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Lorenzo D’Arrigo, “Il Campionato è stato un continuo di emozioni e  di sorprese”

lunedì 21 Gennaio 2013

Lorenzo D’Arrigo, “Il Campionato è stato un continuo di emozioni e  di sorprese”

ROMA, 21 gennaio 2013 – Dopo aver visto gareggiare i canottieri italiani nel Campionato Indoor di Catania svoltosi nel passato week end, abbiamo rivolto alcune domande a Lorenzo D’Arrigo, Presidente del Comitato Regionale FIC Sicilia ed organizzatore dell’evento, per conoscere anche il “dietro le quinte” della manifestazione. Ne è emerso un colloquio nel quale D’Arrigo ha evidenziato alcuni aspetti dell’organizzazione, soffermandosi anche sull’impegno dedicato per la buona riuscita dell’evento ottenuta sacrificando, a volte, anche la famiglia. Dalle parole di D’Arrigo emerge la voglia di continuare ad impegnarsi ancora di più in favore del canottaggio e, soprattutto, di quello siciliano che, dopo alcuni quadrienni, è nuovamente rappresentato in Consiglio federale da un uomo proveniente da questa meravigliosa terra: Andrea Vitale è, infatti, il Consigliere della Federazione Italiana Canottaggio che durante il quadriennio sarà vicino al Presidente D’Arrigo ed al canottaggio siciliano.

Presidente, ci può fare un bilancio del campionato appena concluso?
Dopo aver salutato allenatori e dirigenti presenti, a giudicare dai loro sguardi e dalle loro parole, posso dire che è stato un vero successo, non solo organizzativo, ma anche di partecipazione. È stato un continuo di emozioni e di sorprese, dall’alzabandiera ad apertura della manifestazione con tutto il pubblico in piedi ed in religioso silenzio ad ascoltare l’inno d’Italia, alle emozionanti gare che si sono avvicendate. Inoltre è stata molto apprezzata da tutto il pubblico e dalle autorità presenti la premiazione fatta al vicecampione olimpico Alessio Sartori, preceduta dal video degli ultimi 750 mt della finale di Eton”.

Lei ritiene che questo primo appuntamento nazionale organizzato dal suo Comitato possa essere anche il primo di una lunga serie?
Certamente, posso affermare che dopo aver organizzato per oltre 5 anni di seguito Campionati regionali Indoor, insieme al mio staff, ci siamo specializzati in questo particolare tipo di manifestazione, pertanto mi ritengo pronto a chiedere anche per il prossimo anno il Campionato Italiano Indoor”.

Ci può raccontare come si sono svolte le fasi organizzative e se alla fine il successo ottenuto dall’evento l’ha ripagata degli sforzi profusi?
Lo sforzo e l’impegno organizzativo sono qualcosa di inimmaginabile. Inizialmente pensavo che una gara indoor fosse più semplice rispetto a quelle in acqua, perché non esistono gli imprevisti meteo, ma di contro il Comitato Organizzatore ha la responsabilità del perfetto funzionamento di tutti i collegamenti. Infatti basta un banale difetto di collegamento di un cavo durante la gara che si compromette tutta la manifestazione. Chiaramente avevo previsto ben due remoergometri di riserva e 4 monitor in sostituzione, oltre ad aver provato tutto l’impianto decine di volte la settimana prima della manifestazione. Indubbiamente il successo di questo Campionato Indoor è un’ampia gratificazione che ripaga di tutti i sacrifici fatti e delle decine e decine di ore spese per pianificare e programmare il Campionato. Quello che rimpiango purtroppo è il troppo tempo sottratto a mia moglie ed ai miei gioielli Sofia e Giorgio che hanno appena 4 anni la prima e poco più di 1 anno il secondo”.

Tra Naro e Piana degli Albanesi qual è il campo migliore per ospitare una regata nazionale e soprattutto quali sono i suoi auspici per questi due campi di gara?
Naro è stato un campo di gara internazionale, e dopo oltre un decennio di buio assoluto è tornato in vita grazie ad una mia precisa volontà, e già lo scorso anno ha ospitato una bella manifestazione nazionale. Proprio questo argomento comunque sarà oggetto la prossima settimana dell’Assemblea Elettiva che si terrà il 27 Gennaio a Catania. Anche quest’anno abbiamo a Naro un Meeting Nazionale, e proprio con il Sindaco di Naro, l’amico Pippo Morello, che ha presenziato questo campionato, abbiamo anticipato al Presidente Abbagnale la volontà di portare a Naro la Coppa Italia del prossimo anno. Piana degli Albanesi continua invece ad essere meta e punto di riferimento di importanti squadre straniere; dopo l’esperienza dello scorso anno con i tedeschi, poche settimane fa ha soggiornato la squadra di Oxford e la settimana prossima ci sarà un gruppo di San Pietroburgo. Questa esperienza è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Canottieri Telimar che con la sua presenza in loco è di supporto alle squadre straniere”.

Siamo all’inizio del quadriennio, le va di fare un pronostico sul canottaggio siciliano in proiezione internazionale?
Già alcuni risultati concreti li abbiamo ottenuti con le sorelle Lo Bue e con Claudio Provenzano, e da loro mi aspetto ancora molto perché hanno delle buone prospettive. Ma oltre i nomi noti, nel futuro spero che ci sia spazio per una parte dei giovani atleti, come Giovanni Ficarra e Pierpaolo Venora, che negli ultimi anni hanno dimostrato talento mettendosi in mostra anche tramite la nostra rappresentativa regionale”.

Come ha accennato prima, lei si sta avviando alla riconferma per il secondo quadriennio alla guida del Comitato: quali sono i punti fondamentali del suo programma?
In primo luogo potenziare sempre più i campi di gara dove gareggiamo, con attrezzature funzionali alla nostra attività. L’altro punto fondamentale del mio programma è l’attenzione verso l’attività giovanile, infatti negli ultimi anni, assieme al CTR Benedetto Vitale, abbiamo dato ampio spazio ed investito risorse nella programmazione dei raduni finalizzati alla formazione della nostra rappresentativa regionale, ed i risultati non sono mancati”.

Tornando al campionato, qual è stata la gara che l’ha più entusiasmata?
Quella Under 23 è stata una delle gare più coinvolgenti della manifestazione, anche perché in campo c’erano nomi di tutto rispetto che si sono dati battaglia, ma non nascondo che ho apprezzato molto anche l’entusiasmo dei Master e soprattutto mi ha emozionato la gioia degli Adaptive”.

Nella foto: Lorenzo D’Arrigo con Alessio Sartori