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Trieste seconda nella sfida tra galeoni a Venezia

martedì 3 Settembre 2013

Trieste seconda nella sfida tra galeoni a Venezia

TRIESTE, 03 settembre 2013 – La Trieste universitaria del remo si distingue anche sul Canal Grande a Venezia, dove il galeone tergestino cede di misura domenica mattina solo ai veneti padroni di casa nel Palio remiero 2013. Nata come sfida tra le due Università veneziane, Ca’ Foscari e Iuav, nell’ambito della Regata Storica, la manifestazione si è poi estesa ad una competizione contro avversari provenienti da varie università italiane, prima tra tutte quelle legate alle antiche Repubbliche Marinare, e dall’anno scorso anche ad Atenei stranieri. Miccoli, Ferrarese, Glionna, Tedesco, Martini, Brezzi, Pizzamus, Locci e Todesco al timone, selezionati da Spartaco Barbo (tecnico della nazionale under 23 e del Saturnia), avevano rifinito la loro preparazione sulle acque del Golfo di Trieste sulla yole a otto vogatori, l’imbarcazione che più si avvicinava al caratteristico galeone veneziano, scafo ad otto remi con voga all’inglese a sedile fisso. 7 le rappresentative universitarie all’edizione 2013, con Venezia che lanciava la sfida alle straniere Losanna (Svizzera), Vienna (Austria), Warwick (Gran Bretagna), ed alle italiane Trieste, Bari e Pavia.

La IX edizione del Palio si presentava come una sfida all’ultimo colpo, vista la presenza di atleti di rilevanza internazionale. Trieste all’edizione 2013 poteva contare sugli azzurri Miccoli, Ferrarese, Tedesco e Martini, medagliati alle Universiadi ed ai mondiali di Coastal Rowing. Le prime eliminatorie sabato alla Giudecca, su manches da 260 metri, promuovevano da subito la barca triestina, che batteva la quotatissima Pavia e giungeva sul Canal Grande come una delle favorite alla vittoria finale. 750 metri tra il Ponte di Rialto e Ca’ Foscari, il percorso che le tradizionali barche della storia veneziana dovevano compiere punta a punta per il dominio su uno dei canali più famosi al mondo.

Partiva molto forte Trieste nell’ultima sfida contro Venezia, e manteneva la propria prua davanti a quella veneziana fino agli ultimi 250 metri quando i padroni di casa, sfruttando la particolare conoscenza del percorso, infilavano l’armo triestino, precedendolo sul traguardo di appena mezza lunghezza. Un distacco contenuto, che fa ben sperare per l’edizione del prossimo anno. “Peccato per i ragazzi, erano carichi,” sono le parole di Barbo, preparatore della barca triestina, “comunque siamo arrivati molto più vicini dello scorso anno, ed anche in queste gare bisogna fare esperienza.”