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Mancini e Gerosa con lo sguardo al futuro senza il peso del passato  

martedì 10 Dicembre 2013

Mancini e Gerosa con lo sguardo al futuro senza il peso del passato  

ROMA, 10 dicembre 2013 – Il lavoro della Federazione Italiana Canottaggio nel settore giovanile non ha tardato a dare i suoi frutti. La scorsa stagione le soddisfazioni sono state tante, quanti i sacrifici fatti per ottenerle. I protagonisti della nostra intervista: Jacopo Mancini e Davide Gerosa, due ori in quattro con, al Mondiale e all’Europeo Juniores, sono sicuramente una testimonianza tangibile di un successo che si è esteso praticamente a tutta la compagine azzurra. In merito alla scorsa stagione Jacopo afferma: “Abbiamo ottenuto dei risultati importanti. Mi ritengo soddisfatto ma di certo non mi accontento. Come mi dice sempre Agostino (Abbagnale ndr) qui al College: quello che abbiamo ottenuto è soltanto un punto di partenza. Voglio sottolineare che l’impegno che ho messo negli allenamenti è la dimostrazione della fiducia che ho negli allenatori e nella Federazione stessa. Una fiducia che alla fine è stata ripagata”. Davide d’altra parte sottolinea invece che: “A fare la differenza è stata sicuramente la preparazione, sia durante le gare nazionali che durante il raduno. Altra cosa importante è che ci siamo subito trovati bene a livello di gruppo. Questo ci consentiva di trascorrere in maniera più serena gli allenamenti. L’armonia che si era creata tra noi aiutava anche a livello della barca, a trovare più rapidamente l’assieme, cosa importantissima in un equipaggio”.
 
La medaglia che avete conquistato è più un peso, nel senso che vi chiama a dover sostenere delle aspettative o è un incentivo perché vi da fiducia? Jacopo: “Guarda, il peso della medaglia l’ho sentito molto a settembre, nei campionati di categoria junior di Sabaudia perché comunque venivamo da un successo importante è ho sentito la pressione dell’aspettativa. Per l’anno prossimo però devo dire che sono abbastanza sereno. Credo che se si parte da una buona base, come quella che ho cercato di ottenere in questi anni, se ci si impegna con dedizione, ovviamente aumentando il carico di lavoro in proporzione, si può affrontare qualsiasi situazione con serenità. Certo, tenere il passo con atleti che hanno gareggiato ai massimi livelli sicuramente non sarà facile, sono però convinto di avere un ottimo supporto da parte di Agostino, della Federazione, della mia Società e questo mi consentirà di gareggiare al meglio di quello che posso. Poi se continuano ad esserci le condizioni ottimali, i risultati arriveranno”. Davide: “Sicuramente ora c’è molta fiducia. I risultati che abbiamo centrato per me sono uno stimolo a proseguire sulla strada intrapresa. Con la nuova stagione però ho voluto ripartire da zero. Voglio dedicarmi agli allenamenti senza pensare a quello che sono riuscito a conquistare, in modo da restare concentrato e rendere al meglio. Quest’anno, col cambio di categoria, mi sono anche trovato a dover scegliere se passare PL. Assieme al mio allenatore ho deciso di provare a scendere di peso. Per ora i risultati sembrano positivi: gli allenamenti procedono normalmente, solo che in più ho l’incombenza della dieta”
 
Chi vi sentite di ringraziare? Jacopo: “La Federazione ha giocato un ruolo determinante. Il College che frequento a Piediluco è una testimonianza della voglia di investire sui giovani e credo che questo sia fondamentale. Ho visto in questi quattro anni crescere insieme a me altri atleti che per ora hanno fatto più che bene. Ancora, molto importante è il supporto della mia società, la Canottieri Firenze, e degli allenatori che, nei pochi giorni che sono a casa, mi offrono un grande supporto”. Davide: “Vorrei ringraziare la Canottieri Lario e gli allenatori, in particolare Stefano Fraquelli, che quest’anno è riuscito a portare in nazionale ben quattro atleti della nostra società, dimostrando il valore del suo lavoro. Poi ringrazio gli allenatori della nazionale e la mia famiglia per il sostegno che mi ha dato”.