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La violenza contro le donne: un atto disumano che nasce anche  dall’educazione errata dei genitori

mercoledì 2 Ottobre 2013

La violenza contro le donne: un atto disumano che nasce anche  dall’educazione errata dei genitori

ROMA, 02 ottobre 2013 – A Roma, il 13 ottobre, andrà in scena l’evento di canottaggio femminile “Via le Mani”. Questo evento è teso principalmente a sostenere la struttura d’accoglienza  del Centro Sociale Vincenziano, “Casa Luciana”, che accoglie ogni giorno mamme e bambini vittime di violenza domestica. Il fenomeno negli ultimi anni è decisamente aumentato, e l’evento, oltre ad aiutare la raccolta fondi per mantenere questa casa-famiglia, ha come fine, di estrema importanza, quello di dar luce ad un fenomeno che, ogni giorno che passa, aumenta sempre di più e non accenna ad arrestarsi. I motivi scatenanti di questi delitti sono celati nell’animo umano, ma spesso sono riconducibili ad una fase infantile ed adolescenziale, che il soggetto maschile affronta in tenera età.

Antonella Viola, giudice arbitro che prenderà parte all’evento e insegnante di francese alle scuole superiori, afferma che “il problema a mio modo di vedere è educativo, perché non prepariamo i bambini, gli adolescenti o gli uomini, alle sconfitte, ai NO, ai problemi. Il genitore moderno tende a considerare i figli delle star, a proteggerli fino all’inverosimile dal mondo esterno che li circonda, dandogli qualsiasi cosa, e abituandoli al capriccio. Questo porta il bambino durante la sua crescita a rimanere immaturo e fragile allo stesso punto, e a trasformare il capriccio manifestato durante l’infanzia, in atto di violenza contro la persona che gli è accanto”.

Il giudice Viola prosegue dicendo che: “la loro partner diventa un surrogato della mamma, qualcuno che gli scansa i problemi. Quando ricevono delle porte in faccia, ad esempio in ambito lavorativo, non ci sono più le risorse per lottare. Si finisce dunque per manifestare la propria rabbia contro chi si pensava potesse risolvere sempre i problemi. In una fase come quella attuale è sempre più difficile per un genitore educare i propri figli, senza contare che i figli stessi, una volta diventati genitori, avranno sempre gli stessi problemi nell’adempiere a dovere questo ruolo, se non con difficoltà ancora maggiori, non riuscendo ad aiutare i loro figli a raggiungere quella maturità che loro stessi non hanno. Oggi è pieno di trasmissioni dove la gente cerca qualcuno che li aiuti ad educare i figli, come ‘SOS TATA’, perché non sanno come venirne a capo nell’educazione dei figli”.

Antonella Viola ribadisce che un genitore immaturo che non riesce a gestire sé stesso non può educare il proprio figlio: “il problema parte dai genitori. Il punto focale sta anche nel considerare come ci sia una differenza di giudizio, da parte di un genitore, tra l’errore che commette il proprio figlio e quello che commette un altro bambino. Si tende a condannare l’altro e a giustificare l’atteggiamento sbagliato del proprio figlio. Si sono tutti scagliati contro Schettino, e tutti sono diventati fan del capitano De Falco, che lo richiamava all’ordine, ma De Falco in effetti è l’insegnante che mette due a tuo figlio perché non ha studiato, De Falco è quello che non fa entrare tuo figlio a scuola perché è arrivato in ritardo, sono tutte quelle persone contro cui in realtà il genitore si scaglia”. L’esempio fatto dal giudice-insegnante Antonella Viola, spiega perfettamente come il bambino, crescendo in una situazione del genere di continua protezione, tenderà a sentirsi superiore e a trattare male le persone che ha vicino, tra cui come accade spesso, la propria compagna. Appuntamento, quindi, il 13 ottobre a Roma per la regata Via le Mani… ma dalle donne!