intervista
realizzata dal suo ufficio stampa.
Intervista a Daniele Gilardoni
Daniele Gilardoni, 11 volte campione del mondo di canottaggio, è l' atleta, in
attività, più titolato nella storia del canottaggio. Laureato in scienze
politiche a Pavia, ha inoltre conseguito un Master in Management dello sport.
Attualmente è in forza alla Canottieri Milano, dopo molti anni passati tra
Canottieri Bellagio e Canottieri Lario.
È testimonial della Regione Lombardia, essendo uno dei pochi atleti rimasto a
gareggiare per società lombarde. Da pochi giorni è stato riconfermato come
membro nella giunta regionale del C.O.N.I. Lombardia, con la presidenza di
Pierluigi Marzorati.
Lo scorso quadriennio olimpico, per Daniele Gilardoni, è stato caratterizzato
dal punto di vista agonistico da alti e bassi con due vittorie ai campionati del
mondo e due mancate partecipazioni per decisioni tecniche, che hanno fatto
suscitare molte polemiche e stupore non solo in Italia ma anche all'estero.
Gilardoni è impegnato in molte attività, oltre a quello sportive, anche in
campo sociale, dove collabora con numerose associazioni di volontariato.
Dopo questa breve introduzione andiamo a conoscere Gilardoni più da vicino:
Ciao Daniele, cosa stai facendo in questo momento?
“E' un periodo un po' di transizione dove mi sto ancora allenando ma nello
stesso tempo mi sto impegnando su diversi progetti con il C.O.N.I. regionale e
collaboro con diverse associazioni di volontariato come testimonial. Dal
punto di vista agonistico per ora non parteciperò a gare ma mi sto comunque
allenando con l'entusiasmo di sempre.
Quindi il tuo impegno è a 360° in tutti i settori?
Mi è sempre piaciuto poter fare diverse cose e non limitarmi all'attività
agonistica. Ho deciso di continuare al C.O.N.I. regionale perché ci sono
ancora tanti progetti interessanti da portare avanti e voglio intensificare la
mia collaborazione come testimonial nel sociale .
Abbiamo saputo che andrai a Manchester per un periodo .
Si, a inizio febbraio volerò a Manchester dove collaborerò come allenatore
presso una società remiera locale, la Agecroft. Resterò con loro fino alla
Head of the River, alla quale parteciperò con un equipaggio di Berlino.
Sarà un esperienza importante sia dal punto di vista personale che
professionale, fa davvero piacere sentire una tale accoglienza in un paese
estero come l'Inghilterra dove il canottaggio conta davvero molto.
É grande la stima che c'è degli atleti vincenti all'estero:
Sì, non è grande, è normale che ad un atleta vincente venga riconosciuto il
prestigio che merita.
In Italia è un po' diverso perché il nostro sport non è molto considerato dai
media ed il movimento stesso del canottaggio, negli ultimi anni, non ha fatto
molto per rendere merito ai propri atleti.
A proposito di Federazione, ora che è cambiata la dirigenza come pensi
andranno le cose con un personaggio così importante, per il canottaggio
italiano, come G.Abbagnale?
Credo si debba sempre guardare avanti, tenere quanto di buono si è fatto
in passato e cercare di non ripetere più gli stessi errori. Penso che Abbagnale
abbia le carte in regola per farlo non solo perché è stato, ed è, l' emblema del
canottaggio italiano, ma anche perché penso che voglia fare il bene del
canottaggio, che tanto ama e che tanto gli ha dato. Il canottaggio bisogna
averlo nel cuore e non mischiarlo con la politica o gli interessi personali, per
questo motivo credo che Giuseppe possa essere la persona giusta.
Quindi il rapporti con la F.I.C. si ricuce?
Ma non si è mai dissolto, io ho sempre rispettato e onorato la mia
Federazione, sono socio onorario e benemerito e ho vinto tutto quello che ho
potuto con il body azzurro. Sono stato consigliere federale per 4 anni e ho
collaborato con il college remiero nazionale di Pavia. Se qualcuno ha voluto
far passare il messaggio che io non l'abbia rispettata è falso, io penso di
avere la coscienza a posto.
Obiettivi per il futuro?
Ora mi godrò questa esperienza a Manchester, vado nella patria del
canottaggio, non posso chiedere di meglio. Cercherò di portare un po' della mia
esperienza ai giovani canottieri anglosassoni e mi eserciterò con la lingua.
Continuerò ad allenarmi e poi, al mio rientro in Italia, insieme alla mia
società deciderò il da farsi, con grande serenità.
Del canottaggio italiano e dello sport in generale cosa pensi?
Dico solo due cose: lo sport italiano a livello generale ha bisogno di
rinnovamento, sotto tutti gli aspetti. Bisogna puntare sui giovani, di valore,
cercando di farli lavorare con i più esperti e creare un sistema meritocratico
dove il più forte va avanti, senza distinzioni tra società, gruppi o sponsor.
Il Coni deve essere un punto di rifermento per tutti, la Federazione deve esser
la casa delle società e
gli atleti, insieme agli allenatori, il motore pulsante della Federazione. C'è
bisogno di dirigenti qualificati per gestire federazione e società.
Bene Daniele come vuoi finire questa intervista.
Con un messaggio positivo: per la mia Federazione, augurando al presidente e i suoi consiglieri di
lavorare con serenità; per tutti coloro che mi hanno sostenuto in questo quadriennio, la mia società, i miei sponsor e per la mia famiglia che mi sostiene sempre!
Ufficio stampa
danielegilardoni.it
G.C