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La Federazione Italiana Canottaggio abbraccia la causa del Centro  sociale Vincenziano Onlus “Casa Luciana”: così nasce Via le Mani””

mercoledì 18 Settembre 2013

La Federazione Italiana Canottaggio abbraccia la causa del Centro  sociale Vincenziano Onlus “Casa Luciana”: così nasce Via le Mani””

ROMA, 18 settembre 2013 – “Abbracciare” è un termine che ultimamente numerose donne hanno dimenticato. Sono in evidente aumento i casi che le vedono maltrattate e private della serenità. Per questo motivo la Federazione Italiana Canottaggio, insieme all’associazione internazionale Hands off Women e al Centro Sociale Vincenziano Onlus “Casa Luciana”, hanno deciso di dire “STOP” a queste barbarie e di fare qualcosa per dare risonanza a un tema che non può essere più trascurato. 

Domenica 13 ottobre sul Tevere, in prossimità del ponte di Castel S.Angelo, ci sarà l’evento di canottaggio rosa “Via le Mani“. Esso ha lo scopo di raccogliere fondi a favore di una struttura di accoglienza che ospita mamme e bambini con disagi psico-sociali. Micaela Dickmann, presidente e responsabile legale di questa associazione, sottolinea l’importanza di questa iniziativa che unisce lo sport alla solidarietà.

“Bisogna cercare con tutte le nostre energie di togliere “Via le Mani” dalle donne”, afferma la Dickmann con la consapevolezza di intervenire con urgenza per fermare questo fenomeno orripilante. “Lo slogan “Via le Mani“, inoltre, è stato scelto perché rispecchia coloro che si sono schierati a favore di questa causa. Il gesto di togliere le mani, lo possiamo ritrovare nel movimento che fa l’atleta nel canottaggio quando lascia andare i remi in avanti per portarsi all’attacco, mentre togliere le mani dalle donne significa riconoscerle come persone e valorizzarne il ruolo. Il connubio che si è venuto a creare in maniera perfetta, tra denuncia e sport, – continua Micaela Dickmann – si fonda sulla coralità e la forza che il canottaggio esprime. Lo sport è energia e questa energia deve passare attraverso il sociale e siccome “Casa Luciana” ha bisogno di questa forza, ecco qui l’idea di legarci allo sport”.

La Federazione Italiana Canottaggio, in occasione della settimana contro la violenza di genere promossa dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano assieme al Ministero delle Pari Opportunità, è pronta a dare questa energia ed è ben lieta di poter aiutare “Casa Luciana”, dove all’interno operano persone che hanno gli stessi valori che il canottaggio da sempre esprime. Fatica, impegno, benessere, sono tre caratteristiche che contraddistinguono l’atleta e questa disciplina nella sua totalità. Gli stessi elementi sono utilizzati dal personale di questa struttura di accoglienza per vincere la difficile battaglia di sostenere le donne e i bambini che hanno subito violenza. In essa tutto è pensato per fornire quel benessere fisico-psichico di cui ogni persona ha assoluto diritto.

“Il canottaggio è uno  sport di disciplina e sacrificio,- conclude Micaela Dickmann- ed è quello che serve per mantenere una struttura come una casa famiglia”. La regata “Via le mani” è delle donne e dedicata alle donne, per questo motivo la partecipazione di tante atlete è un segnale forte contro la violenza di genere ed è espressione di solidarietà partecipata, perché il remo rappresenta la leva per aiutare una struttura come “Casa Luciana” con gravi problemi di bilancio. Sarebbe imperdonabile lasciare morire una iniziativa che concretamente viene incontro alle esigenze delle persone in situazione di disagio.