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D’Elia in missione all’ARDIS per i problemi post piena del Tevere

giovedì 17 Gennaio 2013

D’Elia in missione all’ARDIS per i problemi post piena del Tevere

ROMA, 17 gennaio 2013 – Il 16 pomeriggio si è svolta presso l’ARDIS della Regione Lazio, una riunione per fare il punto della situazione sugli interventi che occorrerebbe realizzare nel tratto urbano del Tevere, e in particolar modo da Castel Giubileo a Ponte Matteotti, dove gli argini stanno compromettendo la stabilità dei Circoli remieri e dove gli ostacoli a centro fiume stanno riducendo enormemente la fruibilità dei campi d’allenamento. Oltre al nostro vicepresidente del Comitato Lazio D’Elia, c’erano il vicepresidente federale ing. Marcello Scifoni, i professionisti specializzati prof. ing. Franco e ing. Contini, l’ing. Luccardi del CC Aniene, tutti ospiti del Direttore dell’ARDIS dott.ing. Mauro Lasagna coadiuvato dall’ing. Gaetano Giardi anch’esso dell’ARDIS.

L’esito dell’incontro si può riassumere in 4 punti:

1 – la pulizia dell’alveo da tutti gli alberi presenti in mezzo al fiume rappresenta una normale manutenzione ordinaria che cura l’ARDIS, e che appena verrà approvato il bilancio del prossimo esercizio (massimo 3 mesi), sarà realizzata: per procedere l’ARDIS dovrà comunque attendere un periodo di magra ordinaria del Tevere

2 – le piene degli ultimi anni hanno provocato diverse frane degli argini, le quali purtroppo hanno contribuito a ridurre l’area dell’invaso nella parte sommersa: questo provoca un’altezza di piena superiore a quelle di qualche decennio fa

3 – al fine di preparare un intervento progettuale unitario di ripristino delle morfologie degli argini, i Circoli interessati che ricadono nel tratto urbano da Castel Giubileo a Ponte Matteotti, dovranno attivarsi per procedere ad effettuare i necessari sondaggi, da confrontarli poi con gli altri in un tavolo tecnico. A tal proposito il prof. ing. Franco e ing. Contini hanno già ricevuto incarico da due Circoli Ministeriali per effettuare tutte le verifiche del caso. Non si hanno tempistiche sullo stanziamento di fondi pubblici.

4 – è stato spiegato che l’onda anomala di piena avvenuta il 15/11/2012 fu la combinazione tra l’incredibile quantità di acqua che sversò il Paglia (affluente a valle di Corbara) e quella che veniva rilasciata dalla diga di Corbara; in analogia il rapido riabbassamento del livello fu la combinazione tra il repentino ritiro del Paglia e un normale ritiro della diga di Corbara. Quindi sostanzialmente nella piena del Tevere ha giocato un ruolo determinante il fiume Paglia, il quale raccolse tutta l’ondata di maltempo che ci fu nel grossetano.

Alla luce di quanto sopra, il vicepresidente federale Marcello Scifoni insieme a Stefano D’Elia, appronteranno una lettera da inviare all’ARDIS, attraverso la quale sensibilizzeranno formalmente le istituzioni in modo unitario, ad un rapido intervento capillare a favore dei Circoli Romani affiliati alla FIC.


Comitato Lazio FIC