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Sebastiano Somma: combattere la violenza con la forza  dei valori sportivi

lunedì 14 Ottobre 2013

Sebastiano Somma: combattere la violenza con la forza  dei valori sportivi

ROMA, 14 ottobre 2013 – Siamo nel cuore di Roma, sotto Castel Sant’Angelo. Siamo sulle sponde del Tevere. Ieri, qui, lo sport italiano, nello specifico il canottaggio, si è impegnato, forte dei suoi valori, contro la violenza sulle donne. La Federazione Italiana Canottaggio infatti ha dato vita ad un evento di straordinaria importanza, la regata “Via le Mani”. Un evento che si prefigge di chiamare in causa ogni persona che senta di potersi attribuire lo status di “civile”. Il nemico comune è la violenza sulle donne.

Assieme alla Federazione molti esponenti dell’Associazione ItalianAttori hanno sposato la causa. Tra di loro Sebastiano Somma che, in relazione all’evento, ci dice: “Ieri abbiamo lanciato un messaggio importante. Tutti noi eravamo sul Tevere per ribadire un NO deciso alla violenza di genere. In questo caso abbiamo contribuito alla raccolta di fondi per Casa Luciana, una struttura che si occupa di donne che hanno subito violenza”.

Ma quello che deve passare, ci spiega Sebastiano Somma è che tutti noi siamo coinvolti direttamente nella lotta contro la violenza sulle donne: “Ognuno di noi ha un dovere nel quotidiano, nel sociale. Ognuno di noi deve contribuire in qualche modo a combattere per una società migliore. Messaggi, come quello che abbiamo portato ieri, sono sempre e comunque importanti perché arrivano innanzitutto alle persone che hanno bisogno. E se questi messaggi sono veicolati con il mezzo giusto, come può essere proprio lo sport, possono scuotere le coscienze, gli animi. Poi chiaramente c’è bisogno del supporto delle istituzioni. Guai però se non ci fossero questi contributi. Per quello che mi riguarda personalmente ho aderito volentieri a quest’evento anche in virtù dell’amicizia storica che mi lega a Giuseppe Abbagnale. Io, come lui, sono di Castellammare di Stabia. Abbiamo in comune un profondo rapporto con l’acqua. Spero infine che quest’evento contribuisca anche alla diffusione di uno sport bello, sano e pieno di valori morali come il canottaggio”.

Luigi Mancini